Mai mi sarei immaginato che il Parlamento si
dovesse riunire per destrutturare la società così come la conosciamo e per
aggredire Istituti fondamentali come la famiglia. Infatti è minato il concetto
stesso di famiglia così come sancito dalla Costituzione e soprattutto così come
consolidato dai millenni della storia umana.
Mai mi sarei immaginato che i figli potessero
diventare bene di consumo, di vendita o di scambio: oggetto a disposizione di
chi desiderandone uno, possa permettersi di affittare un utero.
Mai mi sarei immaginato che tale mercificazione
potesse legittimare la compravendita definitiva o pro tempore di organi o di
loro parti; ne tantomeno avrei potuto pensare che si arrivasse, quasi senza
colpo ferire, ai tentativi di legittimare la manipolazione genetica sino all’aberrante eugenetica.
Mai mi sarei immaginato che la deriva morale
superasse ogni ipotizzabile limite sino al punto di prevedere nelle scuole
l'insegnamento dell’ideologia Gender, bollata da Papa Francesco come
“totalitaria e dittatoriale”, con la
scusa di educare le nuove generazioni al
rispetto di tutti.
Stiamo assistendo ad
un crescendo che dal divorzio breve sino al presunto diritto di decidere sui
vari stadi della vita, oggi vuole equiparare le unioni gay a quelle naturali aprendo di fatto la porta
alle adozioni di bambini che in assenza di padre e di madre, saranno privati di
un loro essenziale diritto.
In queste settimane, nel silenzio complice
della grande stampa, si gioca al Senato una decisiva partita.
Mi auguro che il 20 giugno da Piazza San
Giovanni a Roma arrivi un forte segnale da parte di tutti uomini, donne e
famiglie, cui sta a cuore il destino dell’Umanità.
Giuseppe Marinello
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