lunedì 31 marzo 2014

NCD AD AGRIGENTO: TUTTI PRESENTI!

 Alfano "battezza" il Nuovo centro destra ad Agrigento: "Ho scelto l'Italia e non un partito"
Tutti presenti assieme a me i parlamentari siciliani di Ncd, i senatori, i deputati, l'ex presidente del Senato, Renato Schifani. Poi, ancora, Giovanni La Via, Dore Misuraca, Enzo Fontana, Nino Bosco e tutti i sostenitori del "Nuovo centro destra". Si aggirava alle mille presenze il dato della prima convention ad Agrigento del nuovo movimento fondato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, tenutasi oggi pomeriggio al teatro "Pirandello". Accolto tra applausi e striscioni, il ministro agrigentino ha parlato di immigrazione, economia, infrastrutture, famiglia e lavoro.

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Alfano "battezza" il Nuovo centro destra ad Agrigento: "Ho scelto l'Italia e non un partito"
„Tutti presenti i parlamentari siciliani di Ncd, i senatori, i deputati, l'ex presidente del Senato, Renato Schifani. Poi, ancora, insieme a me, Giovanni La Via, Dore Misuraca, Enzo Fontana, Nino Bosco e tutti i sostenitori del "Nuovo centro destra". Si aggirava alle mille presenze il dato della prima convention ad Agrigento del nuovo movimento fondato dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, tenutasi oggi pomeriggio al teatro "Pirandello". Accolto tra applausi e striscioni, il ministro agrigentino ha parlato di immigrazione, economia, infrastrutture, famiglia e lavoro.



martedì 25 marzo 2014

SEMINARIO FAI SU RISCHIO IDROGEOLOGICO

http://www.youtube.com/embed/FdBBiXEa3Hw

Il territorio italiano è caratterizzato da una diffusa fragilità che mette a rischio le attività umane e sempre più spesso la stessa sicurezza delle persone. L’ANBI ha presentato nei giorni scorsi (18 febbraio) un Piano di difesa dal rischio idrogeologico che prevede interventi su tutto il territorio nazionale attraverso progetti immediatamente cantierabili ai quali la FAI dà tutto il proprio sostegno perché a forte impatto economico e occupazionale.
Piano che  merita di essere conosciuto dal Sindacato e di essere accolto dalle Istituzioni nazionali e locali. Per questo motivo la Fai Cisl ha programmato per il 25 marzo 2014 una giornata seminariale di studio invitando tutti gli  attori dediti per statuto e per vocazione a quelle azioni di tutela del territorio che possono molto contribuire alla rinascita dell’Italia. L’auspicio della FAI è che con questa iniziativa si possano mettere in rete le migliori energie per parlare alla Politica (specie in vista delle Elezioni Europee) e alle Istituzioni affinché riconoscano alla programmazione il ruolo che merita in un Paese dove si è andata imponendo la dannosa logica del “pronto soccorso”, business della peggiore politica e della sodale burocrazia.

MOUS: NE APPROFONDIREMO AL SENATO

“La dislocazione a Niscemi del Muos va approfondita in Senato: da lunedì continueremo le audizioni per poter valutare come intervenire tutelando le popolazioni locali e l’eco sistema”, ha detto il presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, che ha guidato in Sicilia la delegazione parlamentare. “La quantità e la complessità delle informazioni acquisite vanno chiarite in sede istituzionale: in questo modo potremo avere un esame più approfondito dell’intera problematica relativa al Muos. È nostro dovere e mio impegno personale – prosegue Marinello – dare certezze alle popolazioni dei territori interessati, preoccupate dai rischi per la salute pubblica e per l’ambiente. È evidente comunque che l’area dei lavori per il sistema satellitare è già interessata da troppi impianti di comunicazioni, senza considerare la contiguità con Gela dove è sito l’impianto petrolchimico: alla luce di tutto questo il Parlamento dovrà prendere posizione dopo aver esaminato dati e documentazioni: bisogna garantire ai cittadini della Sicilia informazioni veritiere e certe”.

sabato 22 marzo 2014

MUOS: GARANTIRE IL DIRITTO ALLA SALUTE

Muos Sicilia: Marinello, dobbiamo garantire il diritto alla salute


''La dislocazione a Niscemi del Muos, l'impianto di comunicazioni satellitari ad alta frequenza composto da quattro satelliti, e' una questione che va approfondita in Senato: da lunedi' continueremo le audizioni per poter valutare come intervenire tutelando le popolazioni locali e l'ecosistema''. E' quanto dichiara il presidente della commissione Ambiente di Palazzo Madama Giuseppe Marinello che ha guidato in Sicilia la delegazione parlamentare composta da membri delle commissioni Ambiente e Salute del Senato. Oggi e' terminato il primo ciclo di audizioni sul Muos (Mobile User Objective System) che ha visto alternarsi il governatore Crocetta con gli assessori regionali all'Ambiente e alla Salute, il sindaco di Niscemi, i rappresentanti delle comunita' coinvolte e gli attivisti ''No Muos'.
 ''E' nostro dovere e mio impegno personale - prosegue Marinello - dare certezze alle popolazioni dei territori interessati, preoccupate dai rischi per la salute pubblica e per l'ambiente. E' evidente comunque che l'area dei lavori per il sistema satellitare e' gia' interessata da troppi impianti di comunicazioni, senza considerare la contiguita' con Gela dove e' sito l'impianto petrolchimico: alla luce di tutto questo il Parlamento dovra' prendere posizione dopo aver esaminato dati e documentazioni: bisogna garantire ai cittadini della Sicilia informazioni veritiere e certe'' conclude.

venerdì 21 marzo 2014

GRAZIE A "TELEFONO AZZURRO": UNA BELLA GIORNATA

Minori: Telefono Azzurro, i ragazzi interrogano la politica

Le porte dei ''Palazzi'' della politica sono spalancate per i ragazzi, che possono avanzare proposte, chiedere chiarimenti, lanciare appelli su quelli che sono i loro problemi e le loro attese. Questa l'assicurazione che oggi e' venuta da molti dei parlamentari che hanno partecipato all'incontro promosso da Telefono Azzurro alla Camera dei Deputati sul tema ''I ragazzi interrogano la politica'', trasmesso in diretta streaming sul sito www.camera.it . Una cinquantina di giovani tra i 15 e i 16 anni, riuniti nella sala Aldo Moro di Montecitorio e con il coordinamento di Carolina Rey, volto noto di Rai Gulp, hanno tempestato di domande vari esponenti di Governo, Camera e Senato (il sottosegretario all'Istruzione Roberto Reggi, i vicepresidenti della Camera Roberto Giachetti e Luigi Di Maio, i deputati Edoardo Patriarca, Vanna Iori, Bruno Molea e Loredana Lupo l'ex ministro Cecile Kyenge, i senatori Elena Ferrara, Giuseppe Marinello, Francesca Puglisi e Sandra Zampa), per capire come gli attuali governanti e legislatori intendano soddisfare le loro attese. Che sono, principalmente, quelle legate alla loro attivita' scolastica (dalla carenza di strutture e infrastrutture, al bullismo e alle difficolta' di collegamento, alla ''indifferenza'' del mondo degli adulti verso le loro richieste) ed oggi, ancor piu', quelle derivanti dalla crisi economica. Per finire con le preoccupazioni derivanti dal mondo internet (sexting, cyberbullismo, adescamento) e con la mancanza di sicurezza nella scuola (lungo il dibattito sulla necessita' di installare telecamere di sorveglianza negli asili nido, per tutelare chi, come i bimbi piccoli, non e' in grado di denunciare abusi e violenze). Una serie di richieste che rappresentano solo la punta di un iceberg rispetto alla miriade di spunti che possono arrivare, all'attivita' legislativa, dallo spirito innovatore dei giovani.
http://www.asca.it/news-Minori__Telefono_Azzurro__i_ragazzi_interrogano_la_politica-1373732-POL.html

giovedì 20 marzo 2014

IL PIANO PAESAGGISTICO PROVINCIALE E' DA RIVEDERE

Ai Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Agrigento ha elaborato un piano paesaggistico che ha suscitato grave preoccupazione da parte delle comunità interessate;
premessa la piena condivisione della necessità di adottare strumenti di pianificazione che sovrintendono alla tutela e alla salvaguardia del territorio, tema che costituisce una priorità dell'agenda del Governo e della politica ambientale del Paese, con particolare riguardo all'uso e al risparmio del suolo, si appalesano lacune gravi che, oltre ad inficiarne la reale efficacia, possono costituire notevoli ostacoli allo sviluppo economico delle comunità interessate;
l'assenza di diversi piani attuativi, vigenti nei diversi Comuni della provincia di Agrigento, ha causato un'elaborazione viziata del piano paesaggistico. I piani assenti rappresentano elementi essenziali per redigere il piano paesaggistico in conformità, ai sensi del comma 2 dell'articolo 133 del decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio);
sono inoltre presenti errori ed omissioni nella stesura del piano ed elementi incongrui con quanto previsto dall'articolo 143 del codice. Sulla base dell'esperienza dell'iter procedurale di altri piani paesaggistici della Regione Siciliana, ci si sarebbe dovuti concentrare sulle prescrizioni del livello di tutela 2, dirette alla tutela dei paesaggi agricoli, che obbligano gli strumenti comunali a destinare tali aree agli usi previsti per le zone agricole o per i parchi urbani e suburbani. Tale obbligo deve essere assunto da parte dei Comuni in fase di adeguamento dei piani regolatori generali al piano paesaggistico;
il piano paesaggistico non ha valore retroattivo ed obbliga a prevedere la destinazione d'uso per le zone agricole o per i parchi urbani e suburbani, esclusivamente in quelle aree che negli strumenti urbanistici attualmente vigenti sono classificate come "zone E", escludendo dalla prescrizione di cui al livello 2 quei territori che abbiano mutato destinazione urbanistica per effetto di piani attuativi, quali i piani di lottizzazione, nei casi in cui siano stati definiti gli aspetti relativi alla stipula di convenzioni vigenti ed efficaci;
l'attività di valutazione avrebbe dovuto poi indirizzarsi anche sulle prescrizioni di livello di tutela 3, per le quali è previsto l'impedimento e/o la limitazione di interventi che vanno in contrasto con le esigenze normative in tema di protezione civile, di sviluppo territoriale sostenibile e di piano di assetto idrogeologico;
alla luce di quanto risulta, è auspicabile che il piano paesaggistico provinciale preveda la disciplina della fascia costiera e la previsione d'interventi dì recupero e riqualificazione delle aree compromesse dalla speculazione edilizia legalizzata e non, e di quelle ancora incontaminate;
nel piano paesaggistico di Agrigento vi sono prescrizioni in contrasto con il comma 4 dell'art. 143 del codice, il quale prevede la tutela ambientale e le finalità di sviluppo territoriale sostenibile di aree che non sono, ad oggi, interessate da specifici procedimenti o da provvedimenti già emessi e che invece risultano disciplinate dal piano paesaggistico con norme di attuazione che lasciano ampi spazi all'arbitrarietà interpretativa. Infatti, tali norme, riferendosi ai vari paesaggi locali, rispetto ai quali ogni soggetto attuatore ed esecutore dovrà costantemente misurarsi, daranno seguito a fuorvianti e poco chiare interpretazioni di merito;
si ravvisa inoltre una sensibile sproporzione tra l'impalcatura organizzativa e metodologica di redazione e le proposte progettuali del piano ed una notevole discordanza tra i fondamentali principi da perseguire e le scelte progettuali del piano, che sostanzialmente applicano "a macchia di leopardo" le disposizioni di vincolo dettate dal codice;
all'articolata e ricca individuazione ed elencazione delle "componenti dei paesaggi" corrisponde una povertà di soluzioni progettuali che disperdono gran parte delle conoscenze acquisite, non si vedono le "espressioni d'identità dei paesaggi" e le "peculiarità dei paesaggi", ma solo ampie generalizzazioni;
i paesaggi locali individuati non sono rappresentativi degli auspicati caratteri tipologici e di rilevante integrità paesaggistica e non sono individuabili gli indirizzi e i criteri di sviluppo urbanistico ed edilizio compatibili con le norme di tutela;
si rilevano, inoltre, ictu oculi, numerosi errori che attestano la superficiale e non corretta redazione delle tavole propedeutiche alla redazione del piano paesaggistico. A titolo di mero esempio si cita la mancata conoscenza delle plurime emergenze architettoniche di rilievo presenti nel territorio, con particolare riguardo alle numerose torri medievali. Si rileva altresì la mancata acquisizione dei piani attuativi di diversi Comuni come, ad esempio, il vigente piano comprensoriale del Comune di Sciacca con la conseguente disinformazione sulle aree destinate alla realizzazione degli impianti termali (zone T1 - T2), ovvero le zone C di contrada San Marco;
nel piano risulta l'indicazione di micropiani di recupero disseminati a macchia di leopardo e senza alcuna soluzione di continuità, forse determinati da zone caratterizzate da intensa attività edilizia rispetto a quelle limitrofe e tuttavia riferite a vecchie cartografie risalenti all'anno 2006, ormai superate;
vi è poi un'evidente povertà di indicazioni progettuali che dovrebbero essere consequenziali all'articolata proposizione di diversi e distinti paesaggi. Ad esempio, tra le aree sottoposte a tutela, in quelle previste per ampi tratti come la pianura del Carboj si contrappongono quelle limitrofe lasciate ad una totale mancanza di prescrizioni di tutela;
si constata pertanto l'ignoranza totale del piano di assetto idrogeologico, con i conseguenti contrasti con le necessarie azioni di tutela e prevenzione dei rischi relativi e l'ingessamento e l'ignorante mortificazione degli usi agricoli per ampie zone del territorio, ove vengono di fatto inibite le possibilità per tutti gli usi necessari all'ordinaria sostenibilità dell'impresa agricola (cambiare gli impianti e trasformare le coltivazioni, per esempio da vigneti e oliveti a impianti di colture per biocarburanti, realizzare strutture strettamente connesse con la condizione dei fondi come stalle e piccoli opifici per la trasformazione delle materie prime, per realizzare serre precarie o tunnel). Al più, il piano paesistico dovrebbe contenere indicazioni prescrittive, ad esempio, sulle dimensioni, tipologia e caratteristiche degli impianti), risultando necessario che vengano esplicitate per la realizzazione di costruzioni e impianti ove previsto, precise linee guida, ad esempio sui tipi edilizi e sui materiali,
si chiede di conoscere se i Ministri indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative intendano prendere per assicurare la corretta pianificazione paesaggistica del territorio della provincia di Agrigento, con particolare riferimento alla fascia costiera, al fine di perseguire le esigenze di tutela paesaggistica ed ambientale senza pregiudicare le esigenze di sviluppo sociale ed economico di quei territori.

lunedì 17 marzo 2014

POLO UNICO DI MEDICINA DI CONTROLLO PROPOSTO DALLA FIMMG

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
la Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG), che, oltre ad essere il sindacato medico italiano più numeroso in ambito sanitario, è anche l'organizzazione sindacale più rappresentativa dei medici di controllo INPS, denuncia ancora una volta la situazione di disagio che circa 1.400 medici, che svolgono attività di medicina fiscale, vivono da circa un anno. Situazione che raggiunge livelli di drammaticità per circa 400 medici;
l'INPS nel 2013, facendo riferimento alla cosiddetta spending review, ha drasticamente ridotto le visite fiscali per malattia. Ciò, senza produrre benefici per la collettività ma solo danni, ha comportato i disagi oggetto di denuncia, conseguenti alla perdita di buona parte del reddito per la maggior parte dei medici e per 400 di loro, i più dediti al servizio, della totalità;
la XII Commissione permanente (Affari sociali) della Camera dei deputati ha condotto in queste settimane un'utile ed approfondita indagine conoscitiva sul tema, che ha ulteriormente evidenziato il danno per la collettività;
da alcuni dati INPS si evince in modo inequivocabile che la riduzione del numero dei controlli ha determinato un aumento della spesa per indennità di malattia di circa 12,5 milioni di euro rispetto all'anno precedente. A ciò si devono aggiungere ulteriori 15 milioni di mancate entrate per l'INPS direttamente conseguenti al provvedimento. In definitiva, a fronte di un presunto risparmio di 28,3 milioni si sono avuti maggiori oneri per un valore di quasi 27,4 milioni, nonostante la riduzione degli occupati di circa 500.000 unità e la sostanziale costanza dei provvedimenti di cassa integrazione;
fra i costi dell'operazione si devono computare inoltre: il venir meno di un essenziale elemento di contrasto a comportamenti assenteisti non presumibili né identificabili al momento della certificazione, l'aumento dei costi del lavoro delle aziende che sostengono circa il 50 per cento dell'indennità di malattia, il mancato introito per lo Stato di circa 10 milioni di euro per l'IRPEF non versata dai medici fiscali ed infine la severa riduzione dei contributi versati all'ENPAM, la cassa previdenziale dei medici;
in definitiva il sistema Italia ha in realtà avuto un danno quantificabile economicamente nel triplo di quanto risparmiato;
inoltre, le esigue risorse destinate ai controlli di malattia per i 12 milioni di dipendenti privati stridono con i 70 milioni di euro stanziati dallo Stato per i controlli di circa 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto un rapidissimo ed incisivo intervento al fine di vedere risolte queste criticità, auspicando che il polo unico di medicina di controllo, proposto dalla FIMMG da oltre 3 anni, trovi immediata realizzazione.

giovedì 13 marzo 2014

TRIVELLE: APPROVATA RISOLUZIONE AL SENATO

Si conclude oggi un iter iniziato a luglio in Commissione Ambiente del Senato sulle trivellazioni petrolifere nel mar Mediterraneo e nel mar Adriatico. In questi mesi, anzichè votare le diverse mozioni, il presidente Giuseppe Marinello (NCD) ha voluto avviare una serie di audizioni per approfondire il tema di particolare rilevanza, coinvolgendo, aziende produttrici, esperti, ambientalisti, comitati e istituti di ricerca.
Oggi la Commissione Ambiente del Senato ha approvato una risoluzione che diventerà un ordine del giorno da presentare in aula la prossima settimana. E' il presidente Marinello a spiegare: "Abbiamo previsto una moratoria sulle attività estrattive di idrocarburi liquidi, un sensibile aumento delle royalty per tutte le attività di nuova coltivazioni e una forte e determinata partecipazione degli enti locali nell'iter autorizzativo. Lo scopo – continua Marinello - salvaguardare interessi strategici ed economici del nostro Paese, con l'esigenza prioritaria della reale tutela dell'ambiente".
"Si tratta di un importante passo avanti su una controversa e difficile problematica che deve, a nostro avviso, con questo atto, risarcire in qualche modo anche i territori e le popolazioni" ha concluso Marinello.

PRIMO ANNO DI PAPA FRANCESCO

Sobrietà ed essenzialità anche nell'anniversario della "fumata bianca". Mentre il mondo oggi celebra il primo anno dall'elezione del Papa "venuto dalla fine del mondo", per Francesco nessun particolare festeggiamento è previsto nella Casa del Divin Maestro di Ariccia, sui Castelli Romani, dove da domenica scorsa segue gli esercizi spirituali di Quaresima con il resto della Curia. Nulla è stato cambiato nel programma della giornata, interamente dedicata, come le altre, alle meditazioni di don Angelo De Donatis, parroco di San Marco Evangelista al Campidoglio, alle riflessioni e alla preghiera.

Non mancheranno accenni all'anniversario durante i pasti nel refettorio, gli auguri dei cardinali e dei vescovi di Curia, ma nel penultimo giorno di ritiro nella Casa retta dai Paolini - venerdì il rientro in Vaticano, sempre in pullman - non si sono voluti portare mutamenti al consueto calendario di meditazioni e preghiere e neanche al clima di raccoglimento e di spartana austerità, consono al ritiro di Quaresima così come voluto da Bergoglio, che prevale nella residenza sui Colli Albani.

L'immagine del Papa che segue gli esercizi spirituali dai banchi verso le ultime file, mescolato tra gli altri presuli, è già diventato un altro dei "marchi" di questo anno di pontificato, a partire dall'"Habemus Papam" pronunciato dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran la sera del 13 marzo 2013, che ha rivelato al mondo l'elezione al soglio di
Pietro, inattesa ai più, dell'allora cardinale di Buenos Aires.

La semplice talare bianca, senza "mozzetta" bordata di ermellino, la croce pettorale di ferro, il definirsi solo "vescovo di Roma", la richiesta ai fedeli esultanti di pregare
per lui, chinandosi poi a recitare il Padre Nostro, sono stati i primi segni di un pontificato che si spogliava di ogni simbolo si sovranità: poi la riforma avviata nella Curia romana e nelle sue strutture finanziarie, il cammino di una Chiesa universale che si apre, che va verso le "periferie", esistenziali e geografiche, in nome della vicinanza a chi soffre, dell'aiuto ai poveri, della "misericordia" e della "tenerezza" verso chi vive situazioni dolorose. come è il caso dei divorziati e risposati. 

Intanto in questi giorni sta arrivando da tutto il mondo al Papa un profluvio di auguri per il primo anniversario di pontificato. A nome di tutta la Chiesa italiana, la presidenza della Cei gli esprime sentimenti di "riconoscenza per un magistero ricco di parole di segni, disponibilità piena e impegno fattivo al coinvolgimento in un cammino di conversione
pastorale e missionaria, sostegno affettuoso nutrito di preghiera e di comunione fraterna".

Grande festa anche in Argentina: dai paesini sperduti della cordigliera delle Ande nell'estremo nord fino all'australe Terra del Fuoco, quella "fine del mondo" della quale ha parlato il papa nel suo primo discorso, il Paese ricorda il primo anniversario del "suo" Papa. La cattedrale, nel cuore di Buenos Aires, dove Jorge Mario Bergoglio ha svolto il suo lavoro pastorale per molti anni prima del conclave, sarà oggi lo scenario delle manifestazione più importante: una messa solenne alla presenza di un mare di
fedeli, ma anche degli esponenti delle più importanti religioni presenti in Argentina. Il celebrante è il suo successore alla guida della Chiesa argentina, l'arcivescovo Mario Poli, di recente nominato cardinale.

Ma le celebrazioni sono tantissime in tutte le chiese del paese: quelle del centro delle città del vasto territorio argentino ma anche nei quartieri periferici, in particolare i più poveri, le "villas miseria" dove il ricordo del cardinale che le frequentava è più che mai forte. In una di queste bidonville - nota come la "numero 1-11-14" - del Bajo Flores, vicino alla zona della città dove il Papa è nato, verrà trasmessa in un mega schermo un'intervista che Francesco concesse tempo fa ad una stazione radio comunitaria. 

lunedì 10 marzo 2014

FEDERPARCHI: NO AD ALLARMISMI E POLEMICHE

Ieri  alcune associazioni ambientaliste hanno di nuovo polemizzato sulle proposte di riforma della legge quadro sulle aree protette in esame presso la commissione ambiente del senato ormai da 4 anni e di cui è ripresa la discussione in questi giorni. Alla pronta risposta del senatore Giuseppe Marinello, si aggiunge adesso l'intervento del presidente di Federparchi Giampiero Sammuri. "Da tempo – scrive Sammuri – si registrano polemiche, attacchi, considerazioni non proprio esatte e posizioni distanti riguardo ai contenuti del nuovo assetto normativo in materia di aree protette, che è in itinere.  Federparchi, per quanto nelle sue possibilità, ha sempre cercato una sintesi tra le proposte di tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle aree protette italiane. E' necessario però sviluppare il ragionamento sapendo cosa prevede la normativa attuale, quello che  succede oggi nei parchi e quali effetti produrrebbero  le modifiche proposte.
  Ci sono numerose modifiche, infatti, che trovano un consenso pressoché unanime. Lo stesso Wwf, capofila di un gruppo di associazioni fortemente critiche verso i disegni di legge D'Alí e Caleo, scrive testualmente nel documento depositato presso la commissione ambiente del senato: '...È pur vero che nella riforma proposta esistono alcune proposte largamente condivisibili....ed è anche vero che la riforma contiene un intervento da tutti ritenuto importante sulle aree marine protette, ma è altrettanto vero che tutto ciò non compensa affatto la gravità delle proposte sopra descritte...'.
  Quindi, anche da parte di chi è fortemente critico verso i disegni di legge in esame, si ammette che tali testi presentano elementi migliorativi rispetto alla normativa attuale. A mio giudizio sarebbe utile per il sistema delle aree protette che laddove c'è un consenso unanime si sostenessero tutti insieme le modifiche e si discutesse poi  sul resto, senza dare l'impressione che è tutto sbagliato. Non è questa ovviamente l'occasione per entrare nel dettaglio dei punti controversi, che sono essenzialmente tre: le royalties per attività impattanti, la gestione faunistica e la governance".
    Sammuri concorda quindi con il presidente della Commissione Ambiente del Senato Marinello sui toni usati, definiti "esageratamente allarmistici". "Abbiamo un'eccellente base di discussione – conclude il presidente di Federparchi – Europarc Italia - frutto di una concertazione e di una partecipazione davvero molto vasta. Senza contare che non ci sono mai state chiusure verso alcuno. Come Federparchi auspichiamo che possano essere accolti alcuni miglioramenti, in primo luogo quelli recentemente concordati con Aidap. Resta il fatto – e lo voglio ripetere – che la piattaforma di partenza è molto buona e che da questo momento ciò che conta è fare presto".

giovedì 6 marzo 2014

MAGGIORI TUTELE AI PARCHI E ALLA NATURA

AMBIENTE: MARINELLO (NCD) SU AREE PROTETTE, NESSUN ATTACCO A NATURA E PARCHI


Roma, 06 mar - Aree protette, Marinello: nessun attacco a natura e parchi, anzi maggiori tutele .“Spiace questo atteggiamento allarmistico di alcune associazioni ambientaliste che riteniamo decisamente esagerato: non c’è nessun attacco alla natura che invece in Commissione Ambiente del Senato tuteliamo ogni giorno”. Lo afferma in una nota il Presidente della Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello, commentando le polemiche di alcune associazioni per le proposte di riforma alla legge sulle aree protette. “Abbiamo avviato con una lunga serie di audizioni, un percorso condiviso e di massima apertura. Il testo, del resto, è frutto dell’assemblaggio di tre disegni di legge già presentati. Tra l’altro – continua il Presidente Marinello - nei prossimi giorni il dibattito in Commissione con eventuali proposte di emendamenti che i senatori riterranno opportuno presentare, potrà contribuire in maniera determinante al testo che approvato in Commissione approderà in aula”. “Ritengo che in questa ulteriore fase, si possano apportare modifiche ulteriori che contribuiranno sicuramente all’approvazione di regole aventi l’unico scopo di rendere più attuale l’assetto normativo sul sistema dei parchi naturali del nostro Paese, enti che riteniamo un bene primario da valorizzare e difendere” conclude il Presidente Giuseppe Marinello.

http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20140306-ambiente-marinello-ncd-su-aree-protette-nessun-attacco-a-natura-e-parchi

PIANA DEGLI ALBANESI ISOLATA: INTERROGAZIONE AL MINISTRO

Ai Ministri dell'interno, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
a seguito delle ingenti precipitazioni del marzo 2013, si sono verificati eventi franosi e di dissesto idrogeologico in provincia di Palermo, che hanno reso impraticabile la strada provinciale n. 18, che collega il Comune di Altofonte con quello di Piana degli Albanesi. Tali frane hanno tagliato trasversalmente le due carreggiate della strada, impedendo il transito dei veicoli e l'accesso ad alcune abitazioni private;
in seguito alla verifica di tali danni, la provincia regionale di Palermo ha provveduto soltanto ad interdire al transito la predetta strada provinciale e ad evacuare gli abitanti ivi residenti per ovvie ragioni di sicurezza. Ad oggi risulta che nessun provvedimento, neppure di tipo provvisorio, sia stato adottato per la riapertura, né si è a conoscenza di eventuali proposte definitive per risolvere il problema;
l'arteria che unisce i due Comuni, malgrado sia una via secondaria, rappresenta un'asse viario di elevata importanza strategica. Infatti la maggior parte delle persone, imprese e attività produttive la utilizzano in quanto più veloce e sicura per raggiungere posti di lavoro, scuole, università. La sua chiusura, oltre che creare grandissimi disagi logistici e operativi, rischia soprattutto di indebolire il tessuto economico del territorio e di scoraggiare il turismo a visitare questi luoghi a forte vocazione turistica;
il 1° luglio 2013 il Presidente della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato aveva chiesto al commissario per la provincia di Palermo, generale Domenico Tucci, di attivare le procedure necessarie al ripristino della piena funzionalità e del sicuro transito del tratto di strada interessato dagli eventi franosi, tenendo conto della possibilità di attingere a risorse di livello nazionale, in considerazione della difficoltà in cui versano le casse degli enti locali;
a tale sollecitazione non è stato dato - senza spiegazioni - alcun seguito ed il Comune di Piana degli Albanesi continua ad essere sostanzialmente isolato, con grave nocumento della celerità dei trasporti privati, pubblici e di emergenza;
la popolazione servita dalla infrastruttura stradale in parola è pertanto costretta a percorrere la strada di Santa Cristina Gela - una ex strada ferrata molto pericolosa in cui si sono verificati diversi incidenti stradali, che non può tuttavia essere percorsa dai mezzi pesanti - e la vecchia strada di San Giuseppe, anch'essa insicura ed incapace di sostenere normali flussi di traffico,
l'interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione di estremo disagio vissuta dai cittadini di Piana degli Albanesi e se, al riguardo, abbiano ricevuto notizia di quanto è avvenuto dal Commissario provinciale;
se non ravvisino nella mancata adozione di qualsiasi provvedimento da parte del Commissario per la provincia di Palermo in relazione all'apprestamento degli interventi idonei a mettere in sesto la strada provinciale n. 18, gli estremi sufficienti a decretarne la sostituzione da parte della Regione siciliana con persona più capace;
se non ritengano che ricorrano, con riferimento all'operato del nominato Commissario, gli estremi per la contestazione del reato di omissione di atti del suo ufficio commissariale.

lunedì 3 marzo 2014

LAVORARE PER MIGLIORARE L'AMBIENTE

togliere il velo sui siti di stoccaggio militare


Mentre alla Spezia venivano resi noti i risultati negativi del monitoraggio sulla radioattività di superficie delle banchine del porto della Spezia svolto dai militari del Ram della Guardia costiera, a Roma, nell'aula della tredicesima commissione del Senato 'Territorio, ambiente e beni ambientali' si svolgeva la seconda seduta di audizione sulla tematica dei rifiuti tossici e radioattivi alla Spezia esplosa all'indomani delle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone e della messa in onda della puntata del 10 febbraio di 'Presa diretta'.

Nell'ambito del ciclo di incontri di approfondimento sollecitato da Legambiente, una settimana fa sono stati accolti dai senatori della commissione presieduta da Giuseppe Marinello (Ncd) la direttrice dell'Arpal spezzina, Fabrizia Colonna e i vertici dell'Autorità portuale.
Poi è stato il turno del Comune e della Provincia della Spezia, rappresentati rispettivamente dall'assessore all'Ambiente, Davide Natale, e dal funzionario del servizio ambiente, Gianfranco Biso, e dal commissario Marino Fiasella. E martedì prossimo, a conclusione dell'iter, saranno ascoltati gli esponenti delle associazioni ambientaliste, Legambiente in testa.
Oltre all'esposizione dei fatti del passato l'incontro tra gli enti locali spezzini e la commissione ha portato anche a formulare un paio di proposte.
La prima è stata avanzata dal senatore sarzanese Massimo Caleo, capogruppo del Partito democratico in commissione, che ha lanciato l'idea di affiancare al personale Arpal della Spezia anche i tecnici dell'Ispra nel corso delle proprie attività.
L'altra indicazione è stata avanzata dal presidente della commissione Marinello che ha annunciato l'intenzione di attivarsi presso il ministero della Difesa per conoscere la condizione dei siti di stoccaggio militari presenti sulle colline del levante cittadino, che rimangono le ultime aree della zona ancora prive di caratterizzazione, sebbene nel 1997 siano state sottoposte a verifiche sulla radioattività, risultate negative.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...