Con la rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica si acclara ancora una volta che l’unico partito dei moderati è il Popolo Della Libertà.
Da settimane Silvio Berlusconi ed il segretario Angelino Alfano avevano chiesto con insistenza una soluzione condivisa sia per l’elezione del Presidente della Repubblica sia nella formazione del nuovo Governo del Paese.
Ma in un momento di gravi difficoltà in cui versa il nostro Paese, una serie di enormi errori del PD hanno tenuto in stallo l’intera Nazione fino all’implosione del Partito Democratico stesso mostrandone la vera faccia: un partito diviso da fazioni multiple al limite della scissione.
L’elezione di Giorgio Napolitano porta come prima conseguenza logica la nascita di un Governo politico appoggiato da quei partiti che hanno a cuore gli interessi generali, gli interessi della Nazione e non quelli di fazione o di bottega, isolando i qualunquisti e smascherando gli estremisti che danneggiano la nostra Democrazia.
La giornata di oggi deve servire da esempio a tutti. Dai rappresentanti del Governo centrale fino a chi ha in mano le sorti degli Enti locali, perché nei momenti di difficoltà occorre superare particolarismi e porre al centro di tutto l’uomo e l’amore isolando chi ha come obiettivo la divisione e l’odio.
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