martedì 16 febbraio 2016

LETTERA DELL'ASSOCIAZIONE GENITORI E AMICI DI PERSONE OMOSESSUALI: ELIMINARE LA STEPCHILD ADOPTION

Gentile Senatrice, gentile Senatore 
  
il dibattito di questi ultimi mesi in tema di Unioni civili ha il merito di aver messo in chiaro il nesso tra la Stepchild Adoption e l’utero in affitto, così da aver portato alla condanna quasi unanime di quest’ultimo quale procedimento disumano.   
  
Ciò nonostante la Stepchild non è stata ancora tolta dal DDL sulle Unioni civili, perché c’è chi pensa di dover applicare il principio dell’uguaglianza dei diritti alle coppie etero e omosessuali in tema di figli e procreazione. 
  
Secondo questa logica, siccome ci sono coppie eterosessuali le quali fanno ricorso alla pratica dell’utero in affitto, aggirando la legge italiana e dichiarando il falso in anagrafe, anche gli omosessuali dovrebbe avere tali e uguali opportunità (di aggirare la legge italiana).     
  
Senatrice, Senatore, ci chiediamo, che razza di uguaglianza è quella di creare uguali condizioni perché tutti possano aggirare le legge italiana in ugual modo? 
  
Le coppie eterosessuali che ricorrono all’utero in affitto soffrono di una patologia sul piano della fertilità, quelle omosessuali no. Come Associazione di genitori di figli omosessuali ribadiamo che la condizione omosessuale non è una malattia. 
  
Diversamente dalle coppie omosessuali, quelle eterosessuali che ricorrono all’utero in affitto rappresentano l’eccezione alla regola e lo fanno quasi sempre di nascosto – non le si vedono in televisione né in parlamento - perché l’utero in affitto è giustamente e per fortuna coperto di stigma. 
  
Con la stepchild adoption cade tale stigma, cioè la principale barriera alla normalizzazione dell’utero in affitto, cade infatti il principale ostacolo alla procreazione artificiale mediante le biotecnologie su larga scala, un business con prospettive miliardarie. 
  
A questo punto il divieto dell’utero in affitto, anche se rafforzato, perderà quel che resta della sua efficacia. I Senatori che vogliono la stepchild non si dovrebbero ancora una volta nascondere dietro il bene delle persone omosessuali, specie dopo aver strumentalmente negato la loro reale condizione. 
  
Per le Senatrici e per i Senatori che invece davvero non vogliono l’utero in affitto c’è un modo semplice di dimostrarlo: garantire i diritti alle persone omosessuali, senza infilarvi la stepchild adoption, l’anello mancante di quel combinato disposto di leggi italiane ed estere che sgombera la strada a ciò che non si dichiara. 
 

Michele Gastaldo per la Presidenza AGAPO 
AGAPO – Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali 

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