venerdì 6 maggio 2016

L'UOMO E L'AMBIENTE: IL MIO INTERVENTO

CONFERENZA SULL’AMBIENTE

“L’uomo e l’ambiente: sfide globali, tutela e prospettive”

Scuola Ufficiali Carabinieri


Roma, 6 -7 maggio 2016

Saluto con particolare apprezzamento l'iniziativa che l'Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale dello Stato hanno promosso a testimonianza del reciproco impegno per la tutela dell'ambiente.
La Conferenza di oggi assume un ruolo particolarmente significativo poiché rappresenta un momento di riflessione strategica per il percorso di accorpamento, del Corpo forestale nell'Arma dei Carabinieri, al fine di  realizzare nuove sinergie di competenza e di professionalità volte a tutelare in maniera sempre più efficace e puntuale l'ambiente.
Ambiente che rappresenta - assieme a quello artistico, e della creatività italiana - uno dei patrimoni fondamentali da trasmettere alle nuove generazioni.
Il Corpo forestale - ricordo incidentalmente - ha svolto storicamente un ruolo di assoluta preminenza nel settore della sicurezza in materia ambientale, non solo in ambito agro-forestale, in grado di esprimere le professionalità tecnico-scientifiche necessarie per costituire il punto di riferimento anche per le altre Forze di polizia.
Il Corpo infatti attua la sua primaria mission istituzionale di polizia dello Stato specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema, declinandola attraverso una molteplicità di attività ascrivibili essenzialmente alla salvaguardia della biodiversità, alla prevenzione e repressione dei reati agro-alimentari-ambientali, alla protezione dei boschi dagli incendi ed alla salvaguardia del territorio.
In tale contesto, intendo innanzitutto sottolineare che una visione accorta dell'impiego del grande patrimonio conoscitivo e delle specifiche metodologie di lavoro e di indagine del Corpo forestale, nell'ambito del processo di riorganizzazione dei corpi di Polizia preposti alla tutela ambientale, suggerisce di mantenere gran parte delle peculiarità organizzative e funzionali dello stesso Corpo forestale, che devono essere sapientemente innestate nei presidi territoriali dell'Arma dei Carabinieri e nella sua organizzazione funzionale, nell’ottica di addivenire ad una razionalizzazione e ad un potenziamento dell’efficacia delle forze di polizia all'uopo preposte.
Un'operazione di accorpamento che venga così condotta consentirà sicuramente al nostro Paese di disporre di un complesso di forze investigative e di repressione dell'illecito ambientale sempre più rispondente alla necessità di contrastare la criminalità organizzata in campo ambientale.
A fianco di questa importante innovazione che interessa le Forze di polizia del nostro Paese, colgo l'occasione per rappresentare in questa circostanza l'imminente approvazione del disegno di legge di riforma del sistema delle agenzia ambientali, il disegno di legge n. 221 del 2015 - cd. "Collegato ambientale" - che reca norme di immediato impatto sulla amministrazione degli Enti locali e sul comportamento di cittadini e imprese.
Un intero Capo della legge n. 221 è dedicato alla strategia per lo sviluppo sostenibile.
In questi giorni sono all'esame conclusivo degli Uffici tecnici del Ministero dell'ambiente i decreti attuativi che disciplinano, tra l'altro, la tariffazione sociale di taluni servizi essenziali allo sviluppo, rispetto ai quali - in certe aree del Paese - si realizzano ancora forme di sfruttamento da parte della criminalità organizzata a danno dei più deboli.
In Senato, peraltro, sta per essere definito il percorso legislativo che condurrà alla istituzione di una Commissione monocamerale d'inchiesta sulla ricostruzione de l'Aquila e intensa è stata ed è l'attività di indagine conoscitiva e di indirizzo al Governo su temi quali le problematiche ambientali relative allo stabilimento dell'ILVA di Taranto e della Siderurgia Triestina di Servola a Trieste; le problematiche ambientali connesse alla prospezione, ricerca, coltivazione ed estrazione di idrocarburi liquidi in mare, con particolare riferimento alle conseguenze sulle coste nazionali; quelle connesse alla realizzazione di impianti di trattamento a caldo dei rifiuti, anche con riferimento agli impianti di pirogassificazione e di pirolizzazione; o quelle che interessano stabilimenti per la produzione di energia.
Fatta tale premessa, occorre riflettere sulla considerazione che la sostenibilità dello sviluppo deve essere riferita, da un lato, al contesto ambientale in cui l'uomo vive e svolge tutte le sue attività, dall'altro, allo sfruttamento delle risorse ambientali finalizzato più strettamente al processo produttivo.
I due aspetti sono in parte sovrapponibili ed in parte consequenziali, secondo un meccanismo di circolarità per cui lo sfruttamento esagerato delle risorse determina danni immediati e irreparabili al patrimonio naturale.
Sotto il primo profilo, quello strettamente naturale, assicurare la sostenibilità dello sviluppo significa fare in modo che l'impiego degli elementi produttivi non generi elementi inquinanti o non incida sull'assetto del territorio pregiudicandolo.
Sotto il profilo strettamente economico della sostenibilità dei processi produttivi, il problema si pone sulla necessità di  impiegare fattori della produzione in grado di rigenerarsi in tempi coerenti con i processi produttivi, che devono contenere al massimo le emissioni inquinanti.
In tale contesto assumono rilievo i canoni dell'economia circolare intesa come modello economico nel quale le risorse vengono utilizzate all'insegna di criteri sostenibili sotto il profilo ambientale, mantenendo quanto più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e riducendo al minimo la produzione dei rifiuti, noto come "Pacchetto dell'economia circolare".
Le Istituzioni europee hanno tracciato una strategia in tema di sviluppo sostenibile delle risorse grazie ad un piano d'azione e ad un pacchetto di riforma delle principali direttive in materia di rifiuti.
A questo riguardo, la Commissione che mi onoro di presiedere ha avviato una consultazione pubblica che si è conclusa lo scorso 31 marzo, che è stata aperta a cittadini, Regioni, imprese, Università, centri di ricerca e soggetti governativi e non governativi invitati a esprimere - su un questionario on line - riflessioni sul pacchetto di direttive ed il prossimo 17 maggio si svolgerà, in Senato, la Conferenza di presentazione.
A conclusione di tale processo, la Commissione ambiente del Senato approverà una risoluzione, entro la fine del mese di maggio, che sarà trasmessa alla Commissione europea nel quadro del dialogo politico e costituirà atto di indirizzo al Governo per i negoziati in sede di Consiglio.
Imprese e consumatori sono fondamentali per uno sviluppo sostenibile delle risorse, poiché a questi si richiedono modelli di consumo sostenibili come sostenibili devono essere i modelli produttivi  e di offerta che le prime devono adottare.
Parimenti all'impostazione di un sistema economico nel suo complesso sostenibile, deve però porsi un'azione delle Forze dell'ordine che siano poste nelle migliori condizioni di prevenire e reprimere la criminalità ambientale poiché le tipologie di reato e le modalità per eludere la normativa di settore sono sempre in costante evoluzione.

In tal senso, formulo i migliori voti augurali perché le sinergie che l'Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale sapranno dispiegare nel processo di riorganizzazione delle strutture preposte alla tutela ambientale consentano di sviluppare le migliori potenzialità e di conseguire gli obiettivi più ambiziosi.

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