venerdì 19 ottobre 2012

CONVEGNO SUL PROGRAMMA TRIENNALE DELLA PESCA


Scopo dell'iniziativa quello di aprire il confronto politico istituzionale e con gli altri attori della filiera sulla esigenza di un profondo ripensamento dello strumento del programma triennale, di fatto unico strumento di programmazione a disposizione del settore. Un cambiamento dettato dalla portata della crisi emergenziale in atto e dai sempre più drastici mutamenti di scenario imposti da Bruxelles, che segnano di fatto la fine di un ciclo rispetto ai modelli del passato.
La strategia di urgente ristrutturazione e riposizionamento del sistema imprenditoriale della filiera ittica nazionale proposta da Lega Pesca punta su 5 obiettivi specifici:
Il rafforzamento dell’impresa ittica tramite l’espansione della multifunzionalità, sia attraverso una maggiore integrazione con la filiera della distribuzione e commercializzazione, sia attraverso la sinergia con altri settori produttivi, come il turismo e la ristorazione, e l'affidamento all’impresa ittica di servizi ambientali, come funzioni pubbliche collettive, per la tutela attiva dell'ambiente marino e il presidio sulle coste.
La ricerca di una maggiore semplificazione delle procedure amministrative, che oggi impegnano le imprese della pesca in estenuanti ed inutili attività per lo svolgimento di ordinarie attività produttive, costituendo fattore di crisi della competitività del sistema.
Il rafforzamento dell'assistenza tecnica e di servizi alle imprese, da attuare anche attraverso una delega di funzioni di competenza dello Stato a favore di enti ed associazioni di rappresentanza del settore della Pesca.
La revisione delle strategie e degli strumenti della comunicazione ed informazione istituzionale, come leva per promuovere l'adattamento del settore ai nuovi scenari e promuovere la nuova identità della filiera come risorsa multifunzionale del Paese.
Il rafforzamento dei programmi di ricerca volti a garantire la tutela e la gestione sostenibile delle risorse secondo i principi della "Crescita Blu", con particolare attenzione alla valorizzazione della piccola pesca, al miglioramento della selettività degli attrezzi, al il risparmio energetico e la riduzione di emissioni, all'innovazione in acquacoltura.
Gli strumenti innovativi proposti per l'attuazione di questa strategia si imperniano sul varo di uno specifico Fondo per l'imprenditoria ittica, finalizzato al miglioramento della competitività dell'impresa, con interventi mirati al raggiungimento di tutti gli obiettivi intermedi che concorrono al recupero della redditività; sull'articolazione di una Agenzia nazionale di servizi integrati per l'assistenza alle imprese cui raccordare l'attività dei centri servizi territoriali; sulla predisposizione di un canale tematico Web come piattaforma informativa di servizio e promozione della filiera.
Per la realizzazione degli interventi della programmazione, a fronte dei pesanti tagli già subiti (pari a - 77% degli stanziamenti per interventi negli ultimi dieci anni) Lega Pesca ritiene indispensabile il raddoppio delle attuali dotazioni (circa 17 milioni di euro per il 2012) per un fabbisogno annuale stimato non inferiore ai 35 milioni di euro.

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