giovedì 26 maggio 2011

... IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE

Proroga dei termini per l'esercizio della delega in materia di federalismo fiscale.
C. 4357 Governo.
(Esame e rinvio).
Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.
Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore per la V Commissione, evidenzia che, nel rispetto delle scadenze temporali previste dal Documento di economia e finanza, il Governo ha approvato, nel Consiglio dei ministri del 5 maggio, il decreto-legge in esame, attuativo di talune parti del Programma nazionale di riforma, allegato al Documento di economia e finanza, recentemente esaminato dalle Camere. Osserva, quindi, che lo stesso Ministro Tremonti ha tenuto a precisare che il decreto-legge in esame è il primo di una serie di provvedimenti, che verranno presentati nei prossimi mesi, ivi compreso uno di «manutenzione dei conti»; anticipa che il prossimo intervento previsto riguarderà la deflazione del processo civile, che non avrà impatto sulla finanza pubblica, ma rappresenterà una misura importante per i cittadini. Sottolinea che il provvedimento in esame è stato adottato collegialmente da tutto il Governo, con il Ministro dell'economia e delle finanze nel ruolo di regista delle numerose idee presentate dai Ministri «per far ripartire l'economia, senza gravare con nuove spese pubbliche il bilancio dello Stato». Ricorda che il decreto-legge, secondo le parole del Ministro Brunetta, consentirà risparmi di spesa in materia di ambiente, appalti, tutela della riservatezza e prevenzione antincendi, quantificabili in 12 miliardi di euro. Sottolinea che, nella conferenza stampa successiva al Consiglio dei ministri, il Presidente Berlusconi ha tenuto a precisare che si tratta del «primo provvedimento che va nella logica europea», che sarà presentato agli altri paesi europei che presenteranno a noi i loro provvedimenti. Evidenzia che nel giro di pochi mesi il Governo ha quindi approvato semplificazioni in quattro settori chiave, quali ambiente, prevenzione incendi, tutela della riservatezza e appalti. Si tratta di misure che erano molto attese dalle associazioni imprenditoriali. Fa presente che, secondo il Ministro Brunetta, l'articolo 25 del decreto-legge n. 112 del 2008 ha consentito un risparmio per le imprese che è quantificabile in 6,9 miliardi di euro l'anno. Le misure in materia di tutela della riservatezza e appalti decise con questo decreto-legge comportano minori oneri valutati a regime in oltre 900 milioni di euro all'anno. Ricorda poi che, nella medesima seduta del Consiglio dei ministri, il Governo ha approvato anche altre rilevantissime disposizioni come l'autorizzazione per sblocco per molte opere tramite delibera CIPE; lo sblocco per il cosiddetto social housing; il testo unico sull'apprendistato, nonché il decreto di riforma del turismo. Il Ministro Tremonti ha anche annunciato la pubblicazione di una circolare dell'Agenzia delle entrate contenente sanzioni per chi «esagera» con i controlli fiscali.
Passando all'illustrazione del decreto-legge in esame, fa presente che l'articolo 4 ha come obiettivi, espressamente dichiarati dalla norma medesima, la riduzione dei tempi di costruzione delle opere pubbliche, soprattutto se di interesse strategico, la semplificazione delle procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici, la realizzazione di un più efficace sistema di controllo ed infine la riduzione del contenzioso in materia. La costruzione delle opere pubbliche, infatti, rappresenta un importantissimo «motore» per lo sviluppo del Paese, soprattutto se si tratta di opere di interesse strategico (legge obiettivo). Con gli interventi proposti si completa in un certo senso un percorso avviato da questa maggioranza già con la legge obiettivo del 2001. In particolare, il comma 2 reca una serie di modifiche al codice contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006. Innanzitutto si semplifica la disciplina dei requisiti di ordine generale per la partecipazione alle gare di appalto e delle cause di esclusione di cui agli articoli 38 e 40 del codice degli appalti, con l'obiettivo di contenere la discrezionalità delle stazioni appaltanti nonché ridurre il contenzioso relativo alla fase di affidamento. Si prevede inoltre, attraverso l'inserimento all'articolo 46 di un nuovo comma, la limitazione dell'esclusione dalle gare d'appalto soltanto alle cause previste dal codice dei contratti pubblici e relativo regolamento di esecuzione, oltre che nei casi di incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell'offerta o di non integrità del plico che faccia ritenere violato il principio di segretezza delle offerte....

Il testo completo
http://www.camera.it/453?bollet=_dati/leg16/lavori/bollet/201105/0525/html/0506

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