La
Commissione, esaminati per le parti di competenza il Documento di economia e
finanza 2017 e i connessi allegati,
·
il Senato ha
approvato - nella seduta del 7 marzo 2017 - la mozione n. 1-00707, avente ad
oggetto il completamento di una cartografia geologica moderna, quale
presupposto fondamentale per la conoscenza di un territorio ad elevato rischio
sismico e che la redazione di carte di microzonazione sismica, di pari passo
con gli studi di pericolosità sismica di base e le relative classificazioni del
territorio nazionale, appare sempre più indispensabile per orientare
consapevolmente le scelte di governo del territorio a partire dall'ambito
comunale, sia per le aree già edificate sia per quelle di espansione e
sviluppo;
·
il Programma
Nazionale per la Ricerca (PNR) del 2015 stabiliva la creazione del “Comitato
per la fiscalità ambientale” che, ad oggi, non è ancora stato istituito.
Inoltre, l'articolo 15, comma 1, delle legge n. 23 dell'11 marzo 2014 prevede
una delega al Governo finalizzata “a rivedere la disciplina delle accise sui
prodotti energetici e sull'energia elettrica anche in funzione del contenuto di
carbonio e delle emissioni di ossido di azoto e di zolfo”;
·
il Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi dell'articolo
68 della legge n. 221 del 28 dicembre 2015 (cosiddetto collegato ambientale),
ha provveduto recentemente alla presentazione del Catalogo dei sussidi
ambientalmente favorevoli e dei sussidi ambientalmente dannosi 2016;
·
tale documento
analizza tutti gli interventi fiscali in vigore che hanno un impatto ambientale
classificandoli in 3 categorie: i sussidi ambientalmente favorevoli (SAF), i
sussidi ambientalmente incerti (SAN) e i sussidi ambientalmente dannosi (SAD).
Secondo il catalogo citato i SAD, ossia misure che non solo producono un minor
gettito fiscale ma determinano un danno ambientale, ammontano a oltre 16 miliardi
di euro annui (tabella n. 14 di pag. 212);
·
l'intervento
pubblico nel settore della meteorologia operativa italiana è attualmente
condotto da vari organismi a livello centrale - la Presidenza del Consiglio dei
ministri tramite il Dipartimento della Protezione civile, alcuni ministeri,
loro articolazioni ed altri enti statali - nonché da numerosi servizi
meteorologici, climatologici ed agrometeorologici regionali;
·
sarebbe
necessario migliorare il servizio reso al Paese, facendone crescere la qualità
e incrementandone la quantità in tutta Italia, anche da questo punto di vista
componendo le differenze e mettendo a sistema le risorse esistenti, coordinando
le attività e identificando obiettivi comuni affinché si costruiscano
meccanismi virtuosi di cooperazione che favoriscano la crescita del personale,
la valorizzazione della meteorologia pubblica attraverso una produzione e
diffusione omogenea e controllata dell'informazione, la capacità di
innovazione, il rapporto con il settore privato;
esprime parere favorevole con le
seguenti osservazioni:
·
andrebbe valutata
l'opportunità di stanziare, nei tempi più brevi, le risorse necessarie per
avviare il completamento di una cartografia geologica moderna, con una scala
adeguata, che consenta la copertura dell'intero territorio nazionale, incluse
le acque territoriali, e per la redazione di carte di microzonazione sismica
che coprano le aree a più elevata pericolosità sismica, prevedendo, a tal fine,
uno stanziamento strutturale, a decorrere dalla prossima legge di bilancio,
anche sulla base della mozione n. 1-00707 approvata dal Senato nella seduta del
7 marzo 2017;
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andrebbe valutata
l'opportunità di permettere alle Regioni, ai sensi dell'articolo 10 della legge
n. 243 del 2012, di stipulare patti di solidarietà nazionali e apposite intese
regionali, permettendo alle stesse l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione
degli esercizi precedenti e la contrazione di mutui per effettuare investimenti
al fine di completare il progetto CARG (CARtografia Geologica), nel rispetto
del saldo di cui all'articolo 9, comma 1, della richiamata legge n. 243 del
2012, ferme restando le operazioni di investimento dei singoli enti effettuate
attraverso il ricorso all'indebitamento e l'utilizzo dei risultati di
amministrazione degli esercizi precedenti;
·
andrebbe valutata
l'opportunità di prevedere un sistema nazionale per il monitoraggio degli
interventi di ripristino ambientale delle aree del territorio nazionale
interessate da eventi sismici di particolare entità nel corso degli ultimi
cinquant'anni, allo scopo realizzando un sistema di follow up integrato;
·
andrebbe previsto,
con riferimento alle aree del territorio nazionale interessate dalle attività
di prospezione, esplorazione e ricerca di idrocarburi, un piano organico di
misure compensative dei pregiudizi ambientali e degli interessi economici delle
collettività interessate, che tenga particolarmente conto della presenza di
siti nazionali e di aree da bonificare già esistenti;
·
sarebbe
necessario rivedere la proposta ipotizzata per la manovra correttiva circa la
detassazione con effetto retroattivo, agli effetti IMU e TASI delle piattaforme
di estrazione idrocarburi ubicate nei mari territoriali, in quanto si tratta di
fabbricati iscrivibili nel catasto edilizio urbano quindi assoggettabili a
tutti gli effetti ai tributi comunali sugli immobili. La detassazione di tali
immobili comporterebbe infatti un enorme danno finanziario per i Comuni
coinvolti con conseguenze gravi per le entrate già programmate a copertura di
servizi essenziali e investimenti;
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andrebbe prevista
nell'ambito del PNR una revisione della politica fiscale ambientale poiché,
come evidenziato dalla Relazione della Commissione europea per Paese del 2016,
l'Italia, pur presentando uno dei livelli più alti di tassazione ambientale
nell'Unione europea , non ha provveduto a implementare una revisione organica
della politica fiscale ambientale. Tale dato è stato altresì confermato dalla
Relazione del 2017;
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sarebbe
auspicabile, in questo contesto normativo, prendere in considerazione le
raccomandazioni contenute nel capitolo 5 del Catalogo dei sussidi
ambientalmente favorevoli e dei sussidi ambientalmente dannosi 2016, con
specifico riferimento alle raccomandazioni sulle esenzioni delle accise sui
carburanti, che da sole rappresentano un valore di circa 3,4 miliardi di euro. La
loro revisione, unita ad una graduale riduzione, apporterebbe indubbi benefici
sia alle finanze pubbliche sia all'ambiente;
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andrebbe promossa
la più ampia revisione della strategia energetica nazionale in materia di
energia considerando maggiormente gli effetti prodotti sull'ambiente attraverso l'uso di biomasse - talvolta anche
in proprio e prestando attenzione agli effetti sull'ambiente dell'impiego di
biomasse non autoctone - e orientando la destinazione di maggiori incentivi
fiscali per gli interventi a difesa del suolo e della riqualificazione urbana;
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andrebbe previsto
un sostegno finanziario in favore delle aree protette nazionali e regionali ai
fini della funzione di mitigazione che queste hanno rispetto ai cambiamenti
climatici;
·
andrebbe portato
rapidamente a termine l'iter di
istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito (SMND), come
previsto dalla legge 100 del 2012, al fine di poter disporre di un unico
organismo nazionale che:
a) coordini tutti gli enti nazionali e
regionali/provinciali operativi oggi esistenti, mettendo a sistema le risorse e
i patrimoni meteorologici delle Regioni e dello Stato, entrambi oramai molto
consistenti, proteggendo gli investimenti a lungo termine e salvaguardando le
competenze acquisite dagli operatori della meteorologia pubblica;
b) razionalizzi la spesa complessiva per gli acquisti
di beni e servizi, a parità di costo per la finanza pubblica, riducendo gli
sprechi e liberando così nuove risorse;
c) consenta una produttiva sintesi tra le diverse
parti del settore meteorologico pubblico italiano, permettendo di fornire
prodotti e servizi meteorologici e climatici di qualità su tutto il territorio
e a tutti gli interlocutori istituzionali ed economici: dall'agricoltura
all'ambiente, dal commercio alla difesa, dalla produzione e consumo di energia
alla gestione delle risorse idriche e del rischio idrogeologico, dai trasporti
alla sanità, al turismo;
d) consenta al Paese di affrontare meglio le sfide
poste dai cambiamenti climatici in corso.
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