giovedì 19 novembre 2015

LA REGIONE BLOCCA LO SPONSOR A SELINUNTE

«Manca il regolamento». E la Regione blocca lo sponsor a Selinunte

La vicenda delle Cantine Settesoli, pronte a finanziare il sito archeologico siciliano. Ma manca una regolamentazione in merito. Risultato: soldi bloccati, la sponsorizzazione non può essere accettata

E' l’estate del 2014 quando tutto comincia. Il fatturato della Cantina Settesoli supera di slancio i 50 milioni, incassati in gran parte grazie alle esportazioni in 40 Paesi, fra cui la Cina. E se un’azienda cooperativa della quale sono soci i tre quarti degli abitanti di Menfi decide di dare un contributo alla cultura è ovvio che possa pensare a Selinunte. Da quel centro di 13 mila abitanti in provincia di Agrigento, l’area archeologica dista appena una ventina di chilometri, ed è una delle testimonianze storiche più importanti del Mediterraneo. Ecco allora l’idea:Settesoli verserà direttamente 50 mila euro al Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, da investire nei restauri, e quindi si proporrà come capofila per un’operazione di fund raising con l’obiettivo di raccogliere da altri soggetti privati almeno mezzo milione di euro.
C’è anche, come del resto non è anormale in una sponsorizzazione, un certo tornaconto aziendale. Ma non è questo che crea turbamento. Il direttore del Parco, Leto Barone, si dice d’accordo: il comitato tecnico scientifico dell’Ente esamina la proposta e la approva. Il sindaco di Castelvetrano, Felice Junior Errante, pure. E nemmeno l’assessorato regionale competente, quello ai Beni culturali e all’Identità siciliana guidato da Antonio Purpura, solleva particolari obiezioni. 
Da agosto 2014, quando è partito il progetto, siamo adesso a febbraio 2015 e il dossier è sul tavolo del dirigente del servizio promozione, Enrico Carapezza, per il via libera definitivo. Lì staziona un mesetto, finché viene recapitato alla Settesoli dalla Regione la comunicazione che la pratica si è bloccata. Causa, un avvicendamento al vertice della burocrazia dell’assessorato. Sembra una cosa da niente. C’è solo un nuovo direttore generale, che si chiama Gaetano Pennino. 
Ma solleva un problema: dice che si deve fare una procedura a evidenza pubblica. Sarà cura del medesimo assessorato predisporre il relativo bando di gara sulla base degli interventi finanziabili individuati dal Parco. In alternativa, la Settesoli può ricorrere a una possibilità gentilmente concessa dalla normativa nazionale sulle sponsorizzazioni, ovvero il versamento di una somma «sottosoglia» per accedere a una procedura semplificata. 
Quant’è la soglia? Quarantamila euro.
articolo di Sergio Rizzo

http://www.corriere.it/cronache/15_novembre_19/manca-regolamento-regione-blocca-sponsor-selinunte-cf6703d2-8e8c-11e5-aea5-af74b18a84ea.shtml

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