mercoledì 31 luglio 2013

SALVARE GLI ISTITUTI MUSICALI DELLA SICILIA

Il senatore Giuseppe Marinello ha presentato una interrogazione al Ministro dell'Istruzione e dell'Università riguardante gli istituti musicali siciliani.
In Sicilia scrive Marinello, sono presenti 3 ISSM: l'istituto "V. Bellini" di Caltanissetta, l'istituto "A. Toscanini" di Ribera e l'istituto "V. Bellini" di Catania; gli ISSM di Caltanissetta e di Ribera sono gestiti finanziariamente
dalle rispettive Province, mentre l'altro è gestito da un consorzio tra Provincia e Comune di Catania; purtroppo, la situazione finanziaria nella quale versano oggi le Province siciliane e la normativa vigente rendono improbabile la sopravvivenza di tali istituzioni e la loro dismissione costituirebbe la perdita di una parte importante del patrimonio musicale e culturale italiano, principali elementi di identità dell'Italia riconosciuti nel mondo, e un grave danno per tutti gli studenti che sarebbero privati di una preziosa opportunità formativa nel loro territorio;
considerato che la legge n. 508 del 1999 prevedeva la possibilità di una statizzazione degli ex IMP, ma a tutt'oggi, a 14 anni dalla data di entrata in vigore della legge, essa non è stata ancora regolamentata e attuata. Pertanto, è urgente provvedere all'approvazione di una legge che disponga in tempi brevissimi la statizzazione degli ex IMP e ne regolamenti le modalità.
Marinello chiede se, nelle more della statizzazione, il Ministro dell'Istruzione e dell'Università non ritenga di adottare provvedimenti volti ad assicurare i finanziamenti necessari per garantire agli istituti musicali della Sicilia lo status di istituto superiore di studi musicali e per far fronte alle retribuzioni del personale
in servizio.
Roma 31 luglio 2013

giovedì 25 luglio 2013

TERME DI SCIACCA: INTERROGAZIONE URGENTE


Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze

Premesso che:
le Terme di Sciacca SpA, in provincia di Agrigento, rappresentano da sempre una inestimabile risorsa naturale per la Sicilia;
la società risulta costituita dal dicembre 2005 con una partecipazione azionaria della Regione Sicilia pari al 74 per cento e dell'Azienda autonoma delle Terme di Sciacca (ente pubblico economico della stessa Regione) pari al 26 per cento;
in data 20 giugno 2011, la società è stata posta in liquidazione e l'affidamento dell'incarico di advisor della stessa è stato conferito a Sviluppo Italia Sicilia;
nonostante la messa in liquidazione, con delibera assembleare del 5 agosto 2011, il liquidatore è stato autorizzato alla prosecuzione dell'attività termale e turistico-alberghiera nel rispetto dell'obbligo di conservazione e tutela del patrimonio e del capitale sociale;
dal mese di giugno 2012, la Regione Siciliana è l'unico azionista, al 100 per cento; nel dicembre 2012 è stato pubblicato l'avviso "Manifestazione di interesse per l'affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca" e l'originaria scadenza del 28 marzo 2013 è stata prorogata al 30 giugno 2013;
l'unica domanda che risulta essere stata presentata riguarda le "Piscine Molinelli";
ad oggi risultano funzionanti: lo stabilimento delle Terme e le grotte di San Calogero (convenzionati con il SSN), il Grand hotel delle Terme (gestito direttamente dalla società in liquidazione e con problemi riguardanti i lavoratori dipendenti, alcuni dei quali assunti nell'aprile-maggio 2013 con contratti trimestrali), il bar delle Terme e le piscine Molinelli (affidati a terzi in forza di contratti di affitto di rami d'azienda);
tutti i citati stabilimenti necessitano di interventi anche strutturali, considerato che versano in stato di quasi totale abbandono per carenza di finanziamenti; risultano inutilizzati, e quasi in stato di abbandono o utilizzati impropriamente, i due alberghi siti in località San Calogero, lo stabile ex motel Agip e il complesso San Francesco;
risulta all'interrogante che, nei primi mesi del 2013, la Regione Sicilia sarebbe intervenuta con un finanziamento di circa un milione di euro per fronteggiare alcuni pagamenti di debiti pregressi;
da alcuni dati di bilancio 2012 emerge quanto segue:
i crediti diminuiscono di 413.651 euro (da 1.184.556 a 770.905),
i debiti a breve aumentano di 235.472 euro (da 8.161.207 a 8.396.679); i debiti a medio lungo termine aumentano di 14.771 euro (da 2.711.800 a 2.726.571); il patrimonio netto diminuisce di 1.004.825 euro (da 8.350.166 a 7.345.341);
sia il liquidatore della società Terme di Sciacca, dottor Carlo Turricciano, sia il collegio sindacale hanno manifestato forte preoccupazione per il rischio che la situazione di crisi in cui versa la società si trasformi in stato di insolvenza, con conseguente dismissione del patrimonio immobiliare per il pagamento di tutti i debiti, come l'attività liquidatoria impone;
la relazione sulla gestione del bilancio al 31 dicembre 2012, elaborata dal liquidatore delle Terme, ha messo in evidenza che "l'indebitamento a breve supera in modo significativo le risorse disponibili; il valore assunto dal capitale circolante netto non è soddisfacente in relazione all'ammontare dei debiti correnti; l'ammontare dei debiti è da considerarsi rilevante in funzione dei mezzi propri esistenti; l'ammontare dei mezzi propri e dei debiti consolidati è da considerarsi non appropriato in relazione all'ammontare degli immobilizzi; al fine di ottenere una equilibrata situazione finanziaria è auspicabile l'incremento dei mezzi propri";
nella relazione elaborata dal collegio sindacale relativa al bilancio, chiuso al 31 dicembre 2012 con una perdita di 1.990.324 euro, emerge "lo stato di grave dissesto strutturale nel quale si trovano quasi tutti gli impianti e gli edifici sia in proprietà sia in usufrutto, anche se è bene sottolineare che nel decorso esercizio sociale sono continuati gli interventi a tutela del patrimonio sociale, ritenuti tuttavia insufficienti da questo Collegio";
la società Terme di Sciacca, così come altre società controllate dalla Regione, non costituisce alcuna risorsa, ma contribuisce pro quota al dissesto dei bilanci della Regione Siciliana, i quali sono negativamente valutati dalla magistratura contabile;
un eventuale dissesto della Regione avrebbe conseguenze disastrose per il nostro Paese, causando un ulteriore abbassamento del rating,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti di propria competenza il Governo intenda assumere per un'attenta valutazione delle attività economiche delle società controllate dalla Regione, al fine di evitare ricadute sull'economia nazionale;
se e quali provvedimenti intenda adottare, nell'ambito della propria competenza, per verificare la legittimità della gestione delle Terme di Sciacca SpA e se non ritenga di accertare eventuali responsabilità;
se non ritenga opportuno assumere ogni necessaria iniziativa nell'ambito delle proprie competenze volta a garantire la salvaguardia e la tutela dell'intero patrimonio termale, e per la sua fruibilità.

mercoledì 24 luglio 2013

VOGLIAMO RIVOLGERCI AI GIOVANI

Un passaggio dell'intervento telefonico del Presidente

Silvio Berlusconi
“Abbiamo deciso di tornare a Forza Italia per un motivo che riguardava il nome Popolo della Libertà, fatto di due belle parole, mai usate in realtà, e perché vorremmo, come ci riuscì 20 anni, rivolgerci ai giovani e ai protagonisti del mondo del lavoro per chiedere di interessarsi al nostro comune destino.

Non é giusto che solo alcuni si interessino del nostro Paese e gli altri guardino da lontano criticando chi invece si impegna. Spero che con il lancio di Forza Italia nel mese di settembre possano aggiungersi a noi tanti italiani con il loro entusiasmo e loro passione”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi intervenuto telefonicamente all’incontro organizzato da ‘L’Esercito di Silvio’ di Villafranca Padovana.

VISITA ALLO STABILIMENTO ILVA DI TARANTO

Visita delle commissioni Industria e Ambiente del Senato chiamate in questi giorni a esaminare il decreto sul commissariamento dell'azienda in vista della conversione in legge. Guidate dai rispettivi presidenti - Massimo Mucchetti del Pd per la commissione Industria e Giuseppe Marinello del Pdl per la commissione Ambiente - le delegazioni sono state ricevute dal commissario dell'Ilva Enrico Bondi e dal sub commissario, Edo Ronchi. La visita ha avuto una prima parte descrittiva nella quale i vertici dell'Ilva - sono presenti anche i responsabili delle diverse aree produttive del siderurgico - hanno illustrato ai parlamentari il funzionamento della fabbrica e del ciclo produttivo.
  A seguire  la visita agli impianti e ai cantieri dei lavori dell'Autorizzazione integrata ambientale. In seguito le commissioni del Senato si sposteranno in Prefettura dove dalle 18 le audizioni. La prima giornata e' stata dedicata alle istituzioni: presidente della Regione Puglia, prefetto di Taranto, sindaco di Taranto, commissario prefettizio della Provincia, poi è stata la volta dei rappresentanti dell'Arpa Puglia, dei sindacati e dei movimenti e associazioni ambientaliste. 

venerdì 19 luglio 2013

LUNEDI' VISITA ALL'ILVA DI TARANTO

Visita dei parlamentari del Senato lunedi’ prossimo all’Ilva di Taranto.
 I presidenti delle commissioni  Ambiente, Giuseppe Marinello del Pdl e Industria, Massimo Mucchetti del Pd, e, saranno nello stabilimento siderurgico. La visita e’ finalizzata ad acquisire elementi nel quadro sia dell’indagine conoscitiva sull’Ilva e sulla siderurgia italiana che la commissione Industria ha avviato nelle scorse settimane, che della discussione sul decreto legge numero 61, atto Senato numero 941, attualmente in corso nelle due commissioni.
Il decreto, dal titolo “Disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale”, e’ quello varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 4 giugno disponendo il commissariamento dell’Ilva con incarico a Enrico Bondi. 
Lo stesso Bondi, peraltro, e’ già¡ stato ascoltato dal Senato nell’ambito delle audizioni.
 Il decreto giovedi’ scorso e’ stato approvato dalla Camera (299 voti favorevoli) con una serie di emendamenti ed e’ previsto che vada in aula al Senato per la conversione in legge il 29 luglio. 
Il decreto in questione scade il 3 agosto.

http://www.periodicodaily.com/2013/07/18/ilva-lunedi-a-taranto-presidenti-industria-e-ambiente-senato/

giovedì 18 luglio 2013

GIRGENTI ACQUE: FARE CHIAREZZA SU MOLTI PUNTI

Ai Ministri dell'interno, della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
la Girgenti acque SpA serve 27 comuni della provincia di Agrigento, in forza della convenzione con l'autorità d'ambito territoriale ottimale (ATO) Agrigento 9, occupandosi dell'intera catena del ciclo idrico sull'intera provincia (captazione, adduzione, distribuzione idrica, fognatura e depurazione dei reflui);
l'amministratore delegato della Girgenti acque SpA, Carmelo Salamone, si è dimesso dall'incarico e da componente del consiglio di amministrazione della stessa società, denunciando diffuse irregolarità gestionali;
in particolare, l'ex amministratore delegato ha denunciato la presenza in bilancio di una ingiustificata spesa del personale dipendente assunto in violazione delle procedure previste dal consiglio di amministrazione, che aveva attribuito una delega specifica allo stesso amministratore delegato, il cui parere non è stato però considerato al momento delle assunzioni;
risulterebbe inoltre una distrazione delle risorse materiali e del personale dipendente realizzata anche con la creazione di una società partecipata dalla Girgenti Acque SpA (la New-Co Srl) a cui sono stati affidati diversi servizi al fine di eludere il dettato statutario della stessa Girgenti acque, che prevede che i servizi e le attività devono essere realizzati dai soci e solo dopo rinunzia di questi, possono essere affidati a terzi previo esperimento di procedure di gara;
la Girgenti acque SpA e la New-Co Srl sembrerebbero essere il serbatoio dei dipendenti del gruppo Campione, socio di maggioranza assoluta della Girgenti acque SpA, che così alleggerisce i propri costi di gestione, ribaltando su questa società i costi relativi al personale già alle proprie dipendenze, che comunque continua a lavorare in favore del gruppo;
la conseguenza è che le tariffe idriche risultano aggravate da tale incauta amministrazione e la cattiva gestione del personale finisce per gravare sugli utenti con una bolletta dell'acqua più costosa;
analoghe anomalie risultano nella rappresentazione dei dati di bilancio con particolare riferimento ai crediti risultanti dall'ultimo bilancio approvato, quantificati in oltre 49 milioni di euro, che costituiscono una componente attiva fittizia poiché non si tiene conto del valore di recupero che potrà essere effettivamente realizzato;
la Girgenti acque SpA ha peraltro disposto recentemente un ulteriore incremento tariffario del 10 per cento aggravando la situazione dei bilanci delle famiglie agrigentine. Gli aumenti adottati conseguono ad una deliberazione del commissario straordinario dell'ATO AG 9, la cui legittimità è stata contestata da alcuni sindaci della provincia di Agrigento poiché l'aumento tariffario doveva essere subordinato al trasferimento delle reti idriche dei comuni ricompresi nella stessa ATO;
l'esosità della bolletta idrica ha già prodotto diversi preoccupanti episodi di insofferenza con pregiudizio dell'ordine pubblico, come nel caso degli incidenti recentemente avvenuti a Sambuca di Sicilia tra gli operatori del servizio idrico e la popolazione locale, che hanno richiesto l'intervento dell'Arma dei Carabinieri;
analoghe situazioni potenzialmente pregiudizievoli dell'ordine pubblico si sono verificate nel Comune di Sciacca presso gli sportelli della Girgenti acque SpA, con file interminabili di utenti esasperati che manifestavano malcontento per bollette e cartelle esattoriali contenenti errori, irregolarità ed importi sbagliati. In tale contesto l'amministrazione comunale di Sciacca ha diffidato l'ATO AG9 e la Girgenti acque a interrompere ogni operazione connessa all'aumento delle tariffe idriche, dopo aver intrapreso le iniziative finalizzate alla revoca della delibera sul ricalcolo tariffario dei consumi idrici. La stessa amministrazione comunale ha inoltre sollecitato la Regione Siciliana ad affrontare tempestivamente la situazione ponendo in essere le attività di propria competenza tese a risolvere l'attuale disagio che incombe sulla collettività interessata;
la situazione è aggravata infine da una qualità sempre più scadente del servizio di depurazione dei reflui reso dalla Girgenti acque, come risulta dal peggioramento della qualità delle acque del mare di San Leone che appare sempre più sporco ed inquinato,
si chiede di sapere:
quali siano gli interventi che nei rispettivi ambiti di competenza i Ministri di indirizzo intendano adottare al fine di contenere e prevenire le situazioni di disordine pubblico generate dalla collettività esasperata;
se siano stati già posti in essere i controlli ambientali volti a riscontrare l'effettività ed i livelli qualitativi dei servizi di depurazione dei reflui idrici per verificare i livelli di servizio erogato dalla Girgenti acque SpA, anche con riferimento alle condizioni del mare in località San Leone.



martedì 16 luglio 2013

GREEN ECONOMY: UNA GRANDE OPPORTUNITA' PER IL PAESE

Per il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Francesco Marinello, “Senz’altro la green economy rappresenta una grande opportunità per il Paese, ma non basta”. Secondo Marinello, “Bisogna creare al più presto un tavolo di confronto che verta sulle semplificazioni in senso ampio”. Il presidente della commissione Ambiente del Senato ha osservato, inoltre, che “Semplificare vuol dire prima di tutto non fare attendere a cittadini e imprese anni prima di ottenere una risposta, per esempio finalizzata alla nascita di un’attività. Ma significa anche dare certezze sui tempi degli iter procedurali e sulle modalità interpretative delle norme, che devono essere omogenee su tutto il territorio nazionale”. Quanto agli incentivi, “Devono innescare un sistema virtuoso – ha concluso Marinello – e non assomigliare a delle elargizioni”.
“Ai problemi inediti che questa crisi terribile sta ponendo a tutti bisogna trovare risposte inedite. E la sostenibilità, l’innovazione, la green economy rappresentano sicuramente risposte inedite”. Lo ha affermato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, aprendo il convegno “Green economy e crescita. Nuova economia e sviluppo sostenibile” che si è tenuto nella sede della Confederazione. Il convegno, concluso dal presidente della Cna e di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, ha visto la partecipazione dei presidenti della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Francesco Marinello, e della Camera, Ermete Realacci, del direttore della fondazione “Sviluppo sostenibile”, Raimondo Orsini, e del responsabile dipartimento Ambiente e Competitività della Cna, Tommaso Campanile. Il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, parlando del Sistri, ha annunciato che una parte significativa delle perplessità e delle indicazioni emerse dal mondo artigiano potrà essere accolta e che “entro fine luglio si arriverà a una proposta". 

venerdì 12 luglio 2013

AGGRESSIONE GIUDIZIARIA SU BERLUSCONI

E’ fin troppo evidente come i modi e i tempi assunti e scanditi dall’autorità giudiziaria nell’aggressione a Silvio Berlusconi non siano figlie soltanto di pregiudizio e malafede, ma di ben altro disegno.
La verità è che in questo Paese non si è perso il vizio di tentare di riscrivere la storia utilizzando la leva giudiziaria. E’ già accaduto nel passato per la Democrazia Cristiana e per il Partito Socialista, oggi attraverso Silvio Berlusconi per Forza Italia e per il PDL.
La verità è che criminalizzando Berlusconi si vogliono condannare vent’anni di storia italiana, un’intera classe dirigente, un’intera area politico-culturale di riferimento sino a ad arrivare ad ogni singolo elettore moderato.
Un’operazione di tale portata ha una valenza terribile, caratterizzata da un forte messaggio dal sapore intimidatorio, da assumere ad esempio a futura memoria, sino quasi alla pulizia etnica nei confronti delle ragioni della dignità e del legittimo orgoglio di milioni e milioni di italiani.
Il tutto, in un Paese in cui un Ordine dello Stato in maniera quasi eversiva si è fatto Potere, un Potere abusivo, auto-cefalo, auto-referenziale, fortemente preoccupato di un eventuale momento di pacificazione politica (rappresentato peraltro dall’alleanza che sostiene il Governo Letta) che affronti tra le emergenze del nostro Paese la questione Giustizia e la questione inerente l’equilibrio fra gli Ordini dello Stato, e che quindi tenta disperatamente di minare il terreno del confronto e della mediazione non esitando nemmeno il ricorso ad atti quasi eversivi.
Ritorneremo su questi argomenti confrontandoci con la nostra classe dirigente e con i nostri elettori, consapevoli che oggi è in pericolo la libertà del Paese e delle generazioni che verranno.

martedì 9 luglio 2013

INTERVISTA A ANSA.IT SULLA GESTIONE RIFIUTI

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INTERVISTA A ANSA.IT SUL PROBLEMA RIFIUTI

"Ho deciso di avviare un'indagine conoscitiva sulle problematiche relative alla produzione e alla gestione dei rifiuti". Cosi' Giuseppe Marinello, presidente della commissione Ambiente del Senato, commentando i dati contenuti nel Rapporto annuale Comieco presentato oggi.
"Nonostante la crisi economica nazionale si continua ad assistere ad un trend positivo di crescita in termini percentuali di materiale raccolto e riciclato- sottolinea Marinello purtroppo pero' l'Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata viaggia ancora a due velocita': le regioni del Sud faticano ad andare a regime e su questo il Comieco e tutti i Consorzi di filiera dovranno investire di piu'".
L'obiettivo "e' ottimizzare al meglio le procedure operative e normative rivedendo anche, ove necessita, una semplificazione legislativa, per questo motivo- conclude il presidente della commissione Ambiente del Senato- ho deciso di avviare un'indagine conoscitiva sul ciclo e la gestione dei rifiuti per approfondire
gli aspetti normativi che gli operatori del settore ci hanno segnalato nell'incontro di oggi".

lunedì 8 luglio 2013

INCONTRO COL PRESIDENTE DI COLDIRETTI

Si e' svolta al palalottomatica, l'assemblea generale della Coldiretti dove il presidente della commissione ambiente del Senato Giuseppe Marinello ha incontrato il presidente Sergio Marini, che  ha preso la parola esponendo la sua relazione. "non ho chiesto un euro a nessuno, ho chiesto solo il coraggio di andare controcorrente, di fare i cambiamenti veri, di avere una visione, di crederci e di scommetterci cosi' come ha fatto la coldiretti, anzi, cosi' come hanno fatto gli agricoltori italiani. Sostenete, non con soldi ma con politiche vere, chi ha avuto questo coraggio", e' stato l'appello lanciato dal presidente alla politica, accolto in pieno dal senatore Marinello. 

giovedì 4 luglio 2013

PETROLIO E AMBIENTE: NUOVE SFIDE E NUOVE REGOLE

Petrolio offshore, nuove regole e prossime sfide

03 - 07 - 2013Tommaso Tetro
Petrolio offshore, nuove regole e prossime sfide
Attenzione alla tutela ambientale, maggiore chiarezza di regole, più coinvolgimento delle popolazioni locali, analisi costi-benefici, senza dimenticare la dimensione internazionale. Questi i principali motivi che hanno spinto la commissione Ambiente di Palazzo Madama ad avviare una serie di audizioni per approfondire, ed eventualmente riscrivere, i comportamenti del nostro Paese sulle ‘problematiche ambientali connesse alla prospezione, ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi in mare, con particolare riferimento alle conseguenze sulle coste nazionali’.
Si tratta, ha spiegato il presidente della commissione Giuseppe Marinello in una conversazione a margine della prima seduta, di “un’indagine preliminare che servirà a dare ordine alla vicenda legata alle perforazioni petrolifere off-shore. Sentiremo tutti i soggetti coinvolti, dal turismo alla pesca al settore petrolifero”. Alla fine “di questo percorso, in una ventina di giorni, arriveremo all’elaborazione di una risoluzione in commissione che potrà andare in Aula”, anche nella veste di “mozione” per impegnare il governo.
La mozione
Del resto a fine giugno una mozione era stata già presentata al Senato, curata proprio da Marinello (in concomitanza ce n’era stata anche un’altra, del M5s su Ombrina a Chieti). In quell’occasione, il senatore del Pdl, aveva messo a fuoco otto punti, su cui chiedeva al governo di prendere una posizione. Tra questi, alcuni aspetti assumono una rilevante importanza alla luce della tutela ambientale e degli impatti sulle popolazioni che vivono sulle coste vicino alle piattaforme: “Rivedere la disciplina” – introdotta dall’art. 35 del decreto Sviluppo dell’ex ministro Corrado Passera (n.83 del 2012, legge n.134) – che “consente di recuperare le vecchie istanze di perforazione dei fondali marini; ‘stabilire in maniera univoca che il parere degli enti locali sulle installazioni sia acquisito e vagliato nell’ambito del procedimento Valutazione di impatto ambientale (Via)”; e per esempio “reperire le risorse per finanziare le attività di decomissioning delle piattaforme”, oppure “innalzare le royalties sulle attività estrattive e sulle concessioni di coltivazioni in mare” per le compagnie petrolifere; ed ancora coinvolgere l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv) e il Cnr nelle fasi di istruttoria.
L’audizione di Lagambiente
La prima audizione è toccata a Legambiente, che al petrolio offshore ha dedicato diversi report. Il vicepresidente dell’associazione, Stefano Ciafani, ha subito messo in chiaro che “un rilancio delle attività estrattive in Italia sarebbe inutile”. Principalmente perché – ha proseguito – ”secondo le stime del ministero dello Sviluppo economico nei nostri fondali marini ci sono 10,3 milioni di tonnellate di petrolio di riserve certe” che, ”stando ai consumi attuali, coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole 7 settimane. E anche attingendo al petrolio nel sottosuolo il totale delle riserve certe verrebbe consumato in 13 mesi”. Nel 2011 – ha rilevato Ciafani – ”in  Italia sono stati estratti 5,3 milioni di tonnellate di petrolio, di cui 640 mila tonnellate dai fondali marini delle piattaforme marine di estrazione attive in Adriatico e Canale di Sicilia”. Secondo il vicepresidente di Legambiente ”i numeri sono destinati ad aumentare” guardando alla Strategia energetica nazionale (Sen): le cinque zone a maggior potenziale sono considerate la Valle Padana, l’Alto Adriatico, l’Abruzzo, la Basilicata e il Canale di Sicilia. Tenendo in considerazione soltanto il petrolio offshore – ha ricordato Legambiente – “in base alle istanze di ricerca, prospezione e coltivazione in corso di valutazione e autorizzazione, si rischia la realizzazione di almeno 70 piattaforme di estrazione di petrolio per un totale di 29.700 kmq”. Poi, anche Ciafani ha tenuto a ricordare il decreto Sviluppo, in particolare chiedendo ”l’abrogazione” dell’art.35, mantenendo però “il meccanismo di finanziamento delle attività di sorveglianza e pronto intervento ambientale”.
Gli interrogativi di Marinello
Il senatore del Pdl Marinello non ha nascosto anche l’idea, o quantomeno l’ipotesi, che la risoluzione prodotta dalla commissione possa avere poi uno sbocco legislativo, magari potrebbe esser inserita in un ddl “non appena si parlerà di energia, piuttosto che di sistemi industriali o di liberalizzazioni”. I numeri sulle riserve di petrolio fanno sì che Marinello si ponga un interrogativo, e cioè se non sia il caso di fare ”un’analisi più accurata dei costi e dei benefici” dell’operazione, anche perché “la qualità degli idrocarburi è ritenuta scadente, cosa che comporta un aumento delle lavorazioni che il prodotto deve subire con maggiori impatti economici ed ambientali”. E, naturalmente, non va dimenticata la posizione del nostro Paese, in mezzo nel Mediterraneo. Il che significa che se anche noi non dovessimo far nulla non è detto che dall’altra parte del canale di Sicilia la pensino allo stesso modo (vedi Libia, Tunisia, Marocco, Algeria). “La questione è aperta – ha osservato Marinello – è necessaria una comune strategia con tutti gli altri Paesi del Mediterraneo, per una severissima regolazione dello sfruttamento dei giacimenti sottomarini di idrocarburi liquidi su tutto il bacino”.

martedì 2 luglio 2013

TRIVELLAZIONI: STILATO IL CALENDARIO DELLE AUDIZIONI


Stilato il calendario delle audizioni riguardanti “le problematiche ambientali connesse alla prospezione, ricerca, coltivazione ed estrazione di idrocarburi liquidi in mare”.
Iniziano  martedì 2 luglio con i rappresentanti delle associzioni nazionali ambientaliste: Greenpeace, WWF, Legambiente, Marevivo e FareAmbiente, Mercoledì 3 luglio sarà la volta dei rappresentanti di Confcommercio, UnionCamere, rappresentanti dell'ISPRA, dell'Istituto Nazionale di Vulcanologia, del CNR e del Presidente del consorzio di bonifico del delta del PO. Poi due giorni in cui saranno ascoltati esperti del settore. Intanto, martedì scorso, 25 giugno, è stata presentata una mozione di indirizzo a firma dello stesso Marinello insieme ai colleghi D'Alì, Bruno, De Siano, Iurlaro, Mancuso, Piccoli e Zizza in cui si evidenziava che l'attività di esplorazione, finalizzata alla scoperta di giacimenti petroliferi e di idrocarburi comporta inevitabilmente operazioni invasive dei fondali e degli ambienti marini e che rimane sempre sospesa la minaccia che un terremoto in mare possa danneggiare le piattaforme utilizzate per le attività di ricerca e di estrazione con episodi di inquinamento difficili da controllare.
Da queste considerazioni risulta evidente, si legge, l'assoluta inopportunità a proseguire o ad autorizzare nuove trivellazioni nella zona

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...