Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
Premesso che:
negli ultimi giorni
gli organi di stampa hanno riportato alcune indiscrezioni relative a presunte
operazioni che coinvolgerebbero Assicurazioni Generali S.p.A. ed altri gruppi di rilievo, italiani ed europei, nel
settore assicurativo e creditizio;
in particolare,
attraverso un’operazione di prestito titoli, Assicurazioni Generali S.p.A. avrebbe acquisito i diritti
di voto su 505 milioni di azioni di Intesa Sanpaolo, pari al 3,01% del capitale;
in assenza di
motivazioni ufficiali, diverse testate considerano tale operazione come una
manovra difensiva di Assicurazioni Generali
S.p.A. nei confronti di un potenziale interesse da parte di Intesa Sanpaolo,
in quanto se quest’ultima acquisisse azioni di Assicurazioni Generali S.p.A., i
relativi diritti di voto sarebbero sterilizzati per effetto delle norme vigenti
in materia;
il potenziale
attacco potrebbe provenire non soltanto da gruppi italiani, come Intesa
Sanpaolo, ma altresì da colossi esteri del settore assicurativo quali la
francese Axa o la tedesca Allianz, che sarebbero pronti a rilevare parte delle
attività del gruppo;
considerato che:
qualora fossero
confermate, le indiscrezioni sarebbero di notevole impatto sul quadro
macroeconomico italiano, tenuto conto che Assicurazioni Generali S.p.A. è uno dei primi proprietari immobiliari italiani con un
patrimonio di circa 24 miliardi e detiene 500 miliardi di asset di cui ben 70 investiti
in Titoli di Stato italiani, che rischierebbero pertanto di finire completamente
o parzialmente in mani straniere qualora un’Opa da parte di Axa dovesse andare
a buon fine;
da parte sua, Intesa Sanpaolo ha diramato un comunicato, dal quale si
evince che sono in corso valutazioni su "possibili combinazioni
industriali" con Assicurazioni Generali S.p.A., dal momento che il
gruppo conferma, "in coerenza con il piano di impresa
2014-2017 reso noto al mercato, il proprio interesse industriale per la
crescita nel settore del risparmio gestito, del private banking e in quello
dell'assicurazione in sinergia con le proprie reti bancarie, anche con
possibili partnership internazionali";
non si può quindi escludere, secondo le ricostruzioni fornite dalla
stampa, che le operazioni in questione possano fare da ponte per la vendita di
alcuni asset del Gruppo Generali a colossi del mercato assicurativo europeo,
come appunto la tedesca Allianz, benché un’antitetica chiave di lettura
vedrebbe una simile operazione in funzione di contrasto nei confronti della
francese Axa;
Assicurazioni
Generali S.p.A. è una delle poche compagnie finanziarie italiane ad avere
caratura internazionale, essendo presente in 60 Paesi con 470 società e quasi
80 mila dipendenti;
si chiede di sapere:
se il Ministro in
indirizzo sia informato di tali fatti e se gli stessi corrispondano a realtà;
quali iniziative
intenda intraprendere per preservare l’italianità del terzo gruppo economico
italiano nonché quarta compagnia di assicurazioni a livello mondiale;
quali
iniziative intenda intraprendere per tutelare l’occupazione dei dipendenti
italiani del Gruppo con particolare attenzione alle sedi direzionali di
Trieste, Mogliano Veneto, Milano e Roma anche alla luce delle odierne
considerazioni provenienti da fonti finanziarie che ipotizzano un possibile
"spezzatino" della Compagnia.
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