L’obiettivo
dell’amministrazione pubblica relativamente alla raccolta di
vestiti è quello di incrementare la raccolta differenziata e quindi
ridurre la percentuale di frazione tessile che confluisce nel rifiuto
urbano indifferenziato. Non solo. Tale attività dovrebbe essere
implementata da attività correlate mirate a favorire il riuso e il
recupero massimale del vestito usato, che oggi potrebbe in casi di
eccellenza essere anche del 100%, con un evidente impatto positivo
sull’ambiente. Tra l’altro non è da dimenticare che il settore
è storicamente legato a scopi sociali. Per incentivare il riutilizzo
e il recupero di abiti usati da parte dei cittadini, l’enfatizzazione
del fattore sociale è molto importante. Inoltre, gli operatori del
terzo settore, grazie alla raccolta di vestiti usati, riescono a
svolgere attività sociali ed umanitarie in Italia ed all’estero, a
titolo gratuito per la collettività e con un vantaggio sociale
maggiore rispetto al valore economico della raccolta stessa. Parliamo
di sostegno a popolazioni svantaggiate, supporto ai profughi,
assistenza ai disabili, tutela dell’ambiente. In questo modo si
promuove la cultura della solidarietà.
Il
settore è complesso e poco conosciuto nei dettagli, spesso
l’amministrazione pubblica si trova a gestire situazioni
d’emergenza con ripercussioni e rischi “legali” anche per gli
stessi enti pubblici, a causa di un settore non ben regolamentato. Il
testo unico dell’ambiente purtroppo non disciplina bene il settore
della frazione tessile. Invece il settore, se meglio regolamentato,
avrebbe la possibilità di creare nuovi posti lavoro, un risparmio
per l’amministrazione pubblica nello smaltimento dei rifiuti,
produrre nuove risorse e creare nuove opportunità per attività
economiche. Il settore degli abiti e accessori usati mostra una
rilevanza sociale ed ambientale in continua crescita, rispettivamente
per la sua funzione primaria di collocamento di manodopera
difficilmente impiegabile altrove e per la valenza in senso stretto
che riveste l'attività di recupero di materiale usato, altrimenti da
smaltire con indubbi aggravi per la collettività intera.
Nell’ambito
della raccolta differenziata, anche la raccolta della frazione
“tessile” contribuisce alla diminuzione della quantità di
rifiuti destinati alla discarica.
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