lunedì 29 dicembre 2014

JOBS ACT; DECRETI ATTUATIVI INSUFFICIENTI

“ E’ facile prendersela con quelli che dovrebbero essere alleati nel Governo del Paese, solo per assecondare il Presidente del Consiglio con il quale peraltro, a Palazzo Chigi il Nuovo Centrodestra ha avuto  un confronto aperto e franco. E’ troppo facile sparare l’hashtag  #Sacconibuonatale come se quanto sostenuto da Maurizio Sacconi, fosse una barzelletta e non come in realtà un modo per rendere il mercato del lavoro italiano realmente aperto e competitivo proprio come quello degli Stati Uniti che infatti crescono del 5 per cento e non sono in recessione come l’Italia”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello senatore del Nuovo Centrodestra. 
“La realtà è che i decreti attuativi dello Jobs Act vanno nella giusta direzione,  ma non sono abbastanza per  diminuire la disoccupazione. Roberto Speranza, alla vigilia di Natale – continua il Presidente Marinello – si comporta come un tappetino di Renzi, che però contrasta nelle vesti di segretario del suo stesso partito, ma senza riuscirvi. Non se la prenda il povero Speranza, gli faccio gli auguri di Natale ma per il prossimo anno più che parlare di lavoro, gli consiglio di praticarlo, visto che non credo lo abbia mai fatto, essendo un politico di professione” conclude Giuseppe Marinello.

giovedì 18 dicembre 2014

RECUPERARE 500 MILIONI

Legge di Stabilità: 13 subemendamenti sul gaming, 3 su riduzione aggio

Marinello (Ncd): recuperare i 500 mln previsti

Sono in totale 13 i sub emendamenti presentati alle due proposte di modifica sul gaming presentate dal governo al ddl Stabilità. Tre riguardano la riduzione dell'aggio per 500 milioni di euro decisa dall'esecutivo a decorrere dal 2015. In particolare, 3.4102/8, prima firma Giuseppe Marinello (Ncd), propone che per ciascuno dei 440mila apparecchi (newslot e vlt) attivi al 31 dicembre 2014 gli esercenti paghino un importo straordinario di 1.150 euro; mentre 3.4102/9, firmatario Gianluca Susta (Ln), chiede che i soggetti iscritti all’elenco degli operatori che svolgono attività per raccolta del gioco tramite newslot e vlt versino 1.000 euro ciascuno; che il prelievo sulle vincite superiori a 500 euro sia pari al 9 per cento dell'eccedenza; che il prelievo sulle vincite dal Lotto sia pari al 9 per cento e che dal 1 gennaio 2015 il payout su newslot e vlt sia fissato in misura non inferiore al 73 per cento e il prelievo sulla raccolta al 14 per cento. Con il 34102/10, prima firma Giovanni Endrizzi (M5S), si chiede invece di portare la decurtazione dell'aggio a 900 milioni di euro.

sabato 13 dicembre 2014

SIAMO IMPEGNATI PER LA SOSPENSIONE DELL'IMU AGRICOLA

 “Il Nuovo Centrodestra è impegnato in Commissione Bilancio per la sospensione del pagamento dell’Imu agricola nei Comuni montani per il 2014. Infatti, attraverso un nostro emendamento chiediamo l’esclusione dell’applicabilità dell’imposta al 2014 e la sospensione della conseguente riduzione dei trasferimenti dello Stato ai Comuni interessati. Si tratta di una misura che vuole evitare di colpire un settore già in difficoltà, e dall’altro lato scongiurare che le amministrazioni locali abbiano problemi con i loro bilanci, ormai già approvati. Tra l’altro appare scandaloso e ridicolo parlare tanto di prevenzione del rischio idrogeologico, se poi non si usa conseguentemente la leva fiscale con misure agevolative, e che viceversa, ci si accanisca nei confronti di una categoria che ha dimostrato sempre senso di responsabilità nella manutenzione del territorio, contribuendo in maniera determinante al comparto agroalimentare vanto del made in Italy”. Lo dichiarano in una nota congiunta i senatori del Nuovo Centrodestra, Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente del Senato e Marcello Gualdani, capogruppo nella Commissione Bilancio.

venerdì 12 dicembre 2014

NO AD ULTERIORI SALASSI

L. Stabilità, Marinello (Ncd): no ulteriori salassi per Casse previdenza

L. Stabilità, Marinello (Ncd): no ulteriori salassi per Casse previdenza

"Il governo riveda la sua posizione in merito alla tassazione sulle rendite finanziarie degli enti di previdenza dei professionisti, gestori di previdenza obbligatoria. Infatti come Nuovo Centrodestra non consentiremo che questi possano essere oggetto di un ulteriore salasso". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello (Ncd). "Rappresentano un esempio di buona e sana gestione economica, ma soprattutto riuniscono quei milioni di italiani che ogni giorno in maniera operosa e silenziosa producono servizi, reddito e occupazione - spiega -. Si tratta di tutelarli anche alla luce del fatto che quegli istituti che hanno superato gli stress test imposti dalla legge Fornero non possono essere ulteriormente penalizzati. Il Nuovo Centrodestra sarà quindi al loro fianco" conclude Marinello.

venerdì 5 dicembre 2014

AZIONI PER PERSEGUIRE IL CALIFFO PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'

"Perché l'Italia non ha ancora intrapreso azioni per perseguire penalmente il califfo al-Baghdadi presso la Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità?".
 A chiederlo in un'interrogazione parlamentare è il senatore del Nuovo Centrodestra, Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir alla quale ho aderito.
L'interrogazione indirizzata al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, prosegue richiedendo "quali azioni intenda promuovere il nostro Paese, anche nell'ambito della comunità internazionale, per garantire una pacificazione dei conflitti regionali al fine di tutelare i cristiani e le altre minoranze religiose presenti in Medio Oriente".
"Se il ministro non intenda promuovere incontri multilaterali - continua il vicepresidente del Copasir - con il coinvolgimento e la partecipazione attiva dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, affinché tutti i profughi possano tornare nelle loro case, anche attraverso l'istituzione di apposite 'zone di sicurezza' e affinché ai cristiani siano riconosciuti tutti i diritti civili degli altri cittadini, senza discriminazioni, soprattutto nei Paesi in cui attualmente la religione non è separata dallo Stato".
All'interrogazione a risposta scritta hanno aderito anche i senatori Roberto Formigoni, Laura Bianconi, Bruno Mancuso, Franco Conte, Antonio Caridi, Mario Dalla Tor e Lucio Romano.

giovedì 4 dicembre 2014

VERTICE A SANTO STEFANO

«E' da trent'anni che non si investe sulle grandi infrastrutture viarie dell'Alto Bellunese. L'ultima è il ponte Cadore risalente alla metà degli anni Ottanta. Anche per questo è ora che le istituzioni centrali lancino un segnale forte e concreto al territorio». A dirlo sono il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani e il consigliere regionale di Forza Italia per il Veneto Dario Bond che a Santo Stefano di Cadore hanno partecipato alla riunione tra gli amministratori del Comelico e i componenti della Tredicesima Commissione Ambiente del Senato, guidati dal presidente Giuseppe Maria Marinello e dal senatore bellunese Giovanni Piccoli. «Gli amministratori comeliani hanno fatto la giusta sintesi e illustrato senza sconti la reale situazione del territorio. È chiaro che, a livello centrale, si dovrà mettere mano al portafogli e andare oltre una soluzione - tampone».
Toscani ha snocciolato cifre significative: «Per mettere in sicurezza l'intero Veneto dal punto di vista idrogeologico servirebbero 2 miliardi e 700 milioni a fronte di risorse annuali che non superano i 100 milioni. Di questi, 50 arrivano dagli enti territoriali, 50 dalle Istituzioni centrali. Per questo un sostegno da parte dello Stato non è più rinviabile». Bond e Toscani ricordano come la Regione stia facendo tutto il possibile: «La legge regionale 25 sulla specificità di Belluno approvata in Consiglio regionale la scorsa estate ha raddoppiato gli introiti della provincia sul demanio idrico per un totale di 15,5 milioni di euro annui, risorse importanti ma che non possono essere le uniche a disposizione». «La questione», sottolineano Bond e Toscani, «non è solo economica: il territorio comeliano e montano più in generale possono ripartire solo se vi sono regole più snelle, meno burocrazia per le imprese e gli enti locali. Ognuno, a questo punto, dovrà fare la propria parte».
«L'accessibilità al Comelico diventerà una priorità, quanto alle risorse dovranno essere trovate necessariamente nella legge di stabilità o, al massimo, nel Collegato Ambiente. La XIII Commissione Ambiente ha capito che questo territorio non può essere abbandonato a se stesso». A dirlo è il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli a margine della trasferta comeliana della XIII Commissione Ambiente del Senato di cui è componente. «E' stato un incontro estremamente positivo e operativo; gli amministratori del Comelico si sono presentati ai commissari con una sola voce, argomentando ogni loro richiesta con dati incontrovertibili ed emblematici di una realtà meravigliosa ma fragile. Lo stesso presidente della Commissione Giuseppe Marinello è stato chiaro nel dire che la situazione va affrontata in via prioritaria e già in occasione della discussione sulla legge di stabilità».
«Il punto principale sul quale ho fatto riflettere i miei colleghi è quello dell'isolamento del comprensorio, deleterio non solo per i residenti ma per l'intera economia. In questo anno orribile, iniziato un anno fa coi black-out, le aziende hanno avuto un aumento dei costi, a cominciare da quelli dei trasporti. Altro capitolo ancora più doloroso quello del turismo. Avere collegamenti dignitosi è il minimo sindacale per un territorio». «Ho voluto con forza questo incontro e ringrazio il presidente Marinello per la velocità con cui l'ha organizzato», rimarca Piccoli. "Ringrazio anche i sindaci comeliani, hanno saputo fare la giusta sintesi tra le esigenze del territorio. Ora», conclude Piccoli, «le istituzioni romane non devono perdere tempo e capire l'urgenza di una programmazione seria e proiettata nel lungo periodo».
http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/12/01/news/vertice-a-santo-stefano-con-i-senatori-della-commissione-ambiente-1.10415006

martedì 25 novembre 2014

ANALISI E VALUTAZIONE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI

“Analisi e valutazioni sulla gestione dei rifiuti dopo otto anni di Codice Ambientale”, è questo il titolo del convegno che è svolto a Roma il 24 novembre, organizzato in occasione dei 20 anni della Rivista Rifiuti – Bollettino di informazione normativa, punto di riferimento negli ultimi due decenni per il settore rifiuti e riciclo.
L’evoluzione della disciplina sui rifiuti ha avuto, negli ultimi anni, uno sviluppo vivacissimo e contrastato. Basti pensare
che la parte IV del “Codice Ambientale” presenta il non invidiabile primato di oltre 80 provvedimenti modificanti.
Per documentare questo complesso sviluppo e fare il punto sul regime vigente e sulle possibili prospettive future,  la Rivista Rifiuti – Bollettino di informazione normativa insieme a Conai, promuove un incontro con presenze istituzionali, esperti e rappresentanti delle principali Associazioni di categoria.

venerdì 21 novembre 2014

FARE IL COMPLEANNO IN BUONA COMPAGNIA

http://www.romadailynews.it/altre-notizie/buon-compleanno-enza-zicchi-joe-biden-angela-finocchiaro-bisoli.php

Il 20 novembre compiono gli anni tra gli altri: Enza Zicchi, ex imprenditrice; Angelo Becchetti, allenatore di calcio; Remigio Bellini, ex calciatore; Aldo Barocelli, ex calciatore; Gaetano Morazzoni, politico, avvocato; Alfredo Serrai, bibliografo; Gino Leurini, attore; Bruno Mealli, ex ciclista; Paolo Morelli, ex calciatore; Luigi Biggeri, economista, statistico; Franco Brogi Taviani, regista, sceneggiatore; Joe Biden, vicepresidente Usa; Silvio Sgrafetto, ex calciatore; Stefano Lanuzza, scrittore; Bruno Piaser, ex calciatore; Bruno Tommaso, contrabbassista, compositore, arrangiatore; Francesco Bellini, presidente Ascoli calcio; Vincenzo Munaro, pittore; Alfiero Agostinelli, ex calciatore; Giancarlo Tartoni, ex ciclista; Bruno Bracalente, politico; Giancarlo Priori, architetto; Carlo Maria Oliva, diplomatico; Fio Zanotti, musicista, compositore; Graziano de Luca, ex calciatore; Lorenzo Carraro, ex cestista; Riccardo Mazzoni, politico.
Inoltre, compiono gli anni: Paola Pelino, imprenditrice, politica; Rapisardo Antinucci, politico; Angela Finocchiaro,attrice; Massimo Moriconi, bassista; Piero Pizzi Cannella, artista, pittore; Erica Rossi, ex atleta; Bo Derek, attrice; Isabella Sandri, regista; Marco Vichi, scrittore; Giuseppe Marinello, politico; Mario Martone, regista; Enrico Nascimbeni, cantautore, giornalista; Davide Marotta, attore; Sandro Facchin, giocatore di curling; Ottavio Panaro, fumettista; Pierpaolo Bisoli, ex calciatore, allenatore; Federica Bonsignori, ex tennista; Alessandro Pane, ex calciatore, allenatore; Kristian Ghedina, ex sciatore, allenatore, ex pilota auto; Edoardo Stoppa, conduttore tv; Giovanni Bucaro, ex calciatore, allenatore; Simone d’Andrea, attore, doppiatore; Fabio Galante, ex calciatore; Francesca Giovannetti, attrice.
Infine, festeggiano il compleanno: Giuseppe Loconsole, attore; Emanuele Tresoldi, ex calciatore, allenatore; Enrico Brizzi, scrittore; Dario Nardella, politico; Marietta Tidei, politica; Francesca Gollini, cantante, modella; Lorenzo Patanè, attore; Michael Stocker, hockeista; Fabrizio Amoroso, calciatore a 5; Christian Obrist, atleta; Chiara Gagnarli, politica; Cristiano Vignali, blogger, storico, scrittore; Hotfunkboys, dj; Eleonora Evi, politica; Tommaso Ramenghi, attore; Ferdinando Monfardini, pilota auto; Cristina Barcellini, pallavolista; Michela Azzola,sciatrice; Fabio Sola, giocatore di curling; Luca Sartoretti, pallavolista.

venerdì 7 novembre 2014

FUORI DAL FANGO! ITALIA SICURA

"Fuori dal fango! Gli stati generali contro il dissesto idrogeologico": convocata a Roma l'11 novembre dalla Struttura di Missione #italiasicura, una giornata dedicata alla prevenzione dal dissesto e alla messa in sicurezza dell'intero territorio Italiano.
#italiasicura, lo ricordiamo, è la struttura di missione contro il dissesto Idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, voluta dal Governo e guidata da Erasmo D'Angelis.

Il governo ha messo da subito la prevenzione e la messa in sicurezza al centro della sua agenda.
 Lavoriamo dal primo giorno per spendere subito e bene i fondi disponibili non ancora usati, programmare in modo efficace i nuovi interventi, semplificare le procedureindividuare tempi e responsabilità certe: su queste basi possiamo e dobbiamo vincere questa sfida, da cui dipende la sicurezza dei cittadini e la credibilità delle istituzioni".

Protezione Civile, Ministeri, Regioni, Comuni, associazioni e volontariato di protezione civile quindi, lavoreranno su progetti concreti, sulle opere strutturali per la prevenzione, per presentare il nuovo modello di lavoro, le nuove normative e gli strumenti per eliminare ritardi, inerzie e incuria e far partire finalmente la più urgente delle opere pubbliche: la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico. 
Alla giornata parteciperanno, fra gli altri, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, il Ministro Ambiente, tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti, dei Presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato, parlamentari, Presidenti di Regione, sindaci, enti e soggetti che operano sul territorio, geologi, climatologi e rappresentanti del mondo del volontariato di protezione civile.
Sarà possibile seguire i lavori degli stati generali contro il dissesto idrogeologico in diretta streaming su governo.it e partecipando alla diretta Twitter su @italia_sicura con hashtag #fuoridalfango.

INTERVENTO MARINELLO

mercoledì 5 novembre 2014

APPROVATO ODG SULLE TRIVELLAZIONI

"Le Commissioni Ambiente e Infrastrutture del Senato hanno espresso a larga maggioranza un ordine del giorno che non puo' che impegnare il Governo: siamo certi che il presidente Renzi ne terra' conto".
Lo afferma in una nota il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello a margine dei lavori sul decreto Sblocca Italia.
Marinello spiega che nell'impegno formale al Governo sul tema si prevede "la sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni di ricerca e coltivazione di idrocarburi nei fondali marini del Canale di Sicilia, oltre che l'operativita' di quelle già rilasciate, per almeno un biennio e comunque fino alla conclusione di un'approfondita indagine tecnico-scientifica, da affidare all'Ispra e all'Ingv su incarico del Ministero dello sviluppo economico per l'individuazione ed adozione di idonee misure di assoluta garanzia per gli ecosistemi naturali interessati e per le attività turistiche e della pesca nell'area a fronte dei rischi prodotti da dette attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nei fondali marini in quello specifico e fragilissimo contesto;
se necessario, un innalzamento dell'attenzione e delle soglie di tutela presenti nelle regolazioni nazionali degli Stati rivieraschi nel settore dello sfruttamento di giacimenti sottomarini di idrocarburi, a partire dalla sponda sud del Canale di Sicilia, sia attraverso l'attivazione degli opportuni canali diplomatici sia mediante la promozione di una apposita e mirata conferenza internazionale;

una specifica iniziativa con i Paesi posti sulla sponda sud del Mediterraneo per la piu' rapida istituzione di aree marine protette dell'alto mare, mirate alla tutela dei fondali e degli ecosistemi di pregio, ove approfondire i seguenti punti: cosa e come conservare e preservare, con quali garanzie di effettivita' anche sul piano del necessario riconoscimento internazionale, con quali costi e strutture di gestione e vigilanza".

martedì 28 ottobre 2014

PROTEGGERE IL CANALE DI SICILIA

Istituire delle zone protette speciali nello Stretto di Sicilia per evitare lo svolgimento di attività umane particolarmente impattanti come la ricerca ed estrazioni di idrocarburi e pesca invasiva. quanto chiede la commissione Ambiente al Senato al Governo.
 "Presenteremo un ordine del giorno in commissione o una mozione in Aula", spiega il presidente della commissione, Giuseppe Marinello (Ncd) durante una conferenza stampa a palazzo Madama. La commissione punta a impegnare il governo "a garantire il supporto alle iniziative di carattere scientifico volte ad accrescere il livello di conoscenza del patrimonio di biodiversità da proteggere nel canale di Sicilia; a garantire risorse finanziarie per l'istituzione dell'area di alto mare; a favorire le relazioni internazionali tra i Paesi interessati ai fini della dichiarazione di area specialmente protette del Mediterraneo".
 "Non vogliamo iscriverci aprioristicamente al partito favorevole o contrario alle trivellazioni, ma ci sono zone
di particolare pregio che vanno protette", spiega Marinello. A supporto dell'odg (o della mozione) stato anche presentato uno studio dell'Ispra sulla biodiversità nello stretto di Sicilia.

TRIVELLAZIONI: ECCO IN SINTESI I RISULTATI DELL'ISPRA

L’ISPRA, nel mese di luglio di quest’anno, ha condotto con la nave da ricerca Astrea, una campagna per studiare la biodiversità dei Banchi nello Stretto di Sicilia, il braccio di mare tra le coste italiane e quelle tunisine. I banchi sono delle montagne sommerse di diversa natura geologica, che si sollevano dalle profondità marine sino a raggiungere quasi la superficie. In particolare, sono stati studiati tre ambienti: il Banco Graham, che include l’isola Ferdinandea, il Banco Terribile e il Banco di Pantelleria. I banchi sono tutti caratterizzati da un’elevata biodiversità e, talvolta, interessati da fenomeni vulcanici e idrotermali che determinano habitat marini unici. Inoltre, tali ambienti giocano un ruolo ecosistemico fondamentale nell’intero Mediterraneo centrale, costituendo zone di riproduzione e nursery di molti stock ittici, ma, per molti aspetti, i banchi sono ancora sconosciuti.
La ricerca ha evidenziato come questi, siano ancora oggi custodi di un enorme patrimonio di biodiversità da proteggere. Sono stati tra l’altro scoperti: un banco di corallo rosso vivente, numerose specie di coralli profondi, tra cui foreste di corallo nero, falso corallo nero e coralli bianchi, vaste pareti di coralligeno, un’area di riproduzione della manta mediterranea, fondi di alghe coralline, foreste di laminarie, praterie di sargassi e di posidonia. Molte delle specie ritrovate sono rare, altre sono sensibili o protette.

Sono stati anche esplorati camini vulcanici in attività, aree idrotermali e di emissione di gas. Rinvenuti, infine, gli antichi giacimenti di corallo rosso di Sciacca. 

sabato 18 ottobre 2014

ECCO PERCHE' SIAMO RIMASTI AL GOVERNO!

L. Stabilità, Marinello: ecco perché Ncd al Governo, per mantenere impegni con italiani

“Ora speriamo sia chiaro a tutti perché il Nuovo Centrodestra è rimasto al Governo del Paese: per accogliere le istanze delle Forze dell’Ordine da tempo mortificate nel trattamento economico, per destinare ben mezzo miliardo di euro alle famiglie, per dare impulso a nuove assunzioni a tempo indeterminato che costeranno zero alle imprese. Siamo rimasti al Governo perché la Legge di Stabilità recepisse concretamente una parte dei bisogni degl’italiani che Angelino Alfano ha recepito. C’è molto ancora da fare e siamo pronti a mantenere altri impegni”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello senatore di Ncd. Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano ha dimostrato con i fatti, rispettando punto per punto il patto con i suoi elettori, che rimanere al Governo significa responsabilità anche e soprattutto nei confronti di coloro che chiedono risposte concrete perché il tempo delle promesse mancate e del politiche è finito ” conclude il Presidente Marinello.

domenica 12 ottobre 2014

MARSALA: CONVEGNO ROTARY, MEDITERRANEO UNITO

Mi preme da subito sottolineare un aspetto strettamente legato alla tutela delle risorse ambientali, turistiche e culturali del Mar Mediterraneo, quello delle attività di esplorazione finalizzate alla scoperta di giacimenti petroliferi e di idrocarburi che comporta per sua natura operazioni invasive dei fondali e degli ambienti marini. Su questo tema sono particolarmente impegnato dapprima come "siciliano" e istituzionalmente come Presidente della Commissione Ambiente del Senato. Mi permetto per questo di segnalare, in questa sede, la fervente attività parlamentare svolta fino ad oggi a tutela della Sicilia e di tutto il Mar Mediterraneo.

Già nella scorsa legislatura mi sono occupato della tutela dell'ambiente marino avanzando una proposta di legge specifica sull'argomento. Impegno che sto proseguendo come dicevo anche in veste di Presidente della Commissione Ambiente. In apertura di questa legislatura infatti ho già presentato un disegno di legge avente per oggetto "il ripristino del divieto di prospezioni petrolifere entro il limite di 12 miglia marine dalla costa" e avviato anche una approfondita indagine conoscitiva sugli impatti prodotti sull'ambiente marino dalle attività di prospezione.

         Inoltre il Senato,  il 2 aprile u.s., ha approvato a grandissima maggioranza un ordine del giorno assai articolato che ho presentato in Aula come Presidente della Commissione Ambiente, in materia di perforazione dei fondali marini per la ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi, che tende fondamentalmente a limitarne l'azione nelle zone di pregio. Desidero sottolineare innanzitutto la forte e positiva convergenza di gran parte dei Gruppi parlamentari, anche dell’opposizione. E peraltro, sul testo approvato il Governo ha espresso parere favorevole, condividendone lo spirito e il contenuto.

Per rendere ancora più completa ed efficace l'attività di indagine che sto svolgendo in qualità di Presidente della Commissione Ambiente, lo scorso 6 ottobre ho effettuato un sopralluogo, con l'ausilio della Guardia Costiera, presso la Piattaforma "Prezioso" per accertarmi personalmente della regolarità nello svolgimento delle attività da parte dell'ENI, attività indirizzate non soltanto all'estrazione di idrocarburi ma anche e soprattutto a rispetto degli standard di sicurezza e tutela del patrimonio di biodiversità dell'ambiente marino.
 E' mia intenzione futura proseguire, insieme agli altri Senatori componenti della Commissione Ambiente, ad effettuare "sopralluoghi" presso le altre piattaforme presenti davanti le coste siciliane.

         Lo straordinario valore del Mediterraneo, dal punto di vista naturalistico, storico-archeologico e culturale, le ineguagliabili qualità dei nostri ecosistemi marini, sono alla base, solo se adeguatamente salvaguardati e attentamente valorizzati, delle fondamentali economie mediterranee, che nella considerazione, da un lato, della loro ultrasecolare attività e, dall'altro, dello svilupparsi di nuove forme di economia legate ad un razionale, corretto e moderno uso della "risorsa mare" costituiscono una fondamentale ed avvertita "speranza" per il futuro delle giovani generazioni.

         Il Canale di Sicilia è uno dei mari a più alta biodiversità del Mediterraneo grazie a una serie di complessi processi oceanografici che influiscono sulla produttività delle sue acque. In questa zona sono connessi tra loro il bacino occidentale del Mediterraneo con quello orientale. L’intensa circolazione insieme alla complessa topografia del fondale caratterizzata da isole e montagne sottomarine che mantengono elevati i livelli di produttività contribuiscono a creare modelli unici di biodiversità. Dalle grandi foreste di gorgonie e coralli di profondità, che vivono su fondali rocciosi e ospitano una ricchissima fauna, a fondali più fangosi, importanti per la riproduzione di specie ittiche d’interesse commerciale, il Canale di Sicilia rappresenta un’area unica in tutto il Mediterraneo. È inoltre numeroso il transito di esemplari di specie vulnerabili o a rischio di estinzione.

A distanza di tempo è ancora vivo il ricordo di ciò che accadde nel Golfo del Messico qualche tempo fa e le spaventose conseguenze che generò a causa del guasto alla piattaforma Deepwater Horizon e l’idea che lo stesso episodio possa accadere nei nostri mari, causando danni ambientali sicuramente ancor più devastanti, ci induce alla massima prudenza nell’autorizzare nuove attività di prospezione e perforazione in zone particolarmente delicate come, nel caso specifico, quella del canale di Sicilia e di tutto il Mar Mediterraneo. La forte preoccupazione nasce anche dal fatto che il Mediterraneo è un mare piccolo e semichiuso, con proprie ed originalissime caratteristiche e paradossalmente in questo straordinario patrimonio dell'intera umanità, che ha una dimensione inferiore all'1 per cento dei mari del mondo, già grava il transito del 25 per cento del traffico mondiale di idrocarburi, di cui solamente un terzo destinato ad approdi e quindi a consumi mediterranei: 400 milioni di tonnellate annue di idrocarburi con una presenza giornaliera di 300 petroliere, in condizioni di funzionamento e operatività spesso intollerabili. A seguito di sinistri e incidenti marittimi, operazioni ordinarie per il trasporto di idrocarburi (scarico e carico, allibo, bunkeraggio, eccetera), operazioni illegali (lavaggio cisterne e scarico delle acque di sentina), attività di ricerca e sfruttamento dei giacimenti sottomarini, finiscono in mare centinaia di migliaia di tonnellate di idrocarburi e dato ancor più allarmante è quello che il Mar Mediterraneo attualmente è nel mondo il mare più inquinato da idrocarburi, con una densità media di catrame pelagico di 38 milligrammi per metro quadro, quattro volte superiore a quella del mar dei Sargassi al secondo posto (10 milligrammi per metro quadro) e oltre dieci volte rispetto alla media degli altri mari del mondo ! Non si può di certo trascurare l’alto profilo di grande sensibilità per l'equilibrio ambientale del Mediterraneo, a cominciare da quello della corretta disciplina dei traffici, da quelli degli scarichi dei grandi centri urbani e degli agglomerati industriali, dell'impatto di ogni altra attività antropica. Per questo motivo lo straordinario ed unico concentrato di tesori che vi è contenuto, esige un impegno più forte e più coerente rispetto all'ineludibile necessità di apprestare un sistema di regole, limitazioni e divieti effettivamente in grado di proteggere il nostro mare da un rischio il cui concretizzarsi ne minerebbe la sopravvivenza stessa. Nel caso specifico la consapevolezza dei gravissimi pericoli connessi alle attività di estrazione offshore nel Mediterraneo, e non solo, induce a guardare con grande attenzione all’impatto delle proposta del Primo Ministro Renzi di raddoppiare le trivellazioni in Italia, come del resto fece il Governo Monti con l'emanazione del decreto del 27 dicembre 2012. Quel testo aveva esteso l’area per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi al largo delle coste della Sicilia rischiando di compromettere il delicato equilibrio geologico di questa area che grazie all’ampliamento della zona “C” previsto nel testo apriva, con viva preoccupazione, alla ricerca e alla coltivazione degli idrocarburi in mare, ricomprendendo il mare tutto attorno alla nostra Isola in particolare nella parte meridionale ed il Banco Graham e l’adiacente porzione del Vulcano Empedocle. In particolare l’area del Canale di Sicilia interessata da questo vulcanismo è un’area sismogenetica che arriva a lambire la costa siciliana tra Sciacca e Selinunte e prosegue nella Valle del Belice. Sono noti diversi terremoti storici anche di grande intensità che hanno prodotto tsunami nel 1727 e nel 1817. Infatti, l’attività sismica nell’area risulta piuttosto vivace anche se i terremoti recenti sono di bassa magnitudo. Come riportato nei cataloghi sismici strumentali, l’ultimo evento di maggior magnitudo (4.3 Scala Richter) è avvenuto il 10 aprile 2007 di fronte a Sciacca. In tempi più recenti, tra febbraio e aprile 2011, è stata inoltre registrata una sequenza sismica localizzata tra la costa siciliana e Malta, la cui magnitudo massima ha raggiunto il valore di 4.1. Il Banco Graham, che ha formato l’effimera isola Ferdinandea a circa 25 miglia a sud ovest di Sciacca durante l’eruzione del 1831, rappresenta l’unico vulcano italiano attivo in tempi storici ancora quasi completamente sconosciuto, che manca di un sistema minimo di monitoraggio, e del quale non si conosce al momento quale sia il suo stato di attività. Il Canale di Sicilia, attualmente, è monitorato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia mediante 3 stazioni localizzate nelle isole di Pantelleria, Lampedusa e Malta, e da quelle lungo la costa siciliana. Complessivamente, le stazioni permanenti operanti in tutto il settore meridionale della Sicilia, sono ad oggi 11. Da questa puntuale descrizione tecnica si desume l’assoluta inopportunità a proseguire e autorizzare nuove trivellazioni nella zona.

Al di là del mio impegno personale a salvaguardia del nostro territorio credo comunque siano necessarie delle considerazioni politiche da farsi sul futuro di questo nostro Paese, che forse può trarre più chances dalla cura delle nostre straordinarie ricchezze naturali, paesaggistiche e culturali tralasciando così un modello industrialistico che fa acqua da tutte le parti: noi abbondiamo di ricchezze naturalistiche irripetibili, dall’inestimabile valore di mercato mentre la nostra industria è avviata verso un declino ormai ineludibile. Lo sviluppo sostenibile, chiave di volta del progresso tecnologico del nuovo secolo, impone un rapido cambiamento e una riconversione dei metodi tecnologici delegando alle scienze chimiche il compito di giocare un ruolo primario nella riconversione di vecchie, obsolete e talvolta pericolose pratiche, come ad esempio quella delle trivellazioni petrolifere, in nuovi processi puliti e nella progettazione di nuovi prodotti e nuovi processi eco-compatibili. La consapevolezza del fatto che l'inquinamento non conosce confini nazionali, particolarmente quello dell'aria e dell'acqua, richiede sempre più l'adozione di politiche di controllo internazionalmente accettate. Ricordiamo che le scorte di combustibili fossili non sono eterne e queste nuove tecnologie potrebbero ridurre i consumi e gli sprechi energetici nell'eseguire i processi industriali, utilizzando fonti energetiche rinnovabili per il funzionamento degli impianti industriali. Altra considerazione da farsi sulla proposta di istituzione di  "aree protette di alto mare" è che hanno, dati oggettivi alla mano, costi proibitivi, di gestione e sorveglianza, e comunque necessitano di un’adeguata ponderazione circa i regimi giuridici da applicare fuori dalle acque territoriali.

         La Sicilia è focal point di una convenzione tra le nostre regioni dello Ionio e del Sud Italia con il Ministero dell’ambiente, per l’attuazione della Marine Strategy (che scaturisce dalla Direttiva comunitaria 56/2008/CE); in quella veste la Regione deve farsi promotrice del più ampio coinvolgimento degli attori della società civile e dell’economia meridionale, anche allacciando sinergie e rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, per tracciare modelli di sviluppo ecocompatibili a tutela del più grande tesoro che ci accomuna in pace con tutte le popolazioni di questo nostro straordinario bacino, il mare.  

Conseguentemente è evidente l'urgenza per il nostro Paese, di avviare, anche nelle sedi internazionali e comunitarie, idonee iniziative politiche, normative ed amministrative per definire più severe regolazioni, strumentazioni e capacità di intervento a fronte dei pesantissimi rischi connessi alle diverse attività di ricerca, coltivazione e trasporto via mare di idrocarburi, non sull'onda dell'emozione per i tristi accadimenti passati, ma per l'amara consapevolezza che, nel nostro piccolo e già inquinato mare, un analogo accadimento ne decreterebbe la morte definitiva con la conseguente crisi irreversibile delle principali economie mediterranee.

Queste considerazioni e queste proposte sicuramente non collimano con le finalità di settori portatori di specifici settoriali e non irrilevanti interessi economici. Non si tratta dunque di aprire una "guerra" contro qualcuno ma soltanto di invitare i decisori alla ragionevolezza, per non dimenticare mai che il patrimonio del Mar Mediterraneo, nella sua integrità ambientale, costituisce un interesse primario non solamente delle popolazioni che su quel mare si affacciano e vivono, ma anche delle imprese che vi operano a vario titolo. Le misure di cautela e di prevenzione che auspico, e che dovrebbero essere definite e calibrate sulla base del doppio criterio della ragionevolezza e dell'effettiva efficacia rispetto allo scopo, possono comportare forse oneri e disagi, ma comunque certamente inferiori a quelli che la comunità nazionale ed internazionale non potrebbe fare a meno di sostenere ed imporre in caso di eventi traumatici che dovessero verificarsi a causa della irresponsabile scelta di adagiarsi oggi in una posizione di inerte attendismo ovvero di limitarsi ad adottare misure inadeguate ed insufficienti.


sabato 11 ottobre 2014

TRIVELLAZIONI? NO GRAZIE

Messaggio del Sen. Giuseppe Marinello Pres. della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato della Repubblica

"Trivellazioni nel canale di Sicilia ? No grazie"

Ringrazio per il cortese invito a prendere parte a questo interessante dibattito al quale purtroppo non potrò partecipare a causa di concomitanti impegni aventi per oggetto le stesse, delicatissime, tematiche, ed in particolare le attività di esplorazione davanti le nostre coste finalizzate alla scoperta di giacimenti petroliferi e di idrocarburi.
         Il tema delle trivellazioni, soprattutto in  mare e lungo le coste, pone diversi ordini di problemi: rischi di incidenti rilevanti e pericoli per un patrimonio irripetibile sul piano paesaggistico, ambientale e culturale; corrisponde anche ad una sostanziale e pesante scelta di fondo circa gli orizzonti e le vocazioni strategiche del futuro della Sicilia. Peraltro è una scelta già vissuta sulla pelle dei Siciliani, con cicatrici indimenticabili: basta verificare gli strascichi di quelle scelte su Milazzo, Gela, Priolo.
         L'attività di esplorazione finalizzata alla scoperta di giacimenti petroliferi e di idrocarburi comporta per sua natura operazioni invasive dei fondali e degli ambienti marini. Il Canale di Sicilia è uno dei mari a più alta biodiversità del Mediterraneo grazie a una serie di complessi processi oceanografici che influiscono sulla produttività delle sue acque.
            Non è lontano il ricordo di ciò che accadde nel Golfo del Messico qualche tempo fa e le spaventose conseguenze che generò a causa del guasto alla piattaforma Deepwater Horizon e l’idea che lo stesso episodio possa accadere nei nostri mari, causando danni ambientali sicuramente ancor più devastanti, ci induce alla massima prudenza nell’autorizzare nuove attività di prospezione e perforazione in zone particolarmente delicate come, nel caso specifico, quella del canale di Sicilia e di tutto il Mar Mediterraneo.
         Su questo tema sono particolarmente impegnato dapprima come "siciliano" e istituzionalmente come Presidente della Commissione Ambiente del Senato e per questo motivo mi permetto di segnalare, in questa sede, la fervente attività parlamentare svolta fino ad oggi a tutela della Sicilia e di tutto il Mar Mediterraneo.
         A fronte delle imponenti richieste da parte delle aziende petrolifere di vedere autorizzati ulteriori progetti per impianti di estrazione di idrocarburi in mare, soprattutto in Sicilia, la Commissione Ambiente del Senato, che mi onoro di presiedere, per approfondire tale tematica e per arginare il più possibile tale richiesta, ha avviato con urgenza, a partire dal 2 luglio 2013, un'indagine conoscitiva in materia di "ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare", data in cui sono iniziate le audizioni, 32 in totale per la precisione, a cui hanno preso parte Istituti di ricerca, Enti Statali, Associazioni di categoria e soggetti Istituzionali.
         Al termine di questo lungo e tortuoso percorso di approfondimento, la Commissione Ambiente ha approvato una risoluzione particolarmente restrittiva dal punto di vista della tutela ambientale, che è stata presentata all'Aula del Senato, in data 2 aprile 2014, sotto forma di ordine del giorno, a mia firma, condiviso da una grandissima maggioranza. Devo per onestà sottolineare come il documento approvato in Aula è risultato meno stringente rispetto la risoluzione della Commissione. Comunque si è avuta una forte e positiva convergenza di gran parte dei Gruppi parlamentari, anche dell’opposizione.
         Ciò nonostante, la Regione Siciliana, in data 4 giugno u.s., ha siglato un protocollo d'intesa con il comparto petrolifero  per l'ulteriore sfruttamento e utilizzo delle risorse siciliane di gas e petrolio presenti anche davanti le coste dell'Isola. Prontamente, ho convocato per un'audizione il Pres. della Regione Siciliana Crocetta per essere ascoltato in merito ai contenuti di tale accordo che hanno suscitato particolare perplessità in quanto non collimanti con l'impegno assunto dal Governo Nazionale contenuto nell'ordine del giorno approvato dal Senato della repubblica in data 2 aprile 2014. Al termine di tale audizione sono rimasto insoddisfatto delle risposte fornite dal Pres. Crocetta alle domande poste dai Senatori componenti delle Commissione Ambiente, ritenendole "inadeguate". Tra l'altro si è rilevata anche l'assenza di risposte sulle capacità della Regione di fronteggiare eventuali incidenti che possono verificarsi durante l'attività estrattiva. Senza considerare che la Sicilia non si avvale, come accade invece nel resto d'Italia, della consulenza di Istituti specialistici autorevoli come ISPRA, INGV e CNR.
Per rendere ancora più completa ed efficace l'attività di indagine che sto svolgendo in qualità di Presidente della Commissione Ambiente, lo scorso 6 ottobre ho effettuato un sopralluogo, con l'ausilio della Guardia Costiera, presso la Piattaforma "Prezioso" per accertarmi personalmente della regolarità nello svolgimento delle attività da parte dell'ENI, attività indirizzate non soltanto all'estrazione di idrocarburi ma anche e soprattutto a rispetto degli standard di sicurezza e tutela del patrimonio di biodiversità dell'ambiente marino.
E' mia intenzione proseguire, insieme agli altri Senatori componenti della Commissione Ambiente, ad effettuare "sopralluoghi" e verifiche presso le altre piattaforme presenti davanti alle coste siciliane ed ad impegnarmi ulteriormente con "atti ufficiali" per la tutela del nostro territorio.
Nella prima decade di novembre presenterò, presso la sala stampa del Senato, un Rapporto ampiamente documentato su specifici areali marini con particolare riferimento ai banchi siti dalle Egadi sino a Porto Empedocle. Tale Rapporto illustrerà inequivocabilmente l'inappropriatezza di tali attività palesemente incompatibili con l'ambiente marino.
Personalmente proseguirò con il massimo impegno e la massima attenzione  ad occuparmi di questo tema così come farà la Commissione Ambiente che proseguirà il suo lavoro all'insegna del monitoraggio e del "contrasto" di tutte quelle iniziative atte a deperire le peculiarità marittime, turistiche e culturali della nostra Sicilia, a partire dal provvedimento c.d. "sblocca Italia", al momento al vaglio della Camera dei Deputati, nel quale, grazie ad una serie di forzature normative e costituzionali, rilancia indiscriminatamente su tutto il territorio nazionale, a terra e a mare, le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.
Auguro buon lavoro a tutti.


                                                                  Sen. Giuseppe Marinello

venerdì 10 ottobre 2014

TOTI ... E TOTINO

Gay, Marinello: Povero Toti non ha stoffa di Alfano e cerca visibilità usando il Papa

 “Se Forza Italia guarda indietro e vuol tornare a chiamarsi ‘Casa delle libertà’, dove per libertà s’intende inosservanza delle leggi e assenza di regole, faccia pure, di umiliante però c’è solo l’incoerenza e l’assenza di valori, senza contare lo scarso stile di chi usa la figura del Santo Padre per fare propaganda politica. Angelino Alfano, è un Ministro della Repubblica che deve far applicare le norme, non è l’ultimo arrivato alla corte dei miracoli che pur di guadagnare consensi agli occhi del capo, spara frasi senza senso e senza cognizione”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello, senatore del Nuovo Centrodestra. “Evidentemente il povero Toti nutre risentimento personale per Angelino Alfano che non è un ‘consigliere politico’ ma un leader di partito apprezzato in Europa o forse ancora cova rabbia per la dichiarazione di qualche tempo fa del Presidente Alfano secondo cui Berlusconi si circonda di inutili idioti. Meglio la beauty farm, forse lì Toti potrà rigenerare il corpo e la mente”. conclude il senatore Marinello.

martedì 7 ottobre 2014

NOZZE GAY: BENE ALFANO!

Nozze gay: Bene Alfano, omosessuali sono minoranza protetta da lobby

“Condividiamo pienamente la decisione del Ministro Alfano tesa a ristabilire l’ordine in materia di stato civile in alcuni enti locali. Le reazioni contrarie arrivano per lo più dalle lobby interessate, evidentemente nervose perché pienamente consapevoli di rappresentare una minoranza del Paese. Si vuole imporre una visione della vita contraria al comune sentire degli italiani e dei cristiani, utilizzando strumenti non previsti dall’ordinamento, come la registrazione dei matrimoni contratti all’estero, tesi a aggirare la legge che invece va rispettata”. 

VISITA ALLA PIATTAFORMA PETROLIFERA





Nella riunione si è verificato, tra l’altro, che la piattaforma fosse stata oggetto di visita da parte della locale competente Capitaneria e che non ci fossero criticità e/o deficienze in essere.
Il giorno 6 ottobre 2014 alle ore 10:00 circa, è giunto in Capitaneria il Sig. Presidente della Commissione Ambiente del Senato – Sen. Marinello - al quale, una volta accolto, è stato fatto un veloce brief sulla piattaforma Prezioso.
Al riguardo si sintetizzano di seguito i principali dettagli della piattaforma:
 Anno di costruzione :1988;
 Tipo di struttura: reticolare ad 8 gambe;
 Minerale estratto: Gas Metano;
 Operatore: ENI Mediterranea Idrocarburi;
 Distanza dalla costa : 12 Km;
 Altezza sul livello del mare: 44 Mt;
 Profondità fondale : 45 Mt;
 Posizione : LAT 37° 00’ LONG 014° 02’42,38”.
Alle ore 10:30 circa ci si è recati presso la sede della società Enimed dove l’Ing Nunzio COLABUFALO
unitamente all’Ing Luca Giuseppe PARDO, hanno tenuto una breve riunione inerente la sicurezza
dell’installazione petrolifera e gli sviluppi dell’attività di ricerca/prospezione che la società ENIMED intende porre in essere.
Successivamente lo scrivente ha accompagnato in elicottero il Presidente Marinello sulla piattaforma Prezioso unitamente al Comandante Cacace ed all’ Ing Nunzio COLABUFALO.
Giunti in piattaforma è stato effettuato, a cura del Capo piattaforma, un breve briefing sulla sicurezza in piattaforma e sulle attività della stessa.
Una volta concluso il briefing la delegazione ha effettuato una visita alla piattaforma soffermandosi anche nel visionare la c.d. testa di pozzo nonché altri apprestamenti significativi della piattaforma.
Alle ore 12:30 circa, sempre a mezzo elicottero, la delegazione ha raggiunto lo stabilimento Enimed.
Successivamente, a mezzo auto, il Sig. Pres. È stato accompagnato presso la Capitaneria di Porto di Gela dove ha salutato i militari della stessa.
Giunti presso l’Autorità Marittima il Presidente ha anche incontrato i rappresentanti del locale cluster marittimo.
Alle 15:30 circa, veniva effettuato il trasferimento del Sig. Presidente MARINELLO, dello scrivente e del Comandante Cacace dallo stabilimento Enimed all’ aeroporto di Catania a mezzo elicottero.
Giunti alle ore 16:00 circa all’aeroporto di Catania la delegazione è stata accolta dal Comandante della base che ha fatto effettuare una breve visita al 2° nucleo aereo donando al Sig. Presidente il crest della base.
Alle ore 17:00 circa, a mezzo ATR del Corpo, veniva effettuato il trasferimento della delegazione a Roma – Ciampino. Durante il volo il C.F. Prencipe, ha illustrato al Sig. Presidente le principali caratteristiche del velivolo donandogli il crest della componente aerea.
Giunti a Roma il Sig. Pres. Marinello ha inteso concedere parole di elogio e ringraziamento per il supporto fornito dalla Guardia Costiera.
IL CAPO DEL RAM
CV (CP) Aurelio CALIGIORE
Roma 07.10.2014

giovedì 2 ottobre 2014

IL PARCO EOLICO DI LICATA A RISCHIO INFRAZIONE UE

Energia: Marinello a Galletti, Parco eolico Licata rischio infrazioni Ue

''La realizzazione del progetto, proposto dalla ''Mediterranean Wind offshore'', che prevede l'impianto di 38 pale eoliche su un'area di 10 chilometri quadrati, pregiudicherebbe pesantemente l'equilibrio ambientale e gli interessi economici delle collettività locali, poichè sottrarrebbe un'area molto vasta alla marineria locale e vanificherebbe gli sforzi fino ad oggi profusi per la crescita del settore turistico''. E' quanto si legge in un'interrogazione parlamentare a prima firma del Presidente della Commissione Ambiente del Senato,Giuseppe Marinello, indirizzata ai ministri dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dei Bni e delle attività' culturali e del turismo e dello Sviluppo economico, sulla realizzazione del Parco Eolico a Licata. ''oltre alla contrarietà di migliaia di residenti della zona, ci sono gravi lacune nelle relazioni tecniche descrittive dei parchi eolici, e tra le tante non viene fatto cenno dell'aspetto archeologico che e' invece di primaria importanza, come sottolineato dalla Soprintendenza del mare della Regione e attestato da numerosissime fonti storiche ed archeologiche. Chiediamo dunque ai ministri interessati - sottolinea Marinello - se non si ravvisino ulteriori elementi ostativi alla realizzazione del parco eolico e quali siano i profili di legittimità comunitaria per non incorrere nelle procedure di infrazione dell'Unione Europea''

martedì 30 settembre 2014

MACCALUBE: CONVOCATI CROCETTA E LAGAMBIENTE

Le celebrazioni per i bambini di 7 e 9 anni morti nell'esplosione dei vulcanelli inizieranno oggi alle 16 ad Aragona. La procura indaga per omicidio plurimo colposo. Nei prossimi giorni audizione in Senato per Regione e Legambiente sulla tragedia

Saranno celebrati questo pomeriggio alle 16 i funerali di Laura e Carmelo Mulone, i due bambini di 7 e 9 anni, morti nell'esplosione di fango nella riserva delle Macalube di Aragona. Il sindaco Salvatore Parello ha proclamato per oggi il lutto cittadino, i negozi abbasseranno le serrande in segno di rispetto.
Confermata la morte per soffocamento a causa del fango inghiottito da Laura e Carmelo dopo l'esplosione dei 'vulcanelli' e prosegue l'inchiesta della procura di Agrigento per omicidio colposo plurimo. Al momento non risulterebbero persone iscritte nel registro degli indagati.
Il presidente della Regione e l'assessore hanno chiesto di chiudere l'accesso per il pubblico a tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia, di affidare la custodia al Corpo Forestale, di provvedere alla recinzione di tutte le aree interessate, di affidare all'istituto di vulcanologia uno studio per la valutazione dei rischi.
Intanto il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, convoca Regione e Legambiente a Roma: ''Il rimbalzarsi le responsabilità tra Regione e Legambiente sulla tragedia non è un bell'esempio di come dovrebbero andare le cose in Sicilia. Il fatto che Rosario Crocetta abbia ordinato alla Protezione civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Macalube di Aragona non risolve una situazione pericolosa in una zona dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di controllo, nessuno del personale che gestisce la riserva è un geologo e i controlli non sono sufficienti. Nei prossimi giorni convocherò tutti gli attori di questa tragica vicenda in audizione presso la sede della commissione Ambiente al Senato per capire meglio eventuali responsabilità e decidere il da farsi''.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/09/30/news/macalube_oggi_i_funerali_di_laura_e_carmelo-96972496/

lunedì 29 settembre 2014

INCENDIO ALLA RAFFINERIA DI MILAZZO

Incendio raffineria Milazzo, Marinello: preoccupato da ricadute ambientali

Così il presidente della commissione Ambiente del Senato


"Sono fortemente preoccupato per l'incendio di Milazzo perché al di là delle rassicurazioni del caso, un incidente di tale portata ha sicuramente un impatto ambientale e le conseguenze potremo valutarle soltanto in futuro". Lo dichiara in una nota il presidente della commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello che sta seguendo il caso del rogo alla raffineria, in stretto contatto con la prefettura e i vigili del fuoco. "Le pratiche industriali devono avere sempre e comunque come primo vero obiettivo la tutela della salute, dei territori e dei cittadini. Siamo fiduciosi che la nuova dirigenza Eni saprà valutare come in questi ultimi anni, specie nel settore della raffinazione, in Italia si siano probabilmente compiuti una serie di errori e dunque non è più eludibile un cambio di passo e forse una rivisitazione delle strategie e dei management aziendali" conclude Marinello.

mercoledì 24 settembre 2014

PREMIO LEGALITA': UN ONORE RICEVERLO!

Venerdì 26 settembre, alle 17.30 nella Sala delle Lapidi di Palazzo delle Aquile, verrà presentato dalla Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo, la quarta edizione del Premio Legalità.

Il premio, patrocinato dal Comune di Palermo, è indirizzato ed ispirato a coloro che con le loro azioni, il loro lavoro e le loro espressioni di alto valore sociale, culturale ed imprenditoriale, hanno contribuito a tutelare e a promuovere la cultura della legalità e il rispetto delle regole. Le Aree di interesse per l’assegnazione dei riconoscimenti sono: “Donna Legalità”, “Mondo Impresa”, “Cultura Legalità”, “Ambiente”, “Turismo”, “Scuola Legalità” e “Cinema”.

Alla kermesse saranno presenti le massime autorità, i vertici delle forze di Polizia e della Magistratura e il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. E’ prevista, inoltre, la presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti e del Vicecapo Polizia di Stato Alessandro Marangoni. "Il Premio Legalità vuole essere un’occasione per risvegliare l’attenzione sulla pericolosità delle mafie e per rendere ancora più impermeabili le aziende, le imprese ed il mondo sociale agli interessi delinquenziali".
 A ricevere  il Premio Legalità saranno: Maria Giovannone, amministratore delegato ANMIL Sicurezza – Gianna Detoni, presidente di Human & Infrastructure Crisis Aid & Resque in Emergency – Pasquale Hamel, scrittore e storico – Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato – Fabio Giambrone, presidente Gesap Aeroporto di Palermo – Cristiana e Francesca Massaro, Studio Legale Cultura Cinema – Enzo Randazzo, dirigente I.I.S.S. “T.Fazello” Sciacca.

Inoltre, un riconoscimento speciale sarà consegnato all’Arma dei Carabinieri, nella ricorrenza del suo Bicentenario, a Roberto Cortese, capo della Squadra Mobile di Roma e Alfredo Morvilo, procuratore della Repubblica di Termini Imerese. (emmepi)

martedì 16 settembre 2014

ECONOMIA REALE NEI PARCHI NAZIONALI

 "In periodi di Spending Review e rivisitazione della spesa bisogna operare con saggezza e razionalità ma certo non ha senso parlare di eliminazione del Corpo Forestale dello Stato: piuttosto si esalti e si uniformi la sua attività eliminando invece quelle forze di polizia, regionali e provinciali, talvolta poco professionali e spesso anacronistiche".
Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello, intervenuto oggi alla presentazione del rapporto 'l'Economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette" del ministero dell'Ambiente e di Unioncamere. "Vorremmo capire quali sono le reali
motivazioni che hanno portato il governo a modificare il Decreto Competitività alla Camera, nel punto in cui si razionalizzavano i servizi di Polizia e di Sicurezza della navigazione, riservandoli esclusivamente nell'ambito delle 12 miglia alla Guardia Costiera, di fatto insistendo con quella confusione normativa che ha moltiplicato le competenze alimentando veri sprechi di risorse". Quanto ai dati economici diffusi dal ministero dell'Ambiente e Unioncamere, Marinello sottolinea: "I parchi nazionali spingono il Pil, ma bisogna comunque puntare su green e blue economy. Il dovere della politica  individuare misure di sostegno indirizzate a tutelare la vera ricchezza dell'Italia: risorse ambientali, beni storici archeologici e paesaggistici, le biodiversità. Non un caso che il nostro Paese al primo posto nel mondo per i suoi prodotti agroalimentari conosciuti e apprezzati, tanto da essere oggetto di volgari e pericolose sofisticazioni" conclude il presidente.



MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...