mercoledì 7 agosto 2013

L'OSPEDALE DI SCIACCA PENALIZZATO E PIENO DI CRITICITA'

Nel presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II" di Sciacca (Agrigento) parecchie criticità rendono incerto il diritto alla salute dei cittadini, con la conseguenza di non garantire minimamente i livelli essenziali di assistenza, oltre a rendere estremamente difficoltosa, se non addirittura impossibile, la serena attività lavorativa di tutto il personale che con spirito di sacrificio opera nella medesima struttura;
l'unità operativa di medicina di urgenza è in perenne situazione di oggettiva difficoltà per la carenza di personale medico ed infermieristico con i conseguenti ritardi nell'erogazione delle prestazioni, specie in alcune fasce orarie, con oggettiva difficoltà al servizio di assistenza medica per l'osservazione breve, difficoltà che si acuiscono nei casi in cui si renda necessario il trasferimento presso altra struttura sanitaria di un paziente;
la carenza dei posti letto, specie nell'unità operativa di medicina interna, provoca un disagio notevole per i pazienti, anche affetti da gravissime patologie che sono costretti a sostare nei locali del pronto soccorso in condizione di assoluta precarietà, talvolta anche per più giorni prima di ottenere il ricovero;
il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria pubblica di Agrigento paventa l'accorpamento tra il servizio di emodinamica ed il reparto di cardiologia, a giudizio dell'interrogante non rendendosi conto (oppure facendo finta di ignorare) che il personale di tali strutture non è integrabile in quanto le attività sanitarie esercitate non sono fungibili tra di loro;
risulterebbero disparità di trattamento economico tra il personale che opera nel servizio di emodinamica dell'ospedale di Sciacca e quello del medesimo servizio del presidio ospedaliero "San Giovanni di Dio" di Agrigento;
carenze di personale sanitario e non interessano tutti gli altri reparti dell'ospedale di Sciacca con evidenti situazioni di disagio e criticità sia per gli utenti che per gli operatori, a cui conseguono talvolta momenti di tensione e conflittualità che solo lo spirito di abnegazione del personale tutto riesce ad affrontare;
il turnover delle sostituzioni dei posti vacanti assume il ritmo parossistico di un albergo diurno anziché di un'importante struttura ospedaliera, determinando instabilità e confusione;
non sono stati attivati i necessari concorsi per coprire gli organici dei reparti nemmeno in quelle branche in cui ciò è possibile anche alla luce della recente circolare dell'assessore per la sanità della Regione Siciliana, dottoressa Borsellino;
non sono utilizzate al meglio le professionalità esistenti presso il presidio ospedaliero, che potrebbero consentire un efficace servizio di anatomia e istologia patologica che potrebbe dare risposte non soltanto ai pazienti che afferiscono alla struttura saccense ma a quelli dell'azienda provinciale tutta, la quale peraltro è l'unica in Sicilia non avente tale servizio, il quale viene assicurato da strutture convenzionate esterne con notevole dispendio di risorse;
la stessa struttura ospedaliera appare in una situazione di degrado, probabilmente dovuto a carenza nella manutenzione ordinaria e dei necessari interventi straordinari;
ad oggi non si ha nessuna notizia del reparto di otorinolaringoiatria benché sia stato assunto il personale medico necessario alla sua attivazione;
il previsto reparto di geriatria, la cui attivazione decongestionerebbe altri reparti, resta ad oggi un'inevasa speranza;
risulta evidente come l'attenzione del commissario dottor Messina per il distretto ospedaliero di Agrigento penalizzi il distretto ospedaliero di Sciacca, in violazione di quanto previsto dalla legge regionale di riforma del sistema sanitario regionale e con la diretta conseguenza di rendere sempre più subalterne le strutture dell'ospedale, avviandole inesorabilmente sulla strada di un progressivo depotenziamento;
tali gravi inadempienze sono state più volte segnalate da associazioni di tutela dei diritti del malato, dai sindacati di categoria, dagli organi di informazione,

si chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo, dopo aver acquisito i necessari chiarimenti ed elementi informativi dalla Regione Siciliana, non ravvisi gli estremi per procedere ad un'attività ispettiva presso il presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II" di Sciacca, al fine di verificare che la modalità di erogazione del servizio sanitario avvenga nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza che devono essere erogati e garantiti alla collettività sull'intero territorio nazionale.

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