venerdì 1 agosto 2014

SE LE ASSOCIAZIONI GAY E LESBICHE INCIDONO SULL'EDUCAZIONE DEGLI STUDENTI ITALIANI

Atto n. 2-00184

Pubblicato il 28 luglio 2014, nella seduta n. 293

MARINELLO- Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che:con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 dicembre 2003 è stato costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le pari opportunità, l'UNAR (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) volto a garantire l'adozione di misure per la "parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e l'origine etnica"; secondo il decreto tale ufficio avrebbe dovuto operare "in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità";
nel 2012 l'attività dell'UNAR si è allargata, senza che nessuna disposizione lo prevedesse, a una materia non di sua competenza, e cioè l'adozione di misure volte a contrastare la discriminazione delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender);
tale operazione già impropria a termini di legge, è stata condotta a parere dell'interpellante, secondo modalità illegittime; infatti con decreto direttoriale del 20 novembre 2012, firmato dal direttore generale consigliere Marco De Giorgi, in lampante violazione degli obblighi di autonomia di giudizio e di imparzialità, è stato nominato un gruppo di lavoro destinato ad elaborare un documento contenente linee guida per la scuola, totalmente privo di una qualsiasi qualificazione scientifica, composto da 29 associazioni tutte regolarmente "gay friendly";
tali associazioni sono: comitato provinciale Arcigay "Chimera Arcobaleno" di Arezzo; Ireos - centro servizi autogestito comunità "Queer"; Arcigay; comitato provinciale Arcigay "Ottavio Mai" di Torino; A.GE.DO nazionale; Parks - Liberi e uguali; Equality Italia rete trasversale per i diritti civili; Ala Milano onlus; Arci Gay_Lesbica Omphalos; Polis aperta; Di'gay project - DGP; circolo culturale omosessuale "Mario Mieli"; Gay center/Gay help line; Famiglie arcobaleno; Arcilesbica associazione nazionale; Rete genitori rainbow; Shake LGBTE; circolo culturale Maurice per la comunità GLBT; associazione Icaro onlus; circolo Pink; Cgil nuovi diritti; Movimento identità transessuale; associazione radicale Certi diritti; avvocatura per i diritti LGBTI Rete Lenford; Gay.NET; I Ken; Consultorio transgenere; Libellula; Gay LIB;
al termine del procedimento, in data 29 aprile 2013, l'UNAR ha diffuso il documento denominato "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere (2013-2015)" che costituirebbe l'applicazione dei princìpi contenuti nella raccomandazione CM/REC(2010)5 del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, volta a combattere la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale o l'identità "di genere";
in uno scialare improprio di termini inglesi friendly, empowerment, diversity, management,expertise), si richiede il "coinvolgimento degli Uffici scolastici regionali e provinciali sulla gestione delle diversità per i docenti"; la "predisposizione della modulistica scolastica amministrativa e didattica in chiave di inclusione sociale, rispettosa delle nuove realtà familiari, costituite anche da genitori omosessuali" (genitore 1 e genitore 2); "l'accreditamento delle associazioni LGBT presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in qualità di enti di formazione"; "l'arricchimento delle offerte di formazione con la predisposizione di bibliografie sulle tematiche LGBT e sulle nuove realtà familiari, di laboratori di lettura e di un glossario dei termini LGBT che consenta un uso appropriato del linguaggio";
nel prevedere la "realizzazione di percorsi innovativi di formazione e di aggiornamento per dirigenti, docenti e alunni sul tema LGBT", nonché "sullo sviluppo dell'identità sessuale nell'adolescente, sull'educazione affettivo-sessuale, sulla conoscenza delle nuove realtà familiari", si è stabilito anche il riconoscimento di crediti formativi;
in sede di stesura del documento, l'UNAR si è avvalso della collaborazione dell'istituto "A.T. Beck" che si occupa di terapia cognitivo-comportamentale diagnosi clinica, ricerca, formazione e la cui direttrice è la dottoressa Antonella Montano; nel sito dell'istituto "A.T. Beck", nella parte che riguarda l'omofobia sono contenuti pesanti giudizi sulla religione cattolica e sul ruolo educativo della Chiesa cattolica ed il Vaticano nella società;
successivamente, sempre a cura dell'istituto "A.T. Beck", sono state pubblicate 3 guide applicative intitolate "Educare alla diversità a scuola", per ciascuno dei cicli scolastici: scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado e scuola secondaria di 2° grado; i pregiudizi dell'istituto, a parere dell'interpellante, sono stati inseriti nei 3 opuscoli con l'ennesima inaccettabile critica al ruolo educativo della famiglia, e della morale cristiana, confondendo la lotta all'omofobia con inaccettabili ed offensivi apprezzamenti negativi su tali questioni;
risulta inoltre all'interpellante che un anticipo dell'adozione delle suddette "guide", secondo metodologie unilaterali e pervasive, si è realizzato a Settimo Torinese (Torino), dove i ragazzi della II B della scuola media "Antonio Gramsci", all'inizio dell'anno scolastico 2013-2014, sono stati indotti a mettere in scena uno spettacolo teatrale dove interpretano i parlamentari italiani impegnati a votare una legge che "riconosca giuridicamente le unioni civili fra persone dello stesso sesso". I parlamentari che votano contro vengono dipinti come incarnazioni della "paura, disprezzo, pregiudizio ed esclusione" e come personaggi indegni di uno "Stato civile";
pare, peraltro, che al comando di una professoressa tutte le ragazzine gridano "Sonia può amarmi" e i ragazzini "Fabio può amarmi". E tutti i dodicenni finiscono cantando "A te povero egoista che vivi senza amore-auguro che il nostro sentire arrivi fino al cuore". A sollevare il caso è stato il sociologo Massimo Introvigne nella sua veste di coordinatore del comitato "Sì alla famiglia", promosso da 10 associazioni cattoliche del capoluogo piemontese; peraltro Introvigne è rappresentante dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), per la lotta al razzismo e alla xenofobia, oltre che alla discriminazione religiosa;
ci si deve rallegrare che ancora non sia stato introdotto il reato di omofobia; in presenza di questo, se un genitore in sala avesse osato protestare per quanto veniva fatto recitare a suo figlio, si sarebbe ritrovato con una imputazione penale di omofobia, mentre il figlio avrebbe rischiato qualche "credito formativo" in meno;
peraltro, a parere dell'interpellante, l'immensa ipocrisia e falsità dell'operazione in corso è dimostrata dal fatto che nella multiculturale scuola italiana queste attività sono destinate ai soli alunni cristiani (o meglio cattolici, in quanto alcune sette cristiane sono estremamente aggressive sull'argomento), mentre, in nome del rispetto della diversità culturale, ben si guardano i paladini del gender dall'imporle ai ragazzi musulmani o di religione ebraica o induisti (in India il 13 dicembre 2013 l'omosessualità è stata ripenalizzata) o buddhisti;
nel citato decreto dirigenziale 20 dicembre 2012, nessuna associazione familiare o associazione professionale dei docenti è stata coinvolta; paradossalmente il documento finale accusa sé stesso, laddove a pag. 16 ribadisce la necessità di un coinvolgimento di "tutti gli attori della comunità scolastica, in particolar modo le seguenti categorie: gli studenti, i docenti e le famiglie";
il documento UNAR e i testi destinati alle scuole che ne sono derivati, non tengono conto delle puntuali contestazioni formulate dal forum nazionale genitori scuola al Ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza con lettera del 12 novembre 2013; né si è tenuto conto di quanto asserito dalle Linee di indirizzo sulla partecipazione dei genitori in materia di diritto dei genitori alla "corresponsabilit à educativa", diramate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 22 novembre 2012;
la raccomandazione CM/REC(2010)5 del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, di cui il documento UNAR è emanazione, espressamente invita gli Stati membri a "tenere conto del diritto dei genitori di curare l'educazione dei propri figli" nel "predisporre e attuare politiche scolastiche e piani d'azione per promuovere l'uguaglianza" (Allegato, VI.Istruzione, n. 32);
i diversi documenti redatti si pongono in palese violazione dell'art. 30 della Costituzione che garantisce e tutela il diritto dei genitori ad educare i propri figli; si espropria la famiglia, ambito privilegiato e naturale di educazione, del compito di formazione in campo sessuale, disconoscendo il fatto che la stessa famiglia rappresenti l'ambiente più idoneo ad assolvere l'obbligo di assicurare una graduale educazione della vita sessuale, in maniera prudente, armonica e senza particolari traumi;
i diversi documenti redatti infine si pongono in palese violazione di 2 diritti fondamentali riconosciuti, garantiti e tutelati dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo: l'art. 18, il quale garantisce la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, i propri valori religiosi nell'educazione, e l'art. 26 nella parte in cui attribuisce ai genitori il diritto di priorità nella scelta di educazione da impartire ai propri figli,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno bloccare la distribuzione del documento "Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere" e delle 3 guide "Educare alla diversità a scuola", in quanto documento arbitrario, adottato da un Ufficio della presidenza che non aveva alcuna delega a farlo e redatto in violazione delle condizioni di autonomia di giudizio e imparzialità;
per quali motivi non sia stato dato corso alle richieste ufficiali delle associazioni cattoliche e dei genitori di intervenire in sede di redazione del documento;
quale organo abbia stabilito che le associazioni LGTB elencate abbiano la qualificazione necessaria a redigere un documento che incide sulla educazione degli studenti italiani;
se non ritenga opportuno riesaminare i decreti di qualificazione dell'istituto "A.T. Beck", in considerazione della unilateralità delle posizioni culturali;
se non ritenga opportuno avviare un'indagine interna e un procedimento per danno erariale nei confronti dei funzionari pubblici, che hanno avviato un procedimento in violazione di leggi, direttive e delle prescrizioni di imparzialità, con ciò provocando la creazione di un documento a parere dell'interpellante, unilaterale, settario, anticristiano e in quanto tale, irricevibile. 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...