Premesso che:
a seguito delle ingenti precipitazioni del marzo 2013, si sono verificati eventi franosi e di dissesto idrogeologico in provincia di Palermo, che hanno reso impraticabile la strada provinciale n. 18, che collega il Comune di Altofonte con quello di Piana degli Albanesi. Tali frane hanno tagliato trasversalmente le due carreggiate della strada, impedendo il transito dei veicoli e l'accesso ad alcune abitazioni private;
in seguito alla verifica di tali danni, la provincia regionale di Palermo ha provveduto soltanto ad interdire al transito la predetta strada provinciale e ad evacuare gli abitanti ivi residenti per ovvie ragioni di sicurezza. Ad oggi risulta che nessun provvedimento, neppure di tipo provvisorio, sia stato adottato per la riapertura, né si è a conoscenza di eventuali proposte definitive per risolvere il problema;
l'arteria che unisce i due Comuni, malgrado sia una via secondaria, rappresenta un'asse viario di elevata importanza strategica. Infatti la maggior parte delle persone, imprese e attività produttive la utilizzano in quanto più veloce e sicura per raggiungere posti di lavoro, scuole, università. La sua chiusura, oltre che creare grandissimi disagi logistici e operativi, rischia soprattutto di indebolire il tessuto economico del territorio e di scoraggiare il turismo a visitare questi luoghi a forte vocazione turistica;
il 1° luglio 2013 il Presidente della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato aveva chiesto al commissario per la provincia di Palermo, generale Domenico Tucci, di attivare le procedure necessarie al ripristino della piena funzionalità e del sicuro transito del tratto di strada interessato dagli eventi franosi, tenendo conto della possibilità di attingere a risorse di livello nazionale, in considerazione della difficoltà in cui versano le casse degli enti locali;
a tale sollecitazione non è stato dato - senza spiegazioni - alcun seguito ed il Comune di Piana degli Albanesi continua ad essere sostanzialmente isolato, con grave nocumento della celerità dei trasporti privati, pubblici e di emergenza;
la popolazione servita dalla infrastruttura stradale in parola è pertanto costretta a percorrere la strada di Santa Cristina Gela - una ex strada ferrata molto pericolosa in cui si sono verificati diversi incidenti stradali, che non può tuttavia essere percorsa dai mezzi pesanti - e la vecchia strada di San Giuseppe, anch'essa insicura ed incapace di sostenere normali flussi di traffico,
l'interrogante chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione di estremo disagio vissuta dai cittadini di Piana degli Albanesi e se, al riguardo, abbiano ricevuto notizia di quanto è avvenuto dal Commissario provinciale;
se non ravvisino nella mancata adozione di qualsiasi provvedimento da parte del Commissario per la provincia di Palermo in relazione all'apprestamento degli interventi idonei a mettere in sesto la strada provinciale n. 18, gli estremi sufficienti a decretarne la sostituzione da parte della Regione siciliana con persona più capace;
se non ritengano che ricorrano, con riferimento all'operato del nominato Commissario, gli estremi per la contestazione del reato di omissione di atti del suo ufficio commissariale.
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