Ecoreati, via libera del Senato. Il testo alla Camera
Italia sulla buona strada per introdurre, all’interno del codice penale, i nuovi delitti di “Disastro ambientale”, “Inquinamento ambientale”, “Delitti colposi contro l’ambiente” e “Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività”. Con 165 voti favorevoli, 49 contrari e 18 astensioni il Senato ha approvato, infatti, il ddl n. 1345 in materia di delitti contro l'ambiente. Il provvedimento, composto di due articoli, è stato modificato in sede referente e dopo il via libera in aula torna ora alla Camera dei deputati per la terza lettura. Il testo si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale, come detto, di quattro nuovi reati e il raddoppio dei termini di prescrizione per i reati ambientali. Viene prevista, inoltre, una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. Infine, in sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.
Soddisfatti i due presidenti delle commissioni Ambiente di Palazzo Madama e Montecitorio. “Niente più scappatoie o sotterfugi – ha detto Giuseppe Marinello –. Sono state individuate e delimitate specifiche tipologie di reati riducendo le indeterminatezze che spesso nel nostro Paese danno la stura a libere interpretazioni del diritto anche nel mondo della Giustizia. Ora è importante che la Camera dia nel più breve tempo possibile e senza cambiare neanche una virgola il via libera definitivo al testo della legge così come approvato dal Senato. Perché in futuro non ci siano più casi Eternit o Bussi”.
Un plauso arriva anche dalle associazioni ambientaliste. Per il Wwf “l’adeguamento del Codice penale consente, tra l’altro, di poter contare su un termine di prescrizione più alto. Si ricorda, a tale proposito il caso Eternit: l’intervenuta prescrizione che ha mandato assolti gli imputati è dipesa dall’esistenza di reati assolutamente inadeguati rispetto alla gravità dei fatti. Se le disposizioni contenute nella proposta di legge fossero già entrata in vigore – ha detto l’associazione – il processo si sarebbe prescritto in circa 15 anni. Nella proposta inoltre si stabilisce che si possano comminare sanzioni penali anche a carico delle persone giuridiche (società, imprese) che, spesso, sono le reali responsabili, di condotte nocive per l’ambiente”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.