Il ministro dell'Istruzione Giannini
"ha ribadito che le attività formative" previste dalla norma del
ddl scuola sulle attività formative contro le violenze di genere
e le discriminazioni "sono riferibili all'educazione contro ogni
forma di violenza fisica o psichica" e che di queste, comunque,
i genitori dovranno sempre essere informati. Lo dichiara in una
nota il gruppo di Area Popolare Ncd - Udc al Senato.
"La ministra dell'Istruzione Stefania Giannini e la ministra
dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi hanno
incontrato il presidente del gruppo di Area Popolare Ncd-Udc al
Senato, Renato Schifani, e una delegazione di parlamentari, fra i quali il sottoscritto che
hanno partecipato al Family Day di sabato scorso, guidata dal
coordinatore di Ncd Gaetano Quagliariello, in relazione alla
norma contenuta nella riforma della scuola ove si comprendono
attività formative contro la violenza di genere e le
discriminazioni", aggiunge.
"Di fronte alle preoccupazioni espresse dai parlamentari di
Area Popolare sul possibile utilizzo improprio di una
terminologia ambigua, la ministra, anche in relazione all'ordine
del giorno Roccella accolto dal governo alla Camera, ha ribadito
che le attività formative in questione sono riferibili
all'educazione contro ogni forma di violenza fisica o psichica",
aggiunge.
"In ogni modo la ministra ha confermato quale
principio fondamentale vigente dell'ordinamento scolastico,
quello del consenso informato delle famiglie rispetto a tutte le
attività extracurriculari. La Giannini ha assunto l'impegno di
promuoverne la più ampia e diffusa applicazione affinchè le
famiglie conoscano il loro diritto di autorizzare o meno la
partecipazione del figlio alle attività che esulano dai percorsi
educativi ordinari".
giovedì 25 giugno 2015
mercoledì 24 giugno 2015
QUALE LAVORO SENZA INFRASTRUTTURE SICURE?
A partire da giovedì la kermesse di tre giorni, giunta alla sua sesta edizione, si svilupperà attraverso una serie di iniziative con cui il capoluogo siciliano si appresta ad accogliere più di 2 mila consulenti del lavoro.
La premessa è proprio il disastro occupazionale del mezzogiorno siciliano con cui il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro vuole sviluppare una linea guida che scongiuri l’imminente dissesto di una regione che sta già cavalcando l’onda del fallimento, portando con sè i precari margini di una ripresa economica.
La premessa è proprio il disastro occupazionale del mezzogiorno siciliano con cui il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro vuole sviluppare una linea guida che scongiuri l’imminente dissesto di una regione che sta già cavalcando l’onda del fallimento, portando con sè i precari margini di una ripresa economica.
L’esordio della kermesse è previsto per giovedì alle 14.45 con unacerimonia di apertura presso il teatro Massimo. Io sarò presente venerdì alle 15 e parteciperò alla Tavola rotonda dal titolo "Quale lavoro senza infrastrutture (sicure)?
sabato 20 giugno 2015
RAPPORTO ECOPNEUS: MARTEDI 23 GIUGNO
255mila
tonnellate di pneumatici raccolti e recuperati nel 2014, equivalenti in peso a 28 milioni di pneumatici autovettura, il 13% in più rispetto all’obiettivo fissato per legge.E’ questo
il bilancio dell’attività di Ecopneus,la società senza scopo di lucrotra i principali responsabili della gestione
dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) in Italia. Nel 2014Ecopneus ha
avviato il 36% dei
pneumatici raccolti al recupero di materia per produrre
granuli, polverini di gomma e acciaio. Un settore su cui Ecopneus sta puntando,
con un investimento in conoscenza, ricerca e innovazione che, a partire dagli
inizi ha già raggiunto i 14 milioni di euro, per promuovere gli sbocchi
applicativi della gomma riciclata da PFU nei settori delle pavimentazioni sportive,
degli arredi urbani e aree da gioco per bambini, degli isolanti acustici per
edilizia e degli asfalti a bassa rumorosità.
Il rimanente 64% è destinato al
recupero di energia per
la produzione di cemento e
di energia elettrica.
Il bilancio sarà presentato da Giovanni
Corbetta, Direttore di Ecopneus ed Edo Ronchi Presidente della Fondazione
Sviluppo Sostenibile il prossimo 23 giugno in
un incontro presso il Senato. Saranno presenti tra gli altri, il Sen.
Giuseppe Marinello Presidente Commissione Ambiente al
Senato.
SEGUIAMO IL PAPA E SALVIAMO LA TERRA
L'uomo è "ancora capace di intervenire positivamente" per l'ambiente, ma non serve una "ecologia superficiale o apparente", intorpidita, di "spensierata irresponsabilità". Non si può attuare il "modo in cui l'uomo si arrangia per alimentare i suoi vizi autodistruttivi", "rimandando decisioni importanti", "non riconoscendo i problemi". Così il Papa nella enciclica "Laudato si'", appena pubblicata, che rivolge un doppio appello, a "proteggere la casa comune", controllando surriscaldamento climatico e altri danni ambientali, ma anche cambiare modello di sviluppo, per i "poveri", e "per uno sviluppo sostenibile e integrale". Il modello consumista - è scritto nell'enciclica - è completamente disinteressato al "bene comune". Realizzare una "cittadinanza ecologica" invece porta a una serie di "azioni quotidiane" che hanno di mira la cura del creato, e uno sviluppo equo. La enciclica ne elenca varie, dal consumo equo e solidale, al minor uso di condizionatori, alla gestione dei rifiuti.
Alleanza umanità ambiente, no al consumismo senza etica
"Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie". Lo afferma l'enciclica ricordando che i singoli "possono perdere la capacità e la libertà di vincere la logica della ragione strumentale e finiscono per soccombere a un consumismo senza etica e senza senso sociale e ambientale". Serve una "alleanza umanità-ambiente".
L'esaurimento delle risorse può esser il pretesto per nuove guerre
Scrive il Papa nell'enciclica: "L'esaurimento di alcune risorse" crea "uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni". E d'altra parte "la guerra causa sempre gravi danni all'ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, i rischi diventano enormi pensando a armi nucleari e biologiche".
Alleanza umanità ambiente, no al consumismo senza etica
"Ai problemi sociali si risponde con reti comunitarie". Lo afferma l'enciclica ricordando che i singoli "possono perdere la capacità e la libertà di vincere la logica della ragione strumentale e finiscono per soccombere a un consumismo senza etica e senza senso sociale e ambientale". Serve una "alleanza umanità-ambiente".
L'esaurimento delle risorse può esser il pretesto per nuove guerre
Scrive il Papa nell'enciclica: "L'esaurimento di alcune risorse" crea "uno scenario favorevole per nuove guerre, mascherate con nobili rivendicazioni". E d'altra parte "la guerra causa sempre gravi danni all'ambiente e alla ricchezza culturale dei popoli, i rischi diventano enormi pensando a armi nucleari e biologiche".
I popoli hanno pagato prezzo salvataggio banche
Già il "salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione": Oggi non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo, "rallentiamo il passo", e puntiamo a uno "stile di vita" conciliabile con la difesa integrale dell'ambiente e della vita di tutti i popoli, prosegue il Papa nell'enciclica.
Già il "salvataggio a ogni costo delle banche è stato fatto pagare alla popolazione": Oggi non facciamo pagare ai popoli il prezzo della crescita ad ogni costo, "rallentiamo il passo", e puntiamo a uno "stile di vita" conciliabile con la difesa integrale dell'ambiente e della vita di tutti i popoli, prosegue il Papa nell'enciclica.
"Laudato sì dovrebbe essere il programma di tutte le forze moderate: le parole e gli insegnamenti del Santo Padre tracciano la strada dello sviluppo sostenibile e del rispetto dell'ambiente, quello che le forze moderate sostengono da sempre". "Seguiamo Papa Francesco e salviamo la terra". "L'attenzione del Pontefice alle varie di forme di inquinamento - vorrei sottolineare - è un pungolo per la politica e un monito per chi deturpa il territorio. Al Papa il compito di tracciare la strada, a noi politici quello di intervenire con norme chiare e dure, come del resto è già in parte stato fatto con il ddl sugli eco reati. L'enciclica di Francesco ci consegna una grande verità: l'uomo non è il padrone dell'universo e della terra ma il depositario e l'usufruttario di un patrimonio da conservare e lasciare in eredità alle future generazioni". "Chi si azzarda a contestare Bergoglio, mira solo a ottenere spazio sui giornali. Almeno oggi Salvini stia zitto e rifletta sugli insegnamenti di Francesco: un leader mondiale che non ha eguali".
giovedì 18 giugno 2015
ROMA, 22 GIUGNO: STATI GENERALI SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Convocati a Roma per lunedì 22 giugno gli “Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio”. Per la prima volta il Governo italiano presenta il quadro dei rischi, delle azioni e delle opportunità e convoca il Sistema Italia mettendo i cambiamenti climatici al centro dell’agenda politica nazionale.
Partecipano il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e Ségolène Royal, Ministro francese dell’ecologia
Partecipano il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e Ségolène Royal, Ministro francese dell’ecologia
Sarà la prima tappa italiana verso l’appuntamento dell’Onu a Parigi nel mese di dicembre. Gli “Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio” sono una prima assoluta per il Governo italiano. Il tema è ormai al centro delle agende dei governi e di negoziati politico-diplomatici in corso che dovranno definire il nuovo accordo globale per il ‘raffreddamento’ della temperatura del Pianeta mantenendola entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali.
Gli Stati Generali sono organizzati da #italiasicura e dal Ministero dell’Ambiente e vedranno la partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, del Sottosegretario alla Presidenza Claudio De Vincenti, di vari ministri come Graziano Delrio (Infrastrutture e Trasporti), Gian Luca Galletti (Ambiente), Stefania Giannini (Istruzione, Università e Ricerca), Federica Guidi (Sviluppo Economico), viceministro Andrea Olivero (Politiche agricole), i sottosegretari Ilaria Borletti Buitoni (ai beni e alle attività culturali e del turismo), Benedetto Della Vedova (Affari Esteri). Alla giornata parteciperanno i presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato, Ermete Realacci e Giuseppe Marinello, il Presidente della Conferenza Stato Regioni Sergio Chiamparino e di Dario Nardella coordinatore per l’Anci delle città metropolitane.
Folta la rappresentanza delle grandi aziende e associazioni come Catia Bastioli (Terna), Mauro Moretti (Finmeccanica), Francesco Starace (Enel), Gaetano Maccaferri vice presidente Confindustria, Paolo Buzzetti presidente Ance, Assorinnovabili e Assoelettrica, sindacali e ambientaliste (Wwf, Legambiente, Coalizione Parigi 2015, Kyoto Club).
A delineare gli scenari di rischio e le azioni di difesa saranno tre relazioni tecniche: del nuovo capo della protezione civile Fabrizio Curcio, del Presidente del Centro Euro Mediterraneo cambiamenti climatici Antonio Navarra e di Francesco Rutelli Presidente del centro per un futuro sostenibile.
A delineare gli scenari di rischio e le azioni di difesa saranno tre relazioni tecniche: del nuovo capo della protezione civile Fabrizio Curcio, del Presidente del Centro Euro Mediterraneo cambiamenti climatici Antonio Navarra e di Francesco Rutelli Presidente del centro per un futuro sostenibile.
Di sicuro interesse saranno gli interventi del Ministro francese dell’Ecologia, dello Sviluppo sostenibile e dell’Energia, Ségolène Royal, e del Cardinale Peter Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace all’indomani della presentazione dell’Enciclica di Papa Francesco su clima e ambiente.
“L’Italia – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - vuole essere protagonista nella sfida globale ai cambiamenti climatici. Per raggiungere alla Cop21 di Parigi un accordo vincolante tra gli Stati serve un grande gioco di squadra: da quell’intesa dipende la sicurezza del nostro ambiente, del territorio e dei cittadini”.
“L’Italia – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti - vuole essere protagonista nella sfida globale ai cambiamenti climatici. Per raggiungere alla Cop21 di Parigi un accordo vincolante tra gli Stati serve un grande gioco di squadra: da quell’intesa dipende la sicurezza del nostro ambiente, del territorio e dei cittadini”.
Per Erasmo D’Angelis capo di #italiasicura: “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai visibili anche nell’aumento degli eventi meteo catastrofici, un tempo estremi e oggi purtroppo ordinari, e nell’aumento dei costi per riparare i danni. Quella di Roma sarà l’occasione anche per presentare un nuovo scenario con un set di interventi e azioni per prevenire, difendere e tutelare meglio il nostro Paese”.
Appuntamento a Roma, Camera dei Deputati -Nuova Aula dei gruppi parlamentari, il prossimo 22 giugno dalle ore 09.00-17.30
mercoledì 17 giugno 2015
martedì 16 giugno 2015
RICICLO DEGLI ABITI USATI: DALLA BENEFICENZA AL RIUSO
“La raccolta, il riuso e
il riciclo degli abiti usati costituisce ormai una consolidata
filiera del recupero rifiuti, un pilastro ‘dell’economia
circolare’. Un comparto con grandi potenzialità, che soffre
l’assenza di una normativa trasparente e adeguata alla sua
crescente portata economica che favorisce comportamenti illeciti da
parte di soggetti non regolari”.
Sono questi alcuni degli
spunti che sono stati approfonditi questa mattina nel corso del
convegno CONAU ‘Vestiti usati: dalla beneficenza al riuso e
riciclo’, in programma a Roma presso il Senato della Repubblica,
Palazzo della Minerva (Piazza della Minerva), promosso dal CONAU –
il Consorzio Nazionale Abiti e Accessori in collaborazione con ANCI e
FISE UNIRE.
Nel corso dell’evento è
stato presentato uno studio condotto dal Consorzio sui dati del
settore e sull’impegno per la trasparenza e la legalità.
mercoledì 10 giugno 2015
IL MINISTRO GALLETTI ELOGIA IL LAVORO FATTO SULLE AREE MARINE PROTETTE
Indagine conoscitiva “Flussi migratori in Europa attraverso l’Italia, nella prospettiva della riforma del sistema europeo comune d’asilo e della revisione dei modelli di accoglienza”
Grazie onorevole presidente,
mi rendo conto che dinanzi ad una tragedia di enormi proporzioni come quella dei migranti, con migliaia di perdite di vite umane, gli aspetti ambientali possano apparire meno rilevanti.
mi rendo conto che dinanzi ad una tragedia di enormi proporzioni come quella dei migranti, con migliaia di perdite di vite umane, gli aspetti ambientali possano apparire meno rilevanti.
Tuttavia credo che la nostra forza, la forza delle nostre democrazie, della nostra civiltà sia quella di non rinunciare ai nostri valori. La tutela dell’ambiente per noi e soprattutto per le prossime generazioni è uno di questi valori. Sta a noi la capacità di difenderlo anche in presenza di una situazione inedita e gravissima. Vengo quindi al merito dei temi da lei sollevati. Le implicazioni di carattere ambientale connesse al fenomeno dei migranti, vanno inquadrate nel particolare contesto di fragilità dell’eco-sistema del Mediterraneo, già sottoposto, quale bacino semichiuso, a rilevantissime pressioni antropiche.
L’area interessata dalle rotte dei barconi dei profughi costituisce uno degli esempi più importanti per la biodiversità da un punto di vista internazionale. Non è un caso, infatti, che nel canale di Sicilia siano state individuate, più aree EBSA (Ecologically or Biologically Significant Marine Areas), cioè aree più speciali e significative per gli aspetti ecologici e biologici, riconosciute dalla Convenzione mondiale per la biodiversità, adottata a Rio de Janeiro nel 1992 nel corso del summit mondiale delle Nazioni Unite su “Ambiente e Sviluppo”.
Nello scorso mese di maggio, inoltre, sono stati approvati due emendamenti al Disegno di legge “collegato ambientale”, attualmente in corso di esame presso le Camere proposti dal Sen. Marinello e volti, oltre ad una più rapida istituzione delle aree marine protette, a valorizzare la peculiare specificità naturalistica di ecosistemi sommersi quali il “Banco di Graham” (che include l’isola Ferdinandea), il “Banco Terribile”, il “Banco di Pantelleria” e il “Banco Avventura”, tutti localizzati nel Canale di Sicilia e caratterizzati da una elevata biodiversità, o, nel caso del Banco di Graham, da fenomeni vulcanici e idrotermali.
Tuttavia, per difendere efficacemente e salvaguardare la biodiversità marina, è necessario prima capire dove intervenire, ed è qui che emerge la rilevanza “internazionale” delle aree marine di importanza ecologica e biologica. E questo vuol dire, allo stesso tempo, accettare l’idea che alcune zone identificate sulla base di stringenti criteri predeterminati, siano inevitabilmente da privilegiare, nelle azioni di tutela e di conservazione, rispetto ad altre.
E questo è appunto il discorso che avevo introdotto, riferendomi alla particolare vulnerabilità, dal punto di vista ambientale, e della corrispondente esigenza di tutela, delle aree marine ricadenti nel Mediterraneo meridionale, interessate al fenomeno della migrazione di clandestini provenienti dalle coste nord-africane.
Ma è anche importante comprendere nella sua componente quantitativa il “fenomeno” dei migranti che comporta l’abbandono, e il rischio concreto del loro affondamento, sia in mare aperto, cioè in acque internazionali, che lungo le coste nazionali, cioè in acque territoriali, dei battelli utilizzati.
IL TESTO CPMPLETO DEL DISCORSO QUI: http://www.minambiente.it/comunicati/il-testo-dellaudizione-del-ministro-galletti-al-comitato-schengen-sui-fenomeni-migratori
DELITTI CONTRO L'AMBIENTE: CONVEGNO A ROMA
martedì 9 giugno 2015
LETTERA APERTA SULLA FAMIGLIA
Mai mi sarei immaginato che il Parlamento si
dovesse riunire per destrutturare la società così come la conosciamo e per
aggredire Istituti fondamentali come la famiglia. Infatti è minato il concetto
stesso di famiglia così come sancito dalla Costituzione e soprattutto così come
consolidato dai millenni della storia umana.
Mai mi sarei immaginato che i figli potessero
diventare bene di consumo, di vendita o di scambio: oggetto a disposizione di
chi desiderandone uno, possa permettersi di affittare un utero.
Mai mi sarei immaginato che tale mercificazione
potesse legittimare la compravendita definitiva o pro tempore di organi o di
loro parti; ne tantomeno avrei potuto pensare che si arrivasse, quasi senza
colpo ferire, ai tentativi di legittimare la manipolazione genetica sino all’aberrante eugenetica.
Mai mi sarei immaginato che la deriva morale
superasse ogni ipotizzabile limite sino al punto di prevedere nelle scuole
l'insegnamento dell’ideologia Gender, bollata da Papa Francesco come
“totalitaria e dittatoriale”, con la
scusa di educare le nuove generazioni al
rispetto di tutti.
Stiamo assistendo ad
un crescendo che dal divorzio breve sino al presunto diritto di decidere sui
vari stadi della vita, oggi vuole equiparare le unioni gay a quelle naturali aprendo di fatto la porta
alle adozioni di bambini che in assenza di padre e di madre, saranno privati di
un loro essenziale diritto.
In queste settimane, nel silenzio complice
della grande stampa, si gioca al Senato una decisiva partita.
Mi auguro che il 20 giugno da Piazza San
Giovanni a Roma arrivi un forte segnale da parte di tutti uomini, donne e
famiglie, cui sta a cuore il destino dell’Umanità.
Giuseppe Marinello
lunedì 8 giugno 2015
IL 20 GIUGNO A ROMA
"Accolgo l'appello che
58 intellettuali, giuristi, docenti, medici, esponenti dell'associazionismo
hanno rivolto alla classe politica per dire no al ddl Cirinnà che introduce il
matrimonio tra persone dello stesso sesso e apre le porte alle adozioni
gay.
Solo pochi mesi fa – ricorda
il senatore Giuseppe Marinello- è stato approvato, con il mio voto contrario,
dichiarato apertamente in Aula, il cosiddetto divorzio breve, adesso la
famiglia e ciò che rappresenta per la nostra società viene attaccata ancora dal
ddl Fedeli che vuole introdurre l'ideologia di gender obbligatoria nelle
scuole. Se questa è civiltà, non posso che prendere le distanze da un
provvedimento di legge di cui mi vergogno come parlamentare".
"Dopo aver votato NO al
divorzio breve ribadisco che la famiglia è il perno insostituibile della
società e per questo motivo, continuerò la battaglia in commissione Giustizia
al Senato in antitesi al ddl Cirinnà e per fare approvare i nostri emendamenti.
Da cittadino prima che da parlamentare, parteciperò alla manifestazione
nazionale promossa il 20 giugno a Roma, per difendere il diritto dei bambini ad
avere una mamma e un papà e dire sì alla famiglia fondata sul matrimonio tra un
uomo e una donna.
sabato 6 giugno 2015
20 GIUGNO A ROMA: IO CI SARO'
"Accolgo l'appello che
58 intellettuali, giuristi, docenti, medici, esponenti dell'associazionismo
hanno rivolto alla classe politica per dire no al ddl Cirinnà che introduce il
matrimonio tra persone dello stesso sesso e apre le porte alle adozioni
gay.
Solo pochi mesi fa – ricorda
il senatore Giuseppe Marinello- è stato approvato, con il mio voto contrario,
dichiarato apertamente in Aula, il cosiddetto divorzio breve, adesso la
famiglia e ciò che rappresenta per la nostra società viene attaccata ancora dal
ddl Fedeli che vuole introdurre l'ideologia di Gender obbligatoria nelle
scuole. Se questa è civiltà, non posso che prendere le distanze da un
provvedimento di legge di cui mi vergogno come parlamentare".
"Dopo aver votato NO al
divorzio breve ribadisco che la famiglia è il perno insostituibile della
società e per questo motivo, continuerò la battaglia in commissione Giustizia
al Senato in antitesi al ddl Cirinnà e per fare approvare i nostri emendamenti.
Da cittadino prima che da parlamentare, parteciperò alla manifestazione
nazionale promossa il 20 giugno a Roma, per difendere il diritto dei bambini ad
avere una mamma e un papà e dire sì alla famiglia fondata sul matrimonio tra un
uomo e una donna.
venerdì 5 giugno 2015
FAMIGLIA: MOBILITAZIONE NAZIONALE IL 20 GIUGNO A ROMA
“Per
promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà,
vogliamo difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è
costantemente sottoposta da questo Parlamento, vogliamo difendere i nostri figli
dalla propaganda delle teorie gender che sta avanzando
surrettiziamente e in maniera sempre più preoccupante nelle
scuole”.
Il comitato “Difendiamo i nostri figli”, spiega così la convocazione a Roma per il prossimo 20 giugno di una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender definita da Papa Francesco “un errore della mente umana”.
Spiegano i promotori: “Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini”.
La manifestazione, che si terrà a piazza San Giovanni dalle 15.30, è promossa dal comitato “Difendiamo i nostri figli” a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni tra cui Simone Pillon, Gianfranco Amato, Giusy D’Amico, Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo. Portavoce del comitato è il neurochirurgo Massimo Gandolfini.
Il comitato “Difendiamo i nostri figli”, spiega così la convocazione a Roma per il prossimo 20 giugno di una manifestazione che si annuncia imponente a difesa dell’istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell’infanzia la propaganda dell’ideologia gender definita da Papa Francesco “un errore della mente umana”.
Spiegano i promotori: “Chiamiamo alla mobilitazione nazionale tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto. Ci troveremo tutti in piazza a Roma, schierati a difesa della famiglia e dei soggetti più deboli, a partire dai bambini”.
La manifestazione, che si terrà a piazza San Giovanni dalle 15.30, è promossa dal comitato “Difendiamo i nostri figli” a cui aderiscono personalità provenienti da diverse associazioni tra cui Simone Pillon, Gianfranco Amato, Giusy D’Amico, Toni Brandi, Filippo Savarese, Costanza Miriano, Mario Adinolfi, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Paolo Maria Floris, Alfredo Mantovano, Nicola Di Matteo. Portavoce del comitato è il neurochirurgo Massimo Gandolfini.
mercoledì 3 giugno 2015
INCONTRATI I DIPENDENTI DEL LIBERO CONSORZIO DI AGRIGENTO
Ex Provincia, incontro dipendenti con la deputazione agrigentina
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Continua lo stato di agitazione dei dipendenti del Libero Consorzio che si sono mobilitati incontrando in assemblea alcuni deputati fra i quali Io e Antonino Bosco. Presenti anche rappresentanti del Coordinamento regionale dei Liberi consorzi e sindacalisti della ex provincia di Caltanissetta.
L’incontro di oggi è servito per attivare un intervento della deputazione nazionale per scongiurare il pericolo di dissesto finanziario che interessa i Liberi consorzi siciliani che, allo stato attuale, non possono più garantire nei prossimi mesi la copertura dei servizi in settori primari per i cittadini quali la scuola, la viabilità e l’assistenza ai soggetti portatori di handicap.
Annunciata, anche, la convocazione di un tavolo tecnico tra la Regione ed il Governo nazionale che avverrà il prossimo 10 giugno. Per i dipendenti appare prioritario affrontare il nodo del pesante prelievo forzoso di somme destinate alle ex province da parte del Governo Nazionale.
Manifestata la disponibilità da parte mia e dell'NCD di farsi carico di avviare un confronto sulle risorse finanziarie con il Governo Nazionale, in primo luogo con il Ministero dell’Economia e interloquire con il Governo Regionale e l’Assemblea Regionale Siciliana affinché si arrivi al più presto all’approvazione del disegno di legge sui Liberi Consorzi che da ormai troppo tempo aspetta di essere approvato.
Annunciata, da parte della Rsu, una giornata di mobilitazione regionale a Palermo che si terrà intorno al 20 giugno.
“
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