Ieri alcune associazioni ambientaliste hanno di nuovo polemizzato sulle proposte di riforma della legge quadro sulle aree protette in esame presso la commissione ambiente del senato ormai da 4 anni e di cui è ripresa la discussione in questi giorni. Alla pronta risposta del senatore Giuseppe Marinello, si aggiunge adesso l'intervento del presidente di Federparchi Giampiero Sammuri. "Da tempo – scrive Sammuri – si registrano polemiche, attacchi, considerazioni non proprio esatte e posizioni distanti riguardo ai contenuti del nuovo assetto normativo in materia di aree protette, che è in itinere. Federparchi, per quanto nelle sue possibilità, ha sempre cercato una sintesi tra le proposte di tutti coloro che hanno a cuore il futuro delle aree protette italiane. E' necessario però sviluppare il ragionamento sapendo cosa prevede la normativa attuale, quello che succede oggi nei parchi e quali effetti produrrebbero le modifiche proposte.
Ci sono numerose modifiche, infatti, che trovano un consenso pressoché unanime. Lo stesso Wwf, capofila di un gruppo di associazioni fortemente critiche verso i disegni di legge D'Alí e Caleo, scrive testualmente nel documento depositato presso la commissione ambiente del senato: '...È pur vero che nella riforma proposta esistono alcune proposte largamente condivisibili....ed è anche vero che la riforma contiene un intervento da tutti ritenuto importante sulle aree marine protette, ma è altrettanto vero che tutto ciò non compensa affatto la gravità delle proposte sopra descritte...'.
Quindi, anche da parte di chi è fortemente critico verso i disegni di legge in esame, si ammette che tali testi presentano elementi migliorativi rispetto alla normativa attuale. A mio giudizio sarebbe utile per il sistema delle aree protette che laddove c'è un consenso unanime si sostenessero tutti insieme le modifiche e si discutesse poi sul resto, senza dare l'impressione che è tutto sbagliato. Non è questa ovviamente l'occasione per entrare nel dettaglio dei punti controversi, che sono essenzialmente tre: le royalties per attività impattanti, la gestione faunistica e la governance".
Sammuri concorda quindi con il presidente della Commissione Ambiente del Senato Marinello sui toni usati, definiti "esageratamente allarmistici". "Abbiamo un'eccellente base di discussione – conclude il presidente di Federparchi – Europarc Italia - frutto di una concertazione e di una partecipazione davvero molto vasta. Senza contare che non ci sono mai state chiusure verso alcuno. Come Federparchi auspichiamo che possano essere accolti alcuni miglioramenti, in primo luogo quelli recentemente concordati con Aidap. Resta il fatto – e lo voglio ripetere – che la piattaforma di partenza è molto buona e che da questo momento ciò che conta è fare presto".
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