Nel
presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II" di Sciacca
(Agrigento) parecchie criticità rendono incerto il diritto alla
salute dei cittadini, con la conseguenza di non garantire minimamente
i livelli essenziali di assistenza, oltre a rendere estremamente
difficoltosa, se non addirittura impossibile, la serena attività
lavorativa di tutto il personale che con spirito di sacrificio opera
nella medesima struttura;
l'unità
operativa di medicina di urgenza è in perenne situazione di
oggettiva difficoltà per la carenza di personale medico ed
infermieristico con i conseguenti ritardi nell'erogazione delle
prestazioni, specie in alcune fasce orarie, con oggettiva difficoltà
al servizio di assistenza medica per l'osservazione breve, difficoltà
che si acuiscono nei casi in cui si renda necessario il trasferimento
presso altra struttura sanitaria di un paziente;
la
carenza dei posti letto, specie nell'unità operativa di medicina
interna, provoca un disagio notevole per i pazienti, anche affetti da
gravissime patologie che sono costretti a sostare nei locali del
pronto soccorso in condizione di assoluta precarietà, talvolta anche
per più giorni prima di ottenere il ricovero;
il
commissario straordinario dell'Azienda sanitaria pubblica di
Agrigento paventa l'accorpamento tra il servizio di emodinamica ed il
reparto di cardiologia, a giudizio dell'interrogante non rendendosi
conto (oppure facendo finta di ignorare) che il personale di tali
strutture non è integrabile in quanto le attività sanitarie
esercitate non sono fungibili tra di loro;
risulterebbero
disparità di trattamento economico tra il personale che opera nel
servizio di emodinamica dell'ospedale di Sciacca e quello del
medesimo servizio del presidio ospedaliero "San Giovanni di Dio"
di Agrigento;
carenze
di personale sanitario e non interessano tutti gli altri reparti
dell'ospedale di Sciacca con evidenti situazioni di disagio e
criticità sia per gli utenti che per gli operatori, a cui conseguono
talvolta momenti di tensione e conflittualità che solo lo spirito di
abnegazione del personale tutto riesce ad affrontare;
il
turnover
delle sostituzioni dei posti vacanti assume il ritmo parossistico di
un albergo diurno anziché di un'importante struttura ospedaliera,
determinando instabilità e confusione;
non
sono stati attivati i necessari concorsi per coprire gli organici dei
reparti nemmeno in quelle branche in cui ciò è possibile anche alla
luce della recente circolare dell'assessore per la sanità della
Regione Siciliana, dottoressa Borsellino;
non
sono utilizzate al meglio le professionalità esistenti presso il
presidio ospedaliero, che potrebbero consentire un efficace servizio
di anatomia e istologia patologica che potrebbe dare risposte non
soltanto ai pazienti che afferiscono alla struttura saccense ma a
quelli dell'azienda provinciale tutta, la quale peraltro è l'unica
in Sicilia non avente tale servizio, il quale viene assicurato da
strutture convenzionate esterne con notevole dispendio di risorse;
la
stessa struttura ospedaliera appare in una situazione di degrado,
probabilmente dovuto a carenza nella manutenzione ordinaria e dei
necessari interventi straordinari;
ad
oggi non si ha nessuna notizia del reparto di otorinolaringoiatria
benché sia stato assunto il personale medico necessario alla sua
attivazione;
il
previsto reparto di geriatria, la cui attivazione decongestionerebbe
altri reparti, resta ad oggi un'inevasa speranza;
risulta
evidente come l'attenzione del commissario dottor Messina per il
distretto ospedaliero di Agrigento penalizzi il distretto ospedaliero
di Sciacca, in violazione di quanto previsto dalla legge regionale di
riforma del sistema sanitario regionale e con la diretta conseguenza
di rendere sempre più subalterne le strutture dell'ospedale,
avviandole inesorabilmente sulla strada di un progressivo
depotenziamento;
tali
gravi inadempienze sono state più volte segnalate da associazioni di
tutela dei diritti del malato, dai sindacati di categoria, dagli
organi di informazione,
si
chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo, dopo aver acquisito
i necessari chiarimenti ed elementi informativi dalla Regione
Siciliana, non ravvisi gli estremi per procedere ad un'attività
ispettiva presso il presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II"
di Sciacca, al fine di verificare che la modalità di erogazione del
servizio sanitario avvenga nel rispetto dei livelli essenziali di
assistenza che devono essere erogati e garantiti alla collettività
sull'intero territorio nazionale.
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