giovedì 26 novembre 2015
martedì 24 novembre 2015
LEGGE DI STABILITA': INCONTRO CON I COLLEGHI SENATORI E DEPUTATI
L’incontro, organizzato presso la sede di ThinkLink, per discutere di fiscalità, lavoro, previdenza, energia, sanità, trasporti e per dialogare con mondo professionale e parti sociali
“Crescita e sviluppo: le politiche del Governo”. È questo il nome dell’incontro che si terrà domani a Roma, alla presenza del Sottosegretario di Stato all'Economia e Finanze, On. Pier Paolo Baretta e alcuni deputati e senatori delle competenti Commissioni parlamentari.
Sarà una occasione importante per un confronto tra la politica e le principali realtà del mondo professionale, associativo e aziendale sui nodi chiave della Legge di Stabilità 2016 nei suoi diversi aspetti. L’appuntamento si terrà nella sede romana di Think&Link Srl, società di public affairs e consulenza legislativa.
Si parlerà di lavoro, previdenza, professioni, fiscalità, gioco pubblico, energia, sanità e trasporti. L’obiettivo è quello di proseguire il dialogo tra Governo, parti sociali e numerosi rappresentanti del tessuto socio-economico nazionale, proprio in occasione del passaggio del provvedimento alla Camera dei Deputati e in vista delle possibili nuove modifiche sulle materie oggetto del dibattito.
Per la Camera dei Deputati parteciperanno: Maurizio Bernardo, Presidente della Commissione Finanze, Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro, Ignazio Abrignani, Vicepresidente della Commissione Attività produttive, Edoardo Fanucci, Vicepresidente Commissione Bilancio, Nicola Ciracì, Commissione Affari Sociali e Valentina Paris, Commissione Lavoro.
Per il Senato della Repubblica saranno presenti: Giuseppe Marinello, Presidente Commissione Ambiente, Anna Cinzia Bonfrisco, Commissione Finanze, Fabiola Anitori, Commissione Igiene e Sanità, Federica Chiaravoli, Commissione Bilancio ed Andrea Mandelli, Commissione Bilancio.
lunedì 23 novembre 2015
CASTELVETRANO: L'IMPORTANZA DEL RISPETTO PER L'AMBIENTE
Prosegue la nostra missione per sensibilizzare tutti verso il rispetto dell'ambiente. E il
Sindaco di Castelvetrano Felice Errante, ha preso parte alla manifestazione promossa da COREPLA e Ministero dell’Ambiente al quale ho partecipato, per sensibilizzare gli studenti sulla raccolta
differenziata degli imballaggi in plastica. Si tratta di un tour
itinerante per illustrare la vita e il fine vita degli imballaggi in plastica: dalla prevenzione alla raccolta
differenziata, dalla selezione al riciclo, per finire con gli oggetti che si
producono con la plastica riciclata. Il tour è stato organizzato da
COREPLA, Consorzio
Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero
degli imballaggi in plastica, e toccherà varie
tappe in tutta Italia.
Alla presenza degli studenti delle scuole della
città, si è svolta una bella chiacchierata che ha visto una serie di interventi e soprattutto ha
coinvolto direttamente i ragazzi che hanno seguito con attenzione ponendo poi
diverse domande ed hanno compreso
appieno i rischi che corre l’ambiente se non impapereremo a tutelarlo.
Oltre
al Sindaco, sono intervenuti Massimo di Molfetta, Responsabile Relazioni col
Territorio di COREPLA ed il giornalista e documentarista Luca Pagliari che, con
l’aiuto di alcuni filmati e foto ha coinvolto gli studenti in alcune
riflessioni sulla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica
illustrando le buone pratiche in tema ambientale ed evidenziando i vantaggi
economici ed occupazionali.
venerdì 20 novembre 2015
MAFIA: ORA BASTA CAMPAGNA DENIGRATORIA CONTRO ALFANO
"Al ministro Alfano giunga la mia profonda
e piena solidarieta' unita alla stima per un operato che in
questi anni ha inferto colpi durissima alla mafia, come
l'operazione di questa mattina, ed ha rafforzato i livelli di
sicurezza dei nostri cittadini.
Le rivelazioni diffuse oggi, riguardo la volonta' di alcuni mafiosi di assassinare il ministro Alfano, sono la conferma che la sua lotta contro la mafia sta sempre di piu' assestando colpi micidiali alla criminalita'.
Questo pero' deve anche far meditare e riflettere quei tanti, sia nel mondo politico e sia in quello dell'informazione, che in questi ultimi due anni hanno organizzato nei confronti di Angelino Alfano una vera e propria campagna denigratoria. Attacchi al limite della maniacalita' che adesso alla luce di queste rivelazioni confermano tutta la loro strumentalita'.
Chi si rende protagonista di queste offese dovrebbe pensare che sono rivolte ad un servitore dello Stato, a chi quotidianamente difende il nostro Paese e la sicurezza dei cittadini.
Mi aspetto adesso un ravvedimento operoso, augurandomi che la moderazione, ma soprattutto il senso della decenza, prevalga e che finisca questa perdurante campagna diffamatoria contro il ministro Alfano, al quale va invece il sostegno di tutti gli italiani per l'importante e gravoso lavoro che ogni giorno conduce".
Le rivelazioni diffuse oggi, riguardo la volonta' di alcuni mafiosi di assassinare il ministro Alfano, sono la conferma che la sua lotta contro la mafia sta sempre di piu' assestando colpi micidiali alla criminalita'.
Questo pero' deve anche far meditare e riflettere quei tanti, sia nel mondo politico e sia in quello dell'informazione, che in questi ultimi due anni hanno organizzato nei confronti di Angelino Alfano una vera e propria campagna denigratoria. Attacchi al limite della maniacalita' che adesso alla luce di queste rivelazioni confermano tutta la loro strumentalita'.
Chi si rende protagonista di queste offese dovrebbe pensare che sono rivolte ad un servitore dello Stato, a chi quotidianamente difende il nostro Paese e la sicurezza dei cittadini.
Mi aspetto adesso un ravvedimento operoso, augurandomi che la moderazione, ma soprattutto il senso della decenza, prevalga e che finisca questa perdurante campagna diffamatoria contro il ministro Alfano, al quale va invece il sostegno di tutti gli italiani per l'importante e gravoso lavoro che ogni giorno conduce".
LA LOTTA ALLA MAFIA CONTINUA... CON ANGELINO ALFANO
I carabinieri del Gruppo di Monreale, con l'aiuto di unita' cinofile per la ricerca di armi e di un elicottero, hanno eseguito un'operazione antimafia tra i comuni di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina, nel palermitano. L'inchiesta, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha svelato i nuovi assetti di Cosa nostra nel mandamento dei boss Riina e Provenzano. Le attività di indagine avrebbero scongiurato un omicidio già pianificato.
Alcuni mafiosi arrestati dai carabinieri pensavano di colpire il ministro dell'Interno Alfano, responsabile dell'inasprimento del 41bis. "Dovrebbe fare la fine di Kennedy", avrebbero detto in una intercettazione. "Se c'è l'accordo gli cafuddiamo (diamo ndr) una botta in testa. Sono saliti grazie a noi. Angelino Alfano è un porco. Chi l'ha portato qua con i voti degli amici? E' andato a finire là con Berlusconi e ora si sono dimenticati tutti". "Dalle galere dicono cose tinte (brutte ndr) su di lui", commentano i mafiosi Masaracchia e Pillitteri, riferendosi alle lamentele dei boss carcerati sul ministro dell'Interno. "E' un cane per tutti i carcerati Angelino Alfano", aggiungono. Poi il riferimento a Kennedy, presidente degli Stati Uniti ucciso nel 1993. "Perché a Kennedy chi se l'è masticato (chi l'ha ucciso ndr)? Noi altri in America. E ha fatto le stesse cose: che prima è salito e poi se li è scordati". Nella conversazione i due mafiosi accennano, dunque, alla circostanza che Kennedy sarebbe stato eliminato dalla mafia perché, eletto coi voti dei boss, non avrebbe poi mantenuti i "patti".
Tra gli arrestati dai carabinieri del Gruppo di Monreale, che hanno azzerato i vertici del mandamento di Corleone, c'è anche Rosario Lo Bue, capomafia già finito in carcere nel 2008, ma poi assolto e liberato, fratello di uno dei fiancheggiatori dell'ultima fase della latitanza del boss Bernardo Provenzano. La Cassazione dichiarò nullo il decreto che aveva autorizzato le intercettazioni a suo carico.
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2015/11/20/mafia-arrestato-il-capo-mandamento-di-corleone_17413f99-e7d2-48b3-8580-d64540450d37.html
giovedì 19 novembre 2015
LA REGIONE BLOCCA LO SPONSOR A SELINUNTE
«Manca il regolamento». E la Regione blocca lo sponsor a Selinunte
La vicenda delle Cantine Settesoli, pronte a finanziare il sito archeologico siciliano. Ma manca una regolamentazione in merito. Risultato: soldi bloccati, la sponsorizzazione non può essere accettata
E' l’estate del 2014 quando tutto
comincia. Il fatturato della Cantina Settesoli supera di slancio
i 50 milioni, incassati in gran parte grazie alle esportazioni in 40
Paesi, fra cui la Cina. E se un’azienda cooperativa della quale
sono soci i tre quarti degli abitanti di Menfi decide di dare un
contributo alla cultura è ovvio che possa pensare a Selinunte. Da
quel centro di 13 mila abitanti in provincia di Agrigento, l’area
archeologica dista appena una ventina di chilometri, ed è una delle
testimonianze storiche più importanti del Mediterraneo. Ecco allora
l’idea:Settesoli verserà direttamente 50 mila euro al Parco
archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, da investire nei restauri,
e quindi si proporrà come capofila per un’operazione di fund
raising con l’obiettivo di raccogliere da altri soggetti privati
almeno mezzo milione di euro.
C’è anche, come del resto non è anormale in una sponsorizzazione, un certo tornaconto aziendale. Ma non è questo che crea turbamento. Il direttore del Parco, Leto Barone, si dice d’accordo: il comitato tecnico scientifico dell’Ente esamina la proposta e la approva. Il sindaco di Castelvetrano, Felice Junior Errante, pure. E nemmeno l’assessorato regionale competente, quello ai Beni culturali e all’Identità siciliana guidato da Antonio Purpura, solleva particolari obiezioni.
C’è anche, come del resto non è anormale in una sponsorizzazione, un certo tornaconto aziendale. Ma non è questo che crea turbamento. Il direttore del Parco, Leto Barone, si dice d’accordo: il comitato tecnico scientifico dell’Ente esamina la proposta e la approva. Il sindaco di Castelvetrano, Felice Junior Errante, pure. E nemmeno l’assessorato regionale competente, quello ai Beni culturali e all’Identità siciliana guidato da Antonio Purpura, solleva particolari obiezioni.
Da agosto 2014, quando è partito il progetto,
siamo adesso a febbraio 2015 e il dossier è sul tavolo del dirigente
del servizio promozione, Enrico Carapezza, per il via libera
definitivo. Lì staziona un mesetto, finché viene recapitato alla
Settesoli dalla Regione la comunicazione che la pratica si è
bloccata. Causa, un avvicendamento al vertice della burocrazia
dell’assessorato. Sembra una cosa da niente. C’è solo un nuovo
direttore generale, che si chiama Gaetano Pennino.
Ma solleva un
problema: dice che si deve fare una procedura a evidenza pubblica.
Sarà cura del medesimo assessorato predisporre il relativo bando di
gara sulla base degli interventi finanziabili individuati dal Parco.
In alternativa, la Settesoli può ricorrere a una
possibilità gentilmente concessa dalla normativa nazionale sulle
sponsorizzazioni, ovvero il versamento di una somma «sottosoglia»
per accedere a una procedura semplificata.
Quant’è la soglia?
Quarantamila euro.
articolo di Sergio Rizzo
http://www.corriere.it/cronache/15_novembre_19/manca-regolamento-regione-blocca-sponsor-selinunte-cf6703d2-8e8c-11e5-aea5-af74b18a84ea.shtml
mercoledì 18 novembre 2015
STRAGE DI PARIGI....
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/11/18/parigi-blitz-in-corso-contro-mente-attentati-a-saint-denis_b45423e0-bde3-4189-aa35-75283bb08346.html
Blitz all'alba a Saint-Denis, la banlieue 'dura' di Parigi, dove la polizia - grazie a un cellulare dei kamikaze trovato in un cestino davanti al Bataclan - ha localizzato il covo dei terroristi che, stando ad alcuni sms sul telefonino trovato - progettavano un attentato alla Defense, la zona dove sono concentrati molti uffici nella capitale francese. Nei due appartamenti individuati si cercava Abdelhamid Abaaoud, 28 anni, nato a Molenbeek, la 'mente' delle stragi. Tra le famiglie che sono state fatte uscire si sono visti un bambino e una donna.
Abdelhamid Abaaoud sarebbe morto durante il blitz, scrive invece il giornale belga Derniere Heure sul suo sito in base a 'informazioni esclusive' in suo possesso.
Abdelhamid Abaaoud sarebbe morto durante il blitz, scrive invece il giornale belga Derniere Heure sul suo sito in base a 'informazioni esclusive' in suo possesso.
Alle 4 e 20, quando è iniziato il blitz terminato alle 11.30 della polizia - intervenuta con uno schieramento impressionante a 800 metri dallo Stade de France - una donna kamikaze ha azionato la propria cintura esplosiva e si è fatta saltare, secondo la ricostruzione della procura. Almeno un altro terrorista sarebbe stato ucciso. Poi la reazione degli occupanti degli appartamenti, che per il loro numero (almeno 8) ha sorpreso le teste di cuoio e due agenti sono rimasti feriti. I fermati al momento sono sette, anche una donna, tre terroristi e quattro sospetti. Non se ne conoscono i nomi, quello che è certo è che Abaaoud non è fra loro. Nessun sospetto sarebbe in fuga. "Tutti i terroristi sono stati neutralizzati", ha fatto sapere la polizia.
Gli agenti dei servizi di sicurezza francesi hanno sfondato a colpi di ascia il portone di una chiesa, l'Eglise Neuve di Saint-Denis, che sorge proprio accanto al covo. La polizia sta setacciando tutte le abitazioni e i locali dei dintorni per mettere in sicurezza il quartiere prima di dichiarare concluse le operazioni.
Gli agenti dei servizi di sicurezza francesi hanno sfondato a colpi di ascia il portone di una chiesa, l'Eglise Neuve di Saint-Denis, che sorge proprio accanto al covo. La polizia sta setacciando tutte le abitazioni e i locali dei dintorni per mettere in sicurezza il quartiere prima di dichiarare concluse le operazioni.
La 'mente', secondo fonti della polizia, potrebbe essere asserragliato da solo nell'appartamento. Gli agenti hanno passato al setaccio appartamento per appartamento del palazzo della place Jean Jaures. Sul posto, dove ogni tanto continuano ad udirsi esplosioni e spari, blindati della polizia e centinaia di poliziotti in assetto da combattimento, elicotteri che volteggiano, camion dei pompieri e ambulanze. Nell'assalto è morto anche un cane un poliziotto. L'animale è stato utilizzato all'inizio dell'assalto, gli agenti l'hanno fatto entrare nell'appartamento ed è rimasto subito ucciso dalla reazione dei terroristi asserragliati con le armi in pugno.
Saint-Denis è stata completamente isolata, le fermate della metropolitana sono state chiuse, le strade bloccate e le poche rimaste aperte sono intasate. La polizia ha invitato tutti gli abitanti a restare in casa, le scuole sono chiuse, i bus sono rimasti nei depositi. Saint-Denis è tappa inevitabile per chi al mattino raggiunge Parigi per arrivare al lavoro o a scuola dalla banlieue nord ed è strada obbligata per raggiungere la capitale dall'aeroporto Charles de Gaulle. 'Ok, siamo pronti': questo sms, trovato nel cellulare buttato in un cestino davanti al Bataclan prima della strage, avrebbe messo i poliziotti sulle tracce dei fuggiaschi, che tutte le informazioni fino a ieri sera davano in Belgio. Attorno alle 10, dopo oltre cinque ore di assedio, la situazione è bloccata. Il ministro della Giustizia, Christiane Taubira, assicura che il blitz è sul punto di concludersi, ma dalle 8.30 circa le operazioni sono ferme.
mercoledì 11 novembre 2015
AREE MARINE PROTETTE: RISORSA PER IL MARE E LA PESCA
L’attuazione della politica europea per la pesca, unitamente ad aspetti di carattere congiunturale, ha fatto registrare una significativa riduzione della capacità di pesca. D’altra parte non sembrano scongiurate le minacce allo stato dei nostri mari e al mantenimento della biodiversità come ci ricorda la strategia marina che impone di raggiungere un migliore stato ambientale dell’ambiente marino dell’Ue entro il 2020. In tale contesto, piuttosto significativa appare l’incidenza della piccola pesca costiera sul totale delle imbarcazioni italiane, che rappresenta il 60,1% del totale.
Trattasi di un segmento importante anche dal punto di vista sociale ed occupazionale, nell’ambito del quale sono custodite, tra l’altro, le più antiche tradizioni pescherecce locali e sul quale le nostre aree marine protette lavorano per il raggiungimento delle loro finalità istituzionali. In questo quadro parteciperò al convegno che Federparchi ha organizzato venerdì 13 novembre, presso il Grand Hotel et Des Palmes a Palermo, per discutere insieme ai rappresentanti delle aree marine protette, alle organizzazioni di categoria, ai Ministeri competenti, alle associazioni e ai rappresentanti istituzionali sul ruolo e la valorizzazione delle aree marine protette per concorrere agli obiettivi delle politiche per la pesca e della strategia marina.
venerdì 6 novembre 2015
PNEUMATICI USATI DIVENTANO TRAVERSINE FERROVIARIE
“I ragazzi hanno una mentalità molto più
green delle vecchie generazioni, occorre dare loro fiducia e non solo: bisogna
che le aziende investano sulle loro idee utili a migliorare la produzione, salvaguardare
l’eco sistema e realizzare quello sviluppo sostenibile al quale abbiamo
lavorato in Parlamento e un esempio è stata l’approvazione poche ore fa, del
ddl Ambiente. Sono disponibile a discutere con i rappresentanti
dell’imprenditoria indicando quali agevolazioni sono disponibili per il
innovare il ciclo produttivo tutelando l’ambiente. Diamo fiducia ai ragazzi e
premiamo le buone idee, anche quelle che provengono dal territorio e non solo
dai centri di ricerca universitari ".
Lo ha dichiarato il Presidente della
Commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello a margine di Ecopneus, dopo
aver incontrato il gruppo di giovani che ha presentato il progetto
"Greenrail", la traversina ferroviaria ecosostenibile realizzata con
il riciclo dei pneumatici fuori uso che permette risparmi del 50% dei costi di
manutenzione e enormi ritorni ambientali
giovedì 5 novembre 2015
IO FILOSOFA EBREA CONTRO L'UTERO IN AFFITTO
La maternità surrogata dal punto di vista filosofico, analizzata sulla base delle norme etiche accettate dalla società occidentale e orientale, senza il filtro di categorie religiose. È il compito che si è dato Rivka Weinberg, giovane docente di filosofia presso lo Scripps College di Claremont, in California, che ha dedicato buona parte della sua carriera a studiare le implicazioni della procreazione, naturale o assistita. Una ricerca sfociata nel suo ultimo libro sull’etica procreativa, «Il rischio di una vita», della Oxford University Press.
Weinberg, che lavora al Dipartimento di Studi su femminismo, gender e sessualità, affronta prima la maternità surrogata "a pagamento", chiedendosi perché venga criticata. La conclusione è che trattare una persona come un oggetto di contratti commerciali contraddice una visione accettata da più di due secoli secondo la quale le persone vanno considerate esseri con fini e dignità a sé stanti, non piegabili agli scopi altrui. «Un’altra forte obiezione alla maternità surrogata commerciale – spiega la filosofa californiana – è che sfrutta le donne. La realtà osservata in molti Paesi poveri, come l’India, è che se le donne coinvolte avessero un’alternativa la sceglierebbero, perché avere un bambino conto terzi è un lavoro difficile e rischioso, che non viene pagato bene. Ma la vulnerabilità di queste donne deriva dal fatto che nella loro società non hanno molte opzioni per guadagnare». In pratica, fa notare la filosofa di origine ebrea, le società ricche stanno dando in outsourcing la riproduzione, allo stesso modo in cui hanno trasferito all’estero i loro centri di servizi ai clienti.
I difensori della maternità surrogata obiettano che nel caso di donne che donano il loro utero ad amici in modo altruistico – senza chiedere denaro in cambio – queste osservazioni non reggono perché si tratterebbe di una pratica equiparabile alla donazione di organi o all’adozione, discutibili solo quando portate a termine per interesse. La donazione di rene è il caso più noto. «La vendita di reni è vietata – evidenzia Weinberg – perché le possibilità di sfruttamento sono ovvie: in alcune aree dove il mercato nero è radicato i creditori considerano il rene come una garanzia: se il debitore non paga, la cessione di un rene elimina il problema». Ma la maternità surrogata "altruista" può essere considerata come una forma analoga di donazione? «In questo caso – spiega la filosofa – il prodotto finale è un bambino che merita rispetto e protezione. L’analogia non regge perché una persona ha bisogni molto più complessi e una dignità che un singolo organo non ha».
Molti invece considerano la maternità surrogata alla stregua dell’adozione. È un paragone sensato? «L’adozione è una soluzione al problema di un bambino bisognoso che non ha adulti in grado di soddisfare le sue esigenze – risponde Weinberg –. Permettere ad altri adulti di crescerlo con amore e competenza è il meglio che possiamo fare in questa situazione. Ma la maternità surrogata è procreazione con l’intento di cederne il frutto. È come rimanere incinta deliberatamente per dare il bambino in adozione».
Anche in questo caso si torna al punto filosoficamente più problematico della maternità surrogata, sia gratuita che commerciale: «Non si può trattare una persona come una cosa, anche se la si scambia gratis». L’esempio che la filosofa cita è semplice: «Se io fossi vittima di un’amnesia e non sapessi più di essere sposata, mio marito potrebbe cedermi? Le leggi e le norme etiche delle società occidentali non lo permettono, perché subentra il concetto di proprietà e di responsabilità». In altre parole, non si può vendere o regalare qualcosa che non si possiede. Dall’abolizione della schiavitù in avanti, le persone non possono essere possedute da altri.
Il concetto della responsabilità dei genitori è più sottile ma ancora più profondo, a detta della filosofa di estrazione laica. Se la funzione della responsabilità dei genitori è di fare in modo che il bambino sia curato e guidato fino all’età adulta, non può essere abbandonata e trasferita semplicemente sulla base delle preferenze o dei desideri degli adulti senza considerare a fondo le implicazioni biologiche e psicologiche per il bambino. «È un principio giuridicamente accettato – conclude Weinberg – che si applica anche nelle adozioni e nei casi di custodia».
http://mobile.avvenire.it/Vita/Pagine/Rivka-Weinberg-uteri-in-affitto.aspx?path=Pagine%2F
Weinberg, che lavora al Dipartimento di Studi su femminismo, gender e sessualità, affronta prima la maternità surrogata "a pagamento", chiedendosi perché venga criticata. La conclusione è che trattare una persona come un oggetto di contratti commerciali contraddice una visione accettata da più di due secoli secondo la quale le persone vanno considerate esseri con fini e dignità a sé stanti, non piegabili agli scopi altrui. «Un’altra forte obiezione alla maternità surrogata commerciale – spiega la filosofa californiana – è che sfrutta le donne. La realtà osservata in molti Paesi poveri, come l’India, è che se le donne coinvolte avessero un’alternativa la sceglierebbero, perché avere un bambino conto terzi è un lavoro difficile e rischioso, che non viene pagato bene. Ma la vulnerabilità di queste donne deriva dal fatto che nella loro società non hanno molte opzioni per guadagnare». In pratica, fa notare la filosofa di origine ebrea, le società ricche stanno dando in outsourcing la riproduzione, allo stesso modo in cui hanno trasferito all’estero i loro centri di servizi ai clienti.
I difensori della maternità surrogata obiettano che nel caso di donne che donano il loro utero ad amici in modo altruistico – senza chiedere denaro in cambio – queste osservazioni non reggono perché si tratterebbe di una pratica equiparabile alla donazione di organi o all’adozione, discutibili solo quando portate a termine per interesse. La donazione di rene è il caso più noto. «La vendita di reni è vietata – evidenzia Weinberg – perché le possibilità di sfruttamento sono ovvie: in alcune aree dove il mercato nero è radicato i creditori considerano il rene come una garanzia: se il debitore non paga, la cessione di un rene elimina il problema». Ma la maternità surrogata "altruista" può essere considerata come una forma analoga di donazione? «In questo caso – spiega la filosofa – il prodotto finale è un bambino che merita rispetto e protezione. L’analogia non regge perché una persona ha bisogni molto più complessi e una dignità che un singolo organo non ha».
Molti invece considerano la maternità surrogata alla stregua dell’adozione. È un paragone sensato? «L’adozione è una soluzione al problema di un bambino bisognoso che non ha adulti in grado di soddisfare le sue esigenze – risponde Weinberg –. Permettere ad altri adulti di crescerlo con amore e competenza è il meglio che possiamo fare in questa situazione. Ma la maternità surrogata è procreazione con l’intento di cederne il frutto. È come rimanere incinta deliberatamente per dare il bambino in adozione».
Anche in questo caso si torna al punto filosoficamente più problematico della maternità surrogata, sia gratuita che commerciale: «Non si può trattare una persona come una cosa, anche se la si scambia gratis». L’esempio che la filosofa cita è semplice: «Se io fossi vittima di un’amnesia e non sapessi più di essere sposata, mio marito potrebbe cedermi? Le leggi e le norme etiche delle società occidentali non lo permettono, perché subentra il concetto di proprietà e di responsabilità». In altre parole, non si può vendere o regalare qualcosa che non si possiede. Dall’abolizione della schiavitù in avanti, le persone non possono essere possedute da altri.
Il concetto della responsabilità dei genitori è più sottile ma ancora più profondo, a detta della filosofa di estrazione laica. Se la funzione della responsabilità dei genitori è di fare in modo che il bambino sia curato e guidato fino all’età adulta, non può essere abbandonata e trasferita semplicemente sulla base delle preferenze o dei desideri degli adulti senza considerare a fondo le implicazioni biologiche e psicologiche per il bambino. «È un principio giuridicamente accettato – conclude Weinberg – che si applica anche nelle adozioni e nei casi di custodia».
http://mobile.avvenire.it/Vita/Pagine/Rivka-Weinberg-uteri-in-affitto.aspx?path=Pagine%2F
APPROVATO IL DDL AMBIENTE: UN LAVORO LUNGO FATTO CON PASSIONE
"Con l'approvazione del ddl Ambiente, l'Italia finalmente si dota di una Agenda Verde innovativa che pone il paese all'avanguardia per la green economy: abbiamo lavorato a lungo con passione esaminando parola per parola un testo che consente finalmente all'Italia di dotarsi di politiche ambientali e di scelte economico-industriali che permettano lo sviluppo eco compatibile".
"L'introduzione della mobilita' sostenibile, le misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, gli sgravi per le bonifiche dell'amianto, la difesa del mare dall'inquinamento e dai rifiuti nonche' l'istituzione di nuove aree marine protette e tutte le altre misure previste dal collegato ambientale rappresentano una scommessa vinta".
"L'introduzione della mobilita' sostenibile, le misure per la prevenzione del rischio idrogeologico e la difesa del suolo, gli sgravi per le bonifiche dell'amianto, la difesa del mare dall'inquinamento e dai rifiuti nonche' l'istituzione di nuove aree marine protette e tutte le altre misure previste dal collegato ambientale rappresentano una scommessa vinta".
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