giovedì 29 marzo 2012

GLI STRANI MOVIMENTI DELL'ASSESSORE RUSSO SULLA BANCA DEL CORDONE DI SCIACCA

Interrogazione a risposta scritta 4-15531
    mercoledì 28 marzo 2012, seduta n.613
Con decreto assessoriale del 9 maggio 1997, n. 22073, la regione siciliana ha istituito la banca del sangue cordonale di Sciacca;
un successivo decreto del 28 ottobre 1999, n. 30449, identifica il servizio di medicina trasfusionale degli «Ospedali Civili riuniti Giovanni Paolo II» di Sciacca quale centro di riferimento regionale per la banca di sangue cordonale; dopo un biennio di interruzione dell'attività, la banca ha ripreso il suo funzionamento nel 2008, dopo essere stata sottoposta ad ispezione da parte del centro nazionale sangue (CNS) il quale ha richiesto alcune azioni correttive al fine di inserire le unità di sangue cordonale nel registro internazionale, rendendole quindi disponibili per il trapianto; nel 2009 la regione siciliana ha stanziato 1.500.000 euro per finanziare due progetti tesi alla realizzazione delle azioni correttive indicate dal centro nazionale sangue e alla ripresa delle attività di raccolta, affidandone l'attuazione al responsabile facete funzione (ff), dell'unità operativa complessa (UOC) di medicina trasfusionale da cui dipende la banca di sangue cordonale;

Nel settembre 2010, il direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Agrigento è stato costretto a commissariare la banca di sangue cordonale di Sciacca, nominando un commissario ad acta, il dottor Attilio Mele (dirigente del Servizio 6 del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato della salute) per la realizzazione del progetto di riqualificazione programmato dal CNS e non realizzato dal precedente responsabile;
Nel luglio 2011, a seguito dello svolgimento di un regolare concorso pubblico viene nominato direttore dell'unità operativa complessa di medicina trasfusionale e della banca di sangue cordonale il dottor Filippo Buscemi, il cui curriculum evidenzia notevole preparazione e competenza in materia di cellule staminali;
Tale nomina è perfettamente in linea con quanto previsto dalla vigente normativa in materia, di cui alla legge 21 ottobre 2005, n. 219 (la quale stabilisce, tra l'altro, che l'attività di caratterizzazione, crioconservazione e gestione delle cellule staminali da sangue cordonale sia realizzata nelle strutture trasfusionali) e di cui all'Accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano recante «Linee guida per l'accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale», sancito il 20 aprile 2011, il quale stabilisce che la Banca del cordone ombelicale è, una articolazione organizzativa del servizio trasfusionale e che il direttore del servizio trasfusionale sovrintende alle attività della banca ed è responsabile della sua organizzazione complessiva;

dal luglio 2011 il dottor Buscemi ha avviato tutte le azioni correttive richieste dal centro nazionale sangue e funzionali alla realizzazione della riqualificazione della banca di sangue cordonale di Sciacca, svolgendo la sua opera in totale coerenza con le indicazioni espresse dallo stesso centro nazionale sangue e dal servizio 6 del dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (DASOE) dell'assessorato della salute, in modalità condivise con il dottor Attilio Mele, dirigente dello stesso servizio 6 del DASOE e commissario ad acta della banca di sangue cordonale;

il decreto assessoriale n. 198 del 6 febbraio 2012, firmato anche dallo stesso dottor Mele, specifica all'articolo 3 punto 2 che «(...) riconosciuta l'esigenza di dover assicurare continuità gestionale al progetto di riqualificazione della Banca, il responsabile dei progetti finanziati da questo Assessorato nell'anno 2009 viene identificato come Responsabile della Banca cordonale di Sciacca ed opera in regime di autonomia gestionale e finanziaria al fine del raggiungimento degli obiettivi del presente decreto.»;

come successivamente specificato con atto del 14 marzo 2012, firmato dal dottor Mele, si identifica il responsabile dei progetti già finanziati dall'ente regionale, «quale responsabile della Banca del sangue cordonale di Sciacca e della sua organizzazione complessiva»;

il citato decreto assessoriale n. 198 del febbraio 2012 appare in palese contrasto con la normativa nazionale vigente in materia, la quale tra l'altro viene da esso richiamata;

In Italia non esiste alcuna Banca del sangue cordonale in regime di autonomia gestionale e finanziaria, in quanto tutte appartengono ad una medicina trasfusionale e solo in pochi casi - per situazioni preesistenti al 2005 - appartengono ad altre unità operative e in tutte le banche il direttore del servizio trasfusionale è il direttore della banca che ad esso afferisce;  nelle motivazioni del decreto assessoriale n. 198 non si rilevano inadempienze nell'operato del dottor Buscemi che possano giustificare l'esautoramento dalla direzione della banca, anzi è da sottolineare che dal luglio 2011 i costi di gestione della struttura sono diminuiti notevolmente; l'assessore alle politiche per la salute della regione siciliana, Massimo Russo, rispondendo allo specifico quesito postogli sul tema in sede di audizione della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi regionali, ha confermato il sostanziale «smembramento» della banca del sangue cordonale di Sciacca dal servizio trasfusionale a cui appartiene, motivandolo con la decisione di rilanciare le progettualità della banca cordonale stessa;  l'azione dell'assessore alla sanità Massimo Russo, nominato quale assessore tecnico dal presidente della regione, si connota ad avviso degli interroganti sempre più per interventi dall'inequivocabile impulso politico  

Se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti relativi alla banca del sangue cordonale di Sciacca e quali iniziative - nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle prerogative attribuite alle regioni in materia sanitaria dalla normativa vigente - intenda prendere per evitare una duplicazione degli incarichi che potrebbe essere in contrasto con gli obiettivi di razionalizzazione della spesa sanitaria regionale che la Sicilia si è formalmente impegnata a perseguire nell'ambito della realizzazione del piano di rientro dal deficit sanitario.
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=51857&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...