mercoledì 28 marzo 2012

L'ASSESSORE RUSSO E LA LISTA DI DIRIGENTI

Interrogazione parlamentare del 27 marzo 2012
Con l'accordo sottoscritto il 31 luglio 2007 tra il Ministero della salute ed il Ministero dell'economia e delle finanze per l'approvazione del piano di contenimento e riqualificazione del servizio sanitario regionale 2007/2009 cosiddetto «Piano di rientro», la regione siciliana ha intrapreso un percorso per il risanamento dal deficit, con l'introduzione di un sistema di misure prevalentemente orientate alla riduzione dei costi ed alla razionalizzazione delle risorse, che ha consentito di contenere la spesa entro livelli definiti;

con il piano di rientro si è inteso, quindi, sviluppare una programmazione più efficace e vincolata delle risorse disponibili, prevedendo non solo un forte controllo dell'andamento della spesa sanitaria, ma anche la rimozione delle cause strutturali di inadeguatezza ed inappropriatezza costituenti pesanti vincoli per il sistema sanitario regionale (SSR), attraverso opportuni interventi organizzativi e gestionali;

la regione siciliana si è formalmente impegnata nel percorso di realizzazione degli obiettivi del piano di rientro, con l'emanazione della legge 14 aprile 2009, n. 5, di riordino del servizio sanitario regionale, che ha posto le basi per la riforma dell'assetto organizzativo e di governo del sistema: essa costituisce, infatti, il fondamento normativo per rinnovare in modo incisivo le modalità con cui la sanità è articolata, gestita ed erogata nella regione in quanto incide sull'assetto organizzativo del sistema, sulla sua modalità di programmazione, sul riequilibrio dell'offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio ed introduce chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attività sanitarie e delle relative risorse;

Purtroppo gli sforzi indirizzati ad una gestione virtuosa delle risorse dedicate alla sanità sono in questo momento minacciati da pratiche poco trasparenti che sarebbero state adottate per la formazione - in vista delle prossime elezioni amministrative nell'Isola - delle liste dei partiti che sostengono il Governo regionale ed - in particolare - per la formazione della lista del presidente della giunta regionale in carica;

l'attuale assessore alla Sanità sarebbe stato incaricato di formare, sulla base di criteri che suscitano più di una perplessità, una lista a Palermo che coinvolgerebbe una pluralità di dirigenti della sanità regionale o aspiranti tali;

tutto ciò appare ancora più grave se si pensa che la normativa vigente affida l'attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario regionale e la vigilanza sulle modalità con le quali esso è effettuato al presidente della giunta regionale, Lombardo, in qualità di commissario ad acta, affiancato da funzionari del Ministero della salute;

c'è il rischio concreto che tali pratiche mettano a repentaglio il raggiungimento dell'obiettivo di risanamento del debito sanitario regionale, in quanto comportano lo storno di risorse finanziarie pubbliche ad esso dedicate;

in questi anni i cittadini siciliani hanno dato il loro apporto all'opera di risanamento della sanità regionale, sopportando pesanti sacrifici in vista della realizzazione di una sanità più efficiente ed appropriata nella loro regione

quali iniziative ritengano opportuno intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle prerogative attribuite alle regioni in materia sanitaria dalla normativa vigente, affinché il piano di rientro dal deficit sanitario regionale - che la regione siciliana è impegnata formalmente a realizzare - sia portato a termine con successo, evitando - altresì - che i cittadini siciliani siano privati del diritto costituzionalmente sancito alla salute.
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=51783&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

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