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Numero 293, pag. 35 del 10/12/2011 di Simona D'Alessio La politica si mobilita per evitare che le casse di previdenza privatizzate, senza la sostenibilità a cinquant'anni, siano «condannate» fra poco più di tre mesi ad applicare il sistema contributivo per tutti i loro iscritti. E lo fa con un emendamento bipartisan alla manovra Monti, primi firmatari Giuseppe Marinello (Pdl) e Nino Lo Presti (Fli), depositato ieri alla camera nelle stesse ore in cui i vertici dell'Adepp, l'associazione che raggruppa 20 enti pensionistici dei professionisti, venivano auditi nelle commissioni congiunte bilancio e finanze. Tre le modifiche all'art. 24 del decreto avanzate nel testo: spostare di tre mesi (dal 31 marzo 2012 a «entro, e non oltre il 30 giugno») la soglia per effettuare le dovute verifiche attuariali e adottare in conseguenza dell'esito dei controlli i provvedimenti di riforma necessari, nonché per scongiurare che scattino le disposizioni ministeriali (l'entrata in vigore del sistema contributivo pro rata e il versamento di solidarietà obbligatorio dell'1% per gli anni 2012 e 2013 da parte dei pensionati, ndr), considerare nei bilanci anche i cospicui «patrimoni» mobiliari e immobiliari degli istituti insieme alle loro entrate contributive, e far rimanere l'arco di tempo in cui la sostenibilità dei conti va garantita a trent'anni (non innalzandolo a 50, come invece previsto dalla manovra). I parlamentari hanno recepito le nostre istanze con estrema attenzione, il dibattito si è svolto con grande interesse da parte di tutti, segnale che la sorte delle casse previdenziali non lascia il parlamento indifferente. La presentazione dell'emendamento, poi, ci ha restituito ancora più fiducia, in vista dell'esame della manovra in aula a Montecitorio, il prossimo martedì», commenta a ItaliaOggi Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, aggiungendo che una norma condivisa da più formazioni politiche «mi auguro, a questo punto, possa essere inserita fra quelle correttive su cui sta lavorando il governo. Il clima, comunque, appare alquanto positivo», chiosa Camporese. Conferma la volontà degli schieramenti di combattere al fianco degli enti Giuseppe Marinello: «Ovviamente, confidiamo che la nostra proposta emendativa abbia un buon esito, l'impegno politico abbiamo dimostrato che non manca di certo», dichiara l'esponente del centrodestra. A fargli eco Nino Lo Presti, secondo cui «è eccessivo pretendere in tre mesi che gli istituti adeguino i loro sistemi per dimostrare ai ministeri vigilanti di essere sostenibili per un altro ventennio. Molti di essi hanno avviato riforme, altri progettano di farlo, alcuni praticano già il meccanismo contributivo, altri il misto», osserva il deputato finiano, anticipando di voler sottoporre la questione «anche all'attenzione della commissione bicamerale di controllo sugli enti privatizzati, affinché si trovino soluzioni utili e meno penalizzanti possibili. Per le casse, ma soprattutto per gli iscritti». |
sabato 10 dicembre 2011
LA POLITICA APPOGGIA L'ADEPP
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