giovedì 25 luglio 2013

TERME DI SCIACCA: INTERROGAZIONE URGENTE


Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze

Premesso che:
le Terme di Sciacca SpA, in provincia di Agrigento, rappresentano da sempre una inestimabile risorsa naturale per la Sicilia;
la società risulta costituita dal dicembre 2005 con una partecipazione azionaria della Regione Sicilia pari al 74 per cento e dell'Azienda autonoma delle Terme di Sciacca (ente pubblico economico della stessa Regione) pari al 26 per cento;
in data 20 giugno 2011, la società è stata posta in liquidazione e l'affidamento dell'incarico di advisor della stessa è stato conferito a Sviluppo Italia Sicilia;
nonostante la messa in liquidazione, con delibera assembleare del 5 agosto 2011, il liquidatore è stato autorizzato alla prosecuzione dell'attività termale e turistico-alberghiera nel rispetto dell'obbligo di conservazione e tutela del patrimonio e del capitale sociale;
dal mese di giugno 2012, la Regione Siciliana è l'unico azionista, al 100 per cento; nel dicembre 2012 è stato pubblicato l'avviso "Manifestazione di interesse per l'affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca" e l'originaria scadenza del 28 marzo 2013 è stata prorogata al 30 giugno 2013;
l'unica domanda che risulta essere stata presentata riguarda le "Piscine Molinelli";
ad oggi risultano funzionanti: lo stabilimento delle Terme e le grotte di San Calogero (convenzionati con il SSN), il Grand hotel delle Terme (gestito direttamente dalla società in liquidazione e con problemi riguardanti i lavoratori dipendenti, alcuni dei quali assunti nell'aprile-maggio 2013 con contratti trimestrali), il bar delle Terme e le piscine Molinelli (affidati a terzi in forza di contratti di affitto di rami d'azienda);
tutti i citati stabilimenti necessitano di interventi anche strutturali, considerato che versano in stato di quasi totale abbandono per carenza di finanziamenti; risultano inutilizzati, e quasi in stato di abbandono o utilizzati impropriamente, i due alberghi siti in località San Calogero, lo stabile ex motel Agip e il complesso San Francesco;
risulta all'interrogante che, nei primi mesi del 2013, la Regione Sicilia sarebbe intervenuta con un finanziamento di circa un milione di euro per fronteggiare alcuni pagamenti di debiti pregressi;
da alcuni dati di bilancio 2012 emerge quanto segue:
i crediti diminuiscono di 413.651 euro (da 1.184.556 a 770.905),
i debiti a breve aumentano di 235.472 euro (da 8.161.207 a 8.396.679); i debiti a medio lungo termine aumentano di 14.771 euro (da 2.711.800 a 2.726.571); il patrimonio netto diminuisce di 1.004.825 euro (da 8.350.166 a 7.345.341);
sia il liquidatore della società Terme di Sciacca, dottor Carlo Turricciano, sia il collegio sindacale hanno manifestato forte preoccupazione per il rischio che la situazione di crisi in cui versa la società si trasformi in stato di insolvenza, con conseguente dismissione del patrimonio immobiliare per il pagamento di tutti i debiti, come l'attività liquidatoria impone;
la relazione sulla gestione del bilancio al 31 dicembre 2012, elaborata dal liquidatore delle Terme, ha messo in evidenza che "l'indebitamento a breve supera in modo significativo le risorse disponibili; il valore assunto dal capitale circolante netto non è soddisfacente in relazione all'ammontare dei debiti correnti; l'ammontare dei debiti è da considerarsi rilevante in funzione dei mezzi propri esistenti; l'ammontare dei mezzi propri e dei debiti consolidati è da considerarsi non appropriato in relazione all'ammontare degli immobilizzi; al fine di ottenere una equilibrata situazione finanziaria è auspicabile l'incremento dei mezzi propri";
nella relazione elaborata dal collegio sindacale relativa al bilancio, chiuso al 31 dicembre 2012 con una perdita di 1.990.324 euro, emerge "lo stato di grave dissesto strutturale nel quale si trovano quasi tutti gli impianti e gli edifici sia in proprietà sia in usufrutto, anche se è bene sottolineare che nel decorso esercizio sociale sono continuati gli interventi a tutela del patrimonio sociale, ritenuti tuttavia insufficienti da questo Collegio";
la società Terme di Sciacca, così come altre società controllate dalla Regione, non costituisce alcuna risorsa, ma contribuisce pro quota al dissesto dei bilanci della Regione Siciliana, i quali sono negativamente valutati dalla magistratura contabile;
un eventuale dissesto della Regione avrebbe conseguenze disastrose per il nostro Paese, causando un ulteriore abbassamento del rating,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti di propria competenza il Governo intenda assumere per un'attenta valutazione delle attività economiche delle società controllate dalla Regione, al fine di evitare ricadute sull'economia nazionale;
se e quali provvedimenti intenda adottare, nell'ambito della propria competenza, per verificare la legittimità della gestione delle Terme di Sciacca SpA e se non ritenga di accertare eventuali responsabilità;
se non ritenga opportuno assumere ogni necessaria iniziativa nell'ambito delle proprie competenze volta a garantire la salvaguardia e la tutela dell'intero patrimonio termale, e per la sua fruibilità.

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