Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
La fondazione Enpam è da tempo assoggettata al fuoco di fila di accuse ed allarmi in merito alle proprie politiche di investimento a salvaguardia del risparmio contributivo dei medici e degli odontoiatri iscritti nei suoi ruoli; quanto alle accuse, la magistratura porterà a compimento i procedimenti aperti accertando a 360 gradi colpe e responsabilità, con addebito dei risarcimenti del danno procurato alla previdenza medica ed odontoiatrica; quanto agli allarmi, gli atti formali della fondazione Enpam, a partire dai suoi bilanci per finire con l'applicazione di ogni ordine di controllo, risultano allo stato orientati a dissipare il sospetto che si voglia dissimulare la realtà di procedure inadeguate e nebbiose; i dati quantitativi sulle presunte perdite lasciano trasparire intenti diversi da quelli dell'accertamento della realtà dei fatti che costituisce l'obbligo verso il quale gli amministratori della Fondazione Enpam sono tenuti ad indirizzare attività e comunicazione del loro operare. Non può tacersi che all'origine delle accuse mosse all'ente si collocava lo studio, commissionato dall'ente medesimo ad una società di consulenza, che faceva una stima di perdite di quasi un miliardo di euro sul fronte degli investimenti mobiliari. Cifra che nei passaggi successivi, sia in documenti giudiziari che giornalistici, oscillava, senza nessuna accuratezza, tra i 400 e i 500 milioni di euro. Di questa cifra solo gli specialisti erano in grado di comprendere l'effettiva natura di accantonamento, per decisione del consiglio di amministrazione dell'Enpam, al fine di fronteggiare il rischio di potenziali perdite e di procedere tempestivamente alla provvista di risorse aggiuntive per la difesa degli investimenti messi a rischio dalla spregiudicatezza della finanza internazionale e nazionale. Dopo le operazioni attuate, la misura del rischio, nel bilancio consuntivo per il 2011, in via di approvazione, è misurata in 253 milioni di euro, con fondate prospettive di azzeramento, fatti salvi gli eventi finanziari dimostratisi ingovernabili dalle autorità internazionali come dagli Stati nazionali;...
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