Tre
sono le date fondamentali per la nascita di quella che oggi è
l'Europa ed il pensiero occidentale.
La
battaglia di Poitiers
combattuta l'11 di ottobre del 732 tra
l'esercito arabo-berbero musulmano di Al-Andalus, comandato dal suo
governatore, Abd al-Raḥmān b. ʿAbd Allāh al-Ghāfiqī, e quello
dei Franchi di Carlo Martello, maggiordomo di palazzo (equivalente a
capo dell'esecutivo e dell'esercito) dei re merovingi.
La guerra austro turca e l'assedio di Vienna (1683/1699): Il
sultano Mehmet IV affidò la guida del suo esercito a Kara Mustafa
con l'obiettivo di occupare Vienna e penetrare in Europa. Per la
seconda volta (dopo l'assedio di Vienna del 1529) i turchi tentarono
di conquistare la capitale austriaca e per la seconda volta vennero
sconfitti. Il fallimento dell'assedio condusse alla controffensiva
asburgica nel corso della quale i turchi furono cacciati dal regno
d'Ungheria e la tripartizione della medesima finì a favore
dell'Austria.
E quella che si festeggia oggi, ovvero la battaglia di
Lepanto.
All'alba
del 7 ottobre 1571, aveva inizio, nelle acque di Lepanto, porto della
costa ionica situato di fronte al Peloponneso e non distante da
Corfù, una delle più grandi battaglie navali della storia, frutto
glorioso degli sforzi della Cristianità controriformistica.
Non
pare affatto fuori luogo ricordarne oggi l'anniversario, e ricordarlo
nel modo più serio inquadrando l'evento nella situazione del
Mediterraneo negli anni immediatamente precedenti e seguenti (fino ad
oggi) così da comprenderlo meglio e da poterlo valutare nella sua
portata e nel suo significato.
Infatti,
cosa sarebbe successo e avremmo l'Europa che conosciamo oggi se una
di queste battaglie fosse stata persa?
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