martedì 24 aprile 2012

ATO RIFIUTI: LA SOLUZIONE E' COMMISSARIARE LA REGIONE SICILIA

L'articolo pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore il 14 aprile 2012, riporta che in Sicilia le imprese che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani si trovano in condizioni finanziarie di estrema difficoltà, a causa dei ritardi che arrivano ad oltre 18 mesi dei pagamenti da parte degli ATO, ovvero i consorzi dei comuni in liquidazione, complessivamente pari a 600 milioni, equivalenti a poco più del 12 per cento dei crediti totali del livello nazionale sulla base dei 5 miliardi di euro, stimati dalla Federazione imprese di servizi Fise e da Assoambiente; 

La regione siciliana è in una situazione di difficoltà finanziaria oramai conclamata, prosegue l'articolo del Sole 24 Ore, ha tentato di risolvere il suesposto problema dei ritardi dei pagamenti degli ATO alle imprese che gestiscono la raccolta dei rifiuti, cercando un sostegno da parte del sistema bancario, attraverso un bando che prevedeva lo smobilizzo dei debiti, tuttavia il provvedimento mediante affissione pubblica è andato deserto e il tentativo di cartolarizzare il credito è stato successivamente bocciato per motivi contabili; 

la soluzione allo studio, riporta l'articolo del quotidiano economico suesposto, si concentra sull'investitura di un soggetto che abbia poteri sostitutivi nei confronti dei comuni e ATO inadempienti, previsto dalla normativa vigente, che individua il soggetto attuatore quale unico interlocutore, di natura privatistica, nei confronti delle banche utilizzando le dotazioni finanziaria della regione; 

secondo la suddetta ipotesi, sarà la regione a curare, a titolo di anticipazione, il rimborso del prestito che le banche faranno, restando estranee alle procedure di recupero e in caso di mancato pagamento da parte dei comuni, la regione tratterrà le somme mediante compensazione amministrativa a valere sui trasferimenti da fare nei confronti delle amministrazioni comunali;  tale soluzione, secondo il dipartimento rifiuti dell'ATO siciliana, necessita di una modifica dell'ordinanza da parte della Presidenza del Consiglio, che assegna al presidente delle regione i poteri commissariali, evidenziando l'emergenza in corso non solo tecnica, ma anche finanziaria, autorizzando successivamente il soggetto attuatore ad agire proprio sul fronte economico;  il suesposto atto amministrativo, secondo quanto riporta l'articolo del Sole 24 Ore, nonostante siano stati avviati i primi contatti, stenta tuttavia a concretizzarsi con la conseguenza che la situazione complessiva delle imprese siciliane che operano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti si aggrava settimanalmente sempre più, con evidenti rischi per la sopravvivenza delle stesse aziende, con effetti drammatici sul piano occupazionale; 

A giudizio dell'interrogante, nonostante i numerosi atti di sindacato ispettivo presentati nel corso della presente legislatura, che evidenziavano le condizioni di estrema criticità e d'imminente collasso, in cui si trova la regione siciliana, sia dal punto di vista finanziario e delle condizioni debitorie da parte degli ATO, che dei ritardi e delle insufficienze nell'applicazione dei piani regionali di settore da parte della stessa regione, la situazione complessiva in considerazione di quanto precedente suesposto, risulta ulteriormente peggiorata con evidenti e gravi pericoli per l'incolumità e la sicurezza pubblica -: 

quali siano gli orientamenti del Governo con riferimento a quanto esposto in premessa; 

se non intendano rafforzare, in considerazione dell'urgenza causata dalla situazione emergenziale in corso nella regione Sicilia, il commissariamento della medesima regione stante l'inefficienza e la gestione estremamente negativa con cui gestisce l'intero sistema di servizio delle società d'ambito territoriale.

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