venerdì 20 maggio 2011

SI UTILIZZA SOLO IL 10% DEI FONDI EUROPEI. E IN SICILIA SOLO IL 7%


Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. 
- Per sapere - premesso che nel quadro dell'attuazione del programma operativo regionale Sicilia per il Fondo sociale europeo (FSE) 2007-2013, con l'avviso pubblico n. 7, sulla GURS 5 giugno 2009, n. 26 - Supplemento ordinario del 26 maggio 2009, la regione, per  il tramite dell'assessorato dell'istruzione e della formazione professionale, ha avviato le procedure per la realizzazione di percorsi integrati per sostenere l'occupabilità, mediante progetti di work experiences che contemplino azioni di orientamento, formazione ed esperienza in impresa, rivolte a soggetti in condizioni di relativo svantaggio sul mercato del lavoro, provenienti da qualsiasi tipo di esperienza lavorativa; elemento saliente dei percorsi, oltre alle attività di orientamento e formazione, è l'esperienza in impresa, da realizzarsi all'interno di un'azienda ospitante, la cui durata deve essere compresa tra un minimo di 4 e un massimo di 10 mesi, retribuita con un'indennità di 800 euro al mese per singolo partecipante;
A gestire i percorsi sono stati chiamati gli organismi formativi che risultino accreditati e organismi formativi non accreditati purché abbiano già presentato istanza di accreditamento la disponibilità finanziaria originaria di 40.000.000 euro è stata ulteriormente incrementata in fase di approvazione delle graduatorie definitive e quindi portata a 138.415.010,41 euro; dalle graduatorie definitive pubblicate il 14 ottobre 2010, risultano 380 enti beneficiari, tra cui 6 comuni: Cammarata (AG) - Casteltermini (AG) - Salemi (TP) - Vita (TP) - Villafrati (PA) - Rosolini (SR) ad onta del fatto che l'avviso escludesse la partecipazione degli enti pubblici, 5.000 aziende ospitanti e circa 12.000 destinatari finali (cioè i disoccupati);
successivamente la Corte dei Conti ha rigettato, annullandone l'efficacia, la graduatoria definitiva degli enti beneficiari, rilevando irregolarità nella valutazione dei progetti e di fatto annullando l'intero procedimento, nonostante il fatto che la valutazione sia stata affidata ad un nutrito gruppo di qualificati valutatori esterni;
l'assessorato regionale alla formazione e all'istruzione si trova nella situazione di dover ripartire da zero (o annulla gli atti successivi all'avviso pubblico o procede alla pubblicazione di un nuovo avviso) obbligando la regione, ma anche i vincitori in graduatoria, a far ripartire il procedimento con tutti i passaggi previsti e perdendo, presumibilmente, altri due anni; l'amministrazione regionale siciliana ha speso ad oggi - dopo più di quattro anni dall'avvio della programmazione di spesa dei fondi comunitari (2007-2013) - poco più del 7 per cento della disponibilità complessiva;
il Ministro dell'economia e delle finanze ha recentemente dichiarato: "il tasso di utilizzo dei fondi europei che sono italiani ed enormi, se va bene è del 10-20 per cento: se va bene, ma in alcune regioni è al 4 per cento". Questo è inaccettabile!

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