"Ancora una volta il governo ed in particolare il ministro
dell'Ambiente Galletti sono stati costretti ad intervenire in Sicilia per la palese incapacita'
da parte della Regione siciliana a gestire la questione dei rifiuti, ormai da decenni ordinaria
emergenza.
Condividiamo sostanzialmente la ratio dell'ordinanza, che stabilisce nei suoi diversi
punti rigide modalita' di esecuzione e tempi contingentati, pena il ritiro dell'intesa. Una sorta
di commissariamento in risposta ai ritardi, alle inadempienze e alle inefficienze che i siciliani
subiscono sulla propria pelle con grave nocumento per se stessi e per l'immagine dell'intera
Sicilia.
In questo scenario non ci sentiamo assolutamente di condividere chi e' abituato a
strillare per professione, e tra questi anche alcuni amministratori locali assolutamente parchi
quando bisogna trovare soluzioni, ma generosi nelle critiche.
Ma, altresi', invitiamo l'assessore
Contraffatto, nella sua qualita' di assessore del governo regionale, a non scaricare su altri le
proprie responsabilita' e ad assumersi le proprie, avviando percorsi virtuosi e concilianti in
primis con i siciliani ed i sindaci.
Tra l'altro un governo che nel 2013 ha stornato 95 milioni
di euro, destinati alla realizzazione di 15 impianti di compostaggio per incrementare la raccolta
differenziata nell'Isola, in favore di 4 discariche tradizionali, non ha alcuna ragione per
polemizzare o alzare toni, anche in considerazione delle lungaggini e dei tempi quasi infiniti
riguardo gli iter autorizzativi di impianti di trattamento privati e quindi, perciò, realizzati
senza alcun ricorso ai fondi pubblici.
L'atto del governo al quale alacremente hanno contribuito
il ministro dell'Ambiente e le preposte direzioni competenti deve essere un importante momento di
ripartenza verso un percorso virtuoso che segni una netta inversione di tendenza. E questo al di
la' delle polemiche e dei preconcetti ideologici"
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.