L'Aula del Senato approva tre mozioni che puntano all'adeguamento delle infrastrutture idriche italiane. La prima di queste mozioni, firmata dal senatore di Ap Giuseppe Marinello, impegna il governo "a salvaguardare le attività poste in essere prima dalla struttura tecnica commissariale e successivamente dai competenti dipartimenti del Ministero delle politiche agricole, al fine di assicurare la continuità ed il completamento delle iniziative tese a chiudere i contenziosi in atto, a selezionare le opere irrigue di rilevanza nazionale di nuova programmazione, a valutare progetti di investimento per l'autosufficienza energetica degli enti irrigui nazionali; e ad avviare, nel rispetto delle competenze regionali, una seria riflessione sul modello di governo dei consorzi di bonifica al fine di garantire una gestione più trasparente".
La mozione del M5S impegna, invece, il governo a "contenere la proliferazione normativa che preclude un'efficace attività dei consorzi; a fornire indicazioni di indirizzo generale per rendere più omogenee le legislazioni regionali e rafforzare la qualità dei processi di produzione agricola; a sollecitare le Regioni, nel rispetto del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, affinché provvedano a un riordino normativo che definisca le competenze dei vari enti operanti sul territorio e consentano un'efficiente bonifica per la difesa del suolo".
Quella messa a punto dai senatori di Sinistra Italiana-Sel impegna il governo ad avviare "un monitoraggio completo delle opere necessarie alla rete infrastrutturale idrica, segnalando in particolar modo le opere avviate ma non completate; a garantire, per la cantierizzazione degli interventi, l'impiego immediato delle risorse disponibili nel piano irriguo nazionale, portando le risorse disponibili per il periodo di 2014-2020 a circa 800 milioni di euro; a dare priorità agli interventi nei territori interessati da fenomeni di siccità, con particolare riguardo alle regioni del Sud Italia; ad integrare l'implementazione del risparmio idrico tra i criteri centrali degli interventi; a procedere ad una riorganizzazione del sistema dei consorzi di bonifica".
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