In attesa di conoscere nel dettaglio le misure che il governo Monti ha individuato e che proporrà per l’approvazione del Parlamento al fine di stabilizzare i conti pubblici dobbiamo necessariamente interrogarci sul perché si sia arrivati a questa situazione.
Si è lavorato per decenni nella forsennata convinzione, teorizzata e praticata dalla finanza internazionale, ed assecondata da economisti compiacenti, che si potesse lavorare in un sistema in continua espansione.
I fatti hanno dimostrato quanto fossero fallaci se non addirittura fraudolente queste teorizzazioni. Il risultato è stato quello di un incendio dilagante appiccato dai poteri finanziari internazionali che, hanno inventato un sistema, stabilitone le regole e i criteri di certificazione, e che oggi ha imposto a governi legittimi ed alla politica un commissariamento e quindi una sospensione della democrazia. E quel che è paradossale è che adesso, gli incendiari si sono trasformati in pompieri.
Nel nostro paese poi, le politiche consociative tipiche della prima repubblica hanno costruito una politica economica scellerata realizzando una pace sociale attraverso abnormi politiche di spesa e quindi scaricando sul Paese e sulle future generazioni un debito insostenibile.
Ironia della sorte ottuagenari sopravvissuti della prima repubblica responsabili di questo disastro e quindi di un vero e proprio tradimento della loro missione e del loro mandato, si son permessi, un istante dopo le dimissioni del presidente Berlusconi di pontificare magnificando quel periodo storico che li vedeva protagonisti e che è alla base dell’attuale disastro.
Bisogna capire che ritenere la spesa per il welfare come dato incomprimibile è una concezione obsoleta e fuori dalla realtà, non sono bastate le lezioni di quanto avvenuto in Cile, in Argentina e più recentemente in Grecia!
Aspettiamo nel dettaglio le misure proposte da Monti, certamente da un così titolato interlocutore non ci aspettiamo interventi di tipo ragionieristico ove a pagare siano le formiche di sempre a causa di uno Stato cicala-dissipatore. Soprattutto non consentiremo che misure straordinarie possano essere utilizzate per finanziare la spesa corrente e uno stato sociale costruito con l’illusione di dare tutto a tutti e che nella realtà invece non è capace di dare risposte adeguate con interventi mirati a chi ha veramente bisogno.
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